Il pericolo dei filtri sui social e il loro utilizzo

Il pericolo che comporta l'utilizzo dei filtri sui social

È diventata una consuetudine ed un’abitudine quella di, nel momento in cui si deve caricare una propria fotografia sui social, fare ricorso all’utilizzo di filtri che, con apparente innocenza, hanno solo lo scopo di eliminare qualche imperfezione di troppo. Ma quanto è giustificabile questo “ingenuo” utilizzo? Quali sono i rischi che nascondono? Questo articolo ha lo scopo di mostrare il pericolo dell’utilizzo dei filtri sui social.

Ormai è un’abitudine così intrinseca quella dell’utilizzo di filtri che si ritiene a malapena percettibile. Ma in realtà, i filtri stanno trasformando la nostra immagine in qualcosa che non esiste nella realtà. A dire il vero, la questione è molto più delicata di quello che si potrebbe immaginare.

Potremmo concludere che, il maggior pericolo dell’utilizzo dei filtri sui social è dovuto al loro essere estremamente realistici, tanto da alterare la percezione del vero e in un attimo, senza che effettivamente ne si abbia coscienza, conducono inevitabilmente ad un crollo a picco dell’autostima.

Non bisogna minimizzare l’effetto e le ripercussioni che può avere nella vita di tutti i giorni, né tantomeno si può tacciare di innocenza la modifica di un volto che si presenterà con le labbra di un’amazzone, il naso sottile, che ad un tratto vede completamente sparite le occhiaie e con un incarnato privo di ogni minimo difetto che evidentemente non necessiti di alcun tipo di trucco. Bello a vedersi ma anche molto triste se ci si sofferma a riflettere sul bisogno che porta ragazzi, ragazze, donne e uomini di ogni età a nascondersi dietro queste maschere frutto di una realtà aumentata.

I filtri nascono con la samaritana volontà di far sentire più sicuri di sé, ma celano molte più insidie e pericoli di quanti se ne possano enumerare. È difficile riconoscere e accettare se stessi dopo essersi confrontati con un’immagine tanto perfetta di sé, è inevitabile il crollo nello sconforto e il desiderio di poter essere davvero come quella foto che ci ha regalato quel momento di vanità ed autostima. è un processo che avviene con una rapidità impressionante e in un attimo si fa fatica a mostrarsi senza alcun filtro sui social e questo può anche incidere sul normale funzionamento della vita sociale. Viene a generarsi una discrepanza tra l’immagine fittizia dei social e l’immagine che si vede riflessa nello specchio e, ben presto, diventa sempre più impellente l’esigenza di poter aver un filtro al quale fare ricorso durante la propria quotidianità.

In realtà, i giovani soprattutto, andrebbero seguiti da vicino da figure professioniste in grado di educarli all’utilizzo e alla gestione dei social.

Non va fatto un discorso generalizzato: ci sono di fatto, filtri che si limitano a far sorridere aggiungendo le orecchie di un coniglio, il naso di un gatto e così via… la questione è solo una: bisogna imparare ad apprezzarsi per come si è anche senza correzioni, anche senza l’aiuto di strumenti ingannevoli. È un lavoro difficile, molti sono in fase di costruzione della propria identità e della propria immagine e purtroppo, spesso, i social anziché aiutare, rappresentano la principale causa di smarrimento.

Fonte immagine: Pexels.

 

A proposito di Mangiacapre Giulia

Sono Mangiacapre Giulia, ho 23 anni e sono laureata in Lingue, letterature e culture moderne europee presso l'Università degli studi di Napoli "Federico II". Attualmente sono laureanda presso l'Università degli studi di Napoli "L'Orientale".

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