L’italiano, come tutte le lingue, è in continua evoluzione, e anche i prestiti linguistici contribuiscono a questo processo. Il vocabolario di base dell’italiano è formato principalmente da lessemi ereditati dal latino, ma anche da regionalismi (come pizza dalla Campania) e neologismi. Una categoria molto ampia è però quella dei prestiti, ossia parole che sono arrivate in italiano attraverso altre lingue.
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Tipi di prestiti linguistici: di necessità e di lusso
Bisogna distinguere tra prestiti di necessità e prestiti di lusso. I primi sono parole arrivate in italiano assieme all’oggetto che indicavano, ad esempio: computer, cacao (prestito azteco) o patata (dalle lingue precolombiane). Nei secondi rientrano i vocaboli entrati a far parte dell’italiano nonostante l’esistenza di una parola equivalente, come babysitter (bambinaia) o supermarket (supermercato). I prestiti possono inoltre essere adattati, cioè conformati alla morfologia italiana, o non adattati, mantenendo la forma originale.
Tabella riassuntiva dei prestiti linguistici
Lingua di Origine | Esempi di prestiti in Italiano |
---|---|
Francese | bignè, parrucchiere, toilette, menù, garage, boutique. |
Spagnolo | appartamento, flotta, guerriglia, posata, siesta, patio. |
Inglese | computer, sport, film, bar, weekend, shopping, stress. |
Arabo | algebra, cifra, zero, zucchero, arancia, limone, magazzino. |
Giapponese | sushi, kimono, karate, samurai, tsunami, emoji. |
Prestiti dalle lingue europee
Prestiti dal francese
Molte parole di origine francese sono entrate nel lessico italiano grazie ai traffici commerciali e all’influenza culturale. Si tratta di parole come: viaggio, ostello, dama, esportare, importare, toilette, bignè, parrucchiere, colpo di stato, Corte d’appello.
Prestiti dallo spagnolo
Diverse parole provengono dallo spagnolo, entrate in italiano nel Cinquecento e nel Seicento con la dominazione spagnola. Appartengono a diversi campi semantici: appartamento, flotta, guerriglia, posata, regalo, etichetta, complimento. Altre risalgono a periodi più recenti, come desaparecido e golpista. Attraverso lo spagnolo sono arrivate anche parole dall’America, come cioccolata e mais.
Prestiti dal portoghese
Dal portoghese si registrano prestiti nell’ambito botanico, della marina e delle danze brasiliane: lambada, samba, boa, cocco, mandarino, bambù.
Prestiti dalle lingue germaniche
A causa delle dominazioni di goti, franchi e longobardi, sono entrate parole legate alla guerra: agguato, elmo, guardia, guerra. I prestiti angloamericani sono i più numerosi oggi: smog, computer, hardware, software, account, bar, shopping, stress, killer, sponsor, weekend. Dal tedesco derivano parole come: würstel, strudel, bunker. Dall’olandese: iceberg, pompelmo, stoccafisso. Dal norvegese: vichinghi, sci, fiordo, slalom.
Prestiti dal greco
Dal greco sono entrate parole della filosofia, della letteratura e della scienza, oltre a nomi di piante e animali. Alcuni esempi: filosofo, delfino, balena, olivo, braccio, stomaco, biblioteca, democrazia.
Prestiti dalle lingue del mondo
Prestiti dall’arabo
A causa della dominazione araba della Sicilia, sono entrate nel lessico parole come: algebra, algoritmo, arancia, limone, chimica, cifra, zero, zucchero, taccuino, ammiraglio.
Prestiti da cinese, giapponese, indiano ed ebraico
Dal cinese abbiamo parole come: kung fu, tè, ginseng. Dal giapponese: kimono, karate, samurai, sushi, futon. Dall’indiano (sanscrito): kamasutra, yoga, karma, nirvana. Dall’ebraico, parole dell’ambito religioso: alleluia, Messia, rabbino, osanna.
Prestiti dal turco ed esotismi
Incredibilmente, sono prestiti dal turco parole usate spessissimo quali: caffè, divano e alcool. Oltre a questi, è importante citare anche gli “esotismi”, provenienti da voci algonchine, maori e africane: mocassino, totem, scimpanzé, boomerang, canguro.
In conclusione, questa lista mostra che è impossibile parlare solamente “in italiano”, perché anche quando si parla italiano si è, in modo diretto o indiretto, connessi ad altre lingue. L’italiano, come tutte le altre lingue, senza i prestiti probabilmente non sarebbe mai esistito.
Fonte immagine in evidenza: Pixabay
Articolo aggiornato il: 27/08/2025