Jiaguwen, le ossa oracolari: origini e scopi

Jiaguwen, le ossa oracolari

Le ossa oracolari nascono durante la dinastia Shang (1500-1050 a.C., nell’attuale provincia dello Henan) dalla pratica di scrittura su ossa o gusci di animale che venivano usati durante i riti sacrificali per chiedere agli antenati e alle divinità consigli e previsioni sul futuro.

Le scritture che troviamo sulle ossa oracolari sono state riconosciute per la prima volta solo nel 1899 da Wang Yi Rong. Prima di quell’anno, venivano raccolte e vendute come ossa di drago ed impiegate nella medicina tradizionale cinese.

Secondo la leggenda, gli Shang sono la seconda delle tre dinastie pre-imperiali della Cina antica (dopo gli Xia e prima dei Zhou), tuttavia  grazie a ritrovamenti di materiale archeologico e soprattutto grazie al ritrovamento delle ossa oracolari sono la prima dinastia cinese di cui siamo certi della sua esistenza. Le ossa oracolari presentano spesso i nomi dei Wang (i Re) e grazie ad esse è stato possibile fare una ricostruzione delle successioni al trono degli Shang. Il ritrovamento delle ossa è stato importante anche perché sono una diretta testimonianza della vita politica, culturale e sociale dell’epoca.

Sulle ossa oracolari venivano incise domande (composte da pochi caratteri) da porre alle divinità su un lato, e dall’altro venivano scavate delle cavità. Le cavità venivano esposte a fonti di calore tramite l’utilizzo di tizzoni ardenti che una volta bruciati producevano delle fratture sull’osso. Dalle fratture si ricavava la risposta, che corrispondeva ad un semplice “sì” o ad un “no”.
Dalle ossa sono stati rinvenuti circa 4000 caratteri, antenati dei caratteri usati ancora oggi in Cina. La scrittura delle ossa viene chiamata in cinese come Zhuanshu (scrittura sigillare) e ad oggi viene impiegata nei sigilli.

Le ossa oracolari venivano utilizzate durante i riti sacrificali assieme ad offerte di essere umani e animali. Durante il rito era fondamentale il ruolo dello sciamano, una figura che metteva in contatto il mondo dell’aldilà con quello terreno anche grazie al raggiungimento di uno stato d’ebbrezza con il consumo di bevande alcoliche (nell’antica Cina per bevande alcoliche si intendeva il prodotto ottenuto dalla fermentazione del miglio nelle popolazioni settentrionali e del riso nelle popolazioni meridionali).
Pare che tutta la vita delle popolazioni Shang fosse incentrata sull’importanza di questi riti e sui responsi delle ossa oracolari.

I sovrani Shang chiedevano di tutto alle divinità. Un esempio sono le ossa oracolari usate dall’imperatore Wu Ding tra il quattordicesimo e il tredicesimo secolo a.C.: dalle scritture rinvenute sulle ossa l’imperatore chiedeva continuamente informazioni sullo stato di salute e su alcuni atteggiamenti sospetti della moglie (Fu Hao, morta intorno al 1300).

Con la sconfitta degli Shang per mano delle popolazioni Zhou, l’utilizzo delle ossa oracolari iniziò pian piano a scemare. Iscrizioni più lunghe e complesse inizieranno a comparire sui recipienti di bronzo. 

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Immagine in evidenza: Wikipedia

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