Il Natale nel Medioevo, come si festeggiava?

Natale nel Medioevo

Il Natale è sempre stato tra le festività più attese dell’anno, ma una curiosità sorge spontanea: come si festeggiava il Natale nel Medioevo?

Tra le festività medievali, il Natale era la più lunga dell’anno, in quanto durava 12 giorni. Dal 24 dicembre, giorno della Vigilia, al 6 gennaio, giorno dell’Epifania. Una data importante è quella del 28 dicembre, giorno in cui si festeggiavano i Santi Innocenti, anche conosciuto come il ‘’Natale dei bambini’’. Già nel mese precedente però, ci si preparava per il Natale attraverso un digiuno. I cristiani riducevano la quantità di cibi grassi ed evitavano baldorie eccessive.

Chiaramente, i festeggiamenti erano diversi tra i vari ceti sociali. I più ricchi festeggiavano nelle loro tenute con grandi banchetti, composti da carne pregiata, pesce fresco, vino, dolci e molto altro. I più poveri non erano altrettanto fortunati. Il Natale nel Medioevo però, costituiva un momento sacro per tutta la popolazione, sia per gli aristocratici che per i contadini. Tutti smettevano di lavorare e addobbavano le loro case.

Oggigiorno l’albero di Natale è immancabile all’interno delle nostre case, ma durante il Medioevo il simbolo natalizio per eccellenza era il vischio. Secondo la tradizione, il vischio serviva a tenere lontane le streghe e proteggeva i raccolti. Inoltre, la ghirlanda, l’edera e l’alloro venivano utilizzati per decorare le abitazioni. Solo nel tardo Medioevo l’albero diventerà l’icona della tradizione cristiana. Non possiamo non menzionare il presepe, che vide la luce proprio durante il Medioevo, più precisamente nel 1223, quando San Francesco D’Assisi organizzò una rappresentazione vivente della Natività nel paese di Greccio. Da quel momento in poi, il presepe si è diffuso in tutto il mondo cristiano, diventando una tradizione che persiste ancora oggi.

Ovviamente, non potevano mancare i divertimenti nel Natale del Medioevo. Si beveva molto alcool, si recitavano episodi tratti dalla Bibbia, si organizzavano sfilate di carri. Tra gli intrattenimenti più comuni vi erano anche i giochi da tavolo, come gli scacchi e la dama, ma anche il tiro con l’arco e il calcio medievale. A tal proposito, alcuni giochi preoccupavano la Chiesa, che li definiva ‘’fonte di peccato’’, come ad esempio il gioco d’azzardo. La musica era uno degli elementi essenziali durante il Natale nel Medioevo. Nelle Chiese i cori cantavano i tipici canti natalizi, ed uno dei generi musicali medievali era la lauda, che era un canto devozionale in lingua volgare.

Un’icona del Natale è senza dubbio Babbo Natale, figura che risale proprio al Medioevo. Si dice che il mito di Babbo Natale provenga da San Nicola, personaggio del Medioevo realmente esistito. San Nicola fu un vescovo, famoso per aver compiuto molte opere notevoli, dei veri e propri ‘miracoli’. Secondo la tradizione, ha salvato un’intera città da una carestia, ha placato una tempesta in mare, ed è diventato noto come salvatore dei bambini dopo aver soccorso tre fanciulle il cui padre le aveva condannate alla prostituzione. San Nicola morì il 6 dicembre, e dalla sua morte nel Medioevo si è diffusa l’usanza di scambiarsi dei doni proprio in quel giorno in suo onore. Successivamente, San Nicola diventò in America Santa Claus, e in Italia Babbo Natale.

Fonte immagine: Pixabay

A proposito di Concetta Ianniello

studentessa del terzo anno presso l'università di Napoli ''L'Orientale'', amante della lettura e dell'arte in tutte le sue sfaccettature.

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