Il teatro di Bertolt Brecht, 5 punti fondamentali

Il teatro di Bertolt Brecht, 5 punti fondamentali

Il teatro di Bertolt Brecht si basa su delle caratteristiche ben precise. In quest’articolo vediamo quali sono i suoi 5 punti fondamentali per capirlo al meglio.

Nel 1889 ad Augusta nacque Berthold Friedrich Brecht. Dopo i suoi anni giovani a Monaco decide di stabilirsi a Berlino, all’epoca la vivace capitale culturale della Repubblica di Weimar. Qui, Brecht entra in contatto con gli intellettuali, scrittori e artisti teatrali, facenti parte dei più significativi movimenti avanguardisti della città.
Questi incontri iniziali influenzano profondamente lo stile di scrittura di Brecht, spingendolo verso l’avanguardia. Tuttavia, fin dai suoi primi esperimenti letterari, il teatro di Bertolt Brecht rivede e adatta i principi dell’avanguardia ad un suo stile tradizionale, anticipando ciò che si sarebbe poi trasformato nel Teatro epico.

Brecht ha sperimentato personalmente la frammentazione e la mancanza di appartenenza derivanti dalla Seconda guerra mondiale e dal dopoguerra, facendo di questo sentimento di straniamento il punto centrale della sua produzione artistica.

Vediamo di seguito quali sono i 5 punti fondamentali del teatro di Bertolt Brecht.

  • IMPRONTA SOCIALE

Il teatro di Bertolt Brecht si caratterizzava da una forte impronta sociale, egli infatti desiderava far riflettere gli spettatori attraverso il suo teatro. Lo spettatore prima di essere tale è un cittadino, quindi il compito più importante del teatro è quello di scuotere l’animo e la coscienza dello spettatore e formare buoni cittadini. Spesso, anche se non l’ha mai citata in maniera diretta, il teatro di Bertolt Brecht rifletteva il contesto sociale del suo tempo, mostrando i suoi difetti anche in maniera piuttosto forte. Il suo scopo era quello di far riflettere le persone sulle problematiche della società portandoli quindi a volerne trovare una soluzione. Quando lo spettatore esce dal teatro diventa automaticamente un cittadino che può e deve fare qualcosa per cambiare la società. Il teatro è un veicolo di presa di coscienza da questo punto di vista.

  • STRANIAMENTO

Il teatro sociale richiede una caratteristica cruciale: deve spingere gli spettatori a riflettere. Però per far si che ciò accada Brecht ha introdotto il concetto di “straniamento” nell’interpretazione attoriale. Quando un attore si identifica completamente nel personaggio, il pubblico si immedesima, accettando senza critiche le parole e le azioni dei personaggi. Tuttavia, se l’attore stesso non si riconosce nel ruolo che interpreta, l’impatto è differente. Senza questa totale adesione al personaggio, anche gli spettatori cominciano a interrogarsi su ciò che accade sul palco. Brecht mirava proprio a suscitare questa riflessione. Il teatro di Bertolt Brecht non doveva essere dato per scontato, ma doveva stimolare il pensiero critico e portare gli spettatori a porre domande. Questo risultato appare particolarmente significativo nel contesto storico della Berlino del dopoguerra: sembrava che la città avesse bisogno di una spinta per non soccombere alle recenti tragedie, ma di affrontarle con consapevolezza e cercare una scossa che permettesse di ricominciare.

  • ELEMENTI SCENICI

Nel teatro di Bertolt Brecht, ogni elemento scenico, dal testo alla musica e così via, non dovrebbe essere percepito dallo spettatore come parte di un tutto omogeneo, ma piuttosto come elementi distinti, ciascuno con un significato proprio. Anzi, gli stessi strumenti e le tecniche teatrali dovrebbero essere visibili affinché il teatro funga da strumento educativo accessibile a chiunque desideri riprodurlo. Ogni aspetto scenico avrebbe dovuto offrire un insegnamento mirato, promuovendo il pensiero critico. Brecht ha sempre mantenuto fede a questa idea fino alla fine.

  • VERITÀ

Con grande chiarezza affermava che se il teatro si limita a essere pura finzione, lo spettatore avverte che la vita si svolge altrove, al di fuori del contesto teatrale, ossia al di là del luogo dell’osservazione. Al contrario, il teatro di Bertolt Brecht avrebbe dovuto essere parte integrante della vita, tanto che quando si dice di “vivere”, ci si senta come se si stesse “recitando una parte”. Sicuramente Brecht era concentrato sull’importanza di rivelare costantemente “la verità delle cose”: nel suo teatro, la fiction doveva essere ridotta al minimo indispensabile. Per lui, ogni aspetto del teatro, anche il backstage e le prove, era altrettanto “teatrale”. Era disposto a mettere in scena qualsiasi cosa se avesse avuto una funzione educativa. Brecht potrebbe essere considerato un filosofo della teatralità senza fronzoli, un sostenitore dell’essenzialismo, contrario al barocco e all’eccessiva manierosità.

  • NOVITÀ 

Secondo Brecht solo elementi già noti al pubblico potevano generare l’effetto dello straniamento. Qualcosa non poteva essere completamente nuovo sulla scena, altrimenti lo spettatore avrebbe perso tempo prezioso nel cercare di comprenderlo. Al contrario, ci voleva qualcosa di familiare, anche quotidiano, presentato in modo innovativo. Se si desiderava introdurre qualcosa di sconosciuto, era necessario farlo gradualmente, prima di attuare lo straniamento. Un attore poteva portare in scena qualcosa di insolito, ma era fondamentale concedere al pubblico il tempo necessario per abituarcisi, altrimenti l’identificazione sarebbe stata troppo difficile, se non impossibile.

Fonte immagine: Freepik

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