La lettura: verso lo sviluppo di una mente aperta e critica

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La lettura, che si tratti di romanzi, fumetti o saggi, può dare inizio a una trasformazione considerevole della nostra materia grigia. Il nostro modo di pensare, analizzare le situazioni e reagire agli eventi è fortemente influenzato dal nostro bagaglio culturale. Dato che i libri sono un vero nutrimento per il cervello, assieme a musica, serie tv e film, essi hanno un ruolo fondamentale nel nostro modus operandi. Per comprendere il motivo che rende la lettura di vitale importanza, ci avvarremo di una sintesi di studi scientifici che affondano le proprie radici nella neurologia.

Come il cervello processa la lettura

Quando leggiamo, i nostri occhi raccolgono le figure presenti sulle pagine e le inviano alla parte posteriore del cervello, dove vengono processate. Da lì, passano al lobo temporale sinistro, in un’area nota come “brain’s letterbox”, responsabile, assieme all’area di Wernicke e all’area di Broca, del linguaggio e del riconoscimento delle parole. L’intero processo, in un lettore esperto, richiede solo mezzo secondo.

Benefici della lettura Aree del cervello e loro funzioni
Riconoscimento delle parole Lobo temporale sinistro (letterbox), area di Wernicke e di Broca, per l’elaborazione del linguaggio.
Miglioramento della memoria Lobo temporale sinistro, che rafforza la conservazione dei ricordi e la rievocazione delle parole.
Riduzione dello stress Lobo temporale sinistro, legato anche alla regolazione umorale, che aiuta a ridurre ansia e tensioni.
Aumento della connettività Corteccia somatosensoriale e solco centrale, che migliorano la capacità del cervello di mettersi “nei panni degli altri”.

Lettura, memoria e riduzione dello stress

Gli studi dimostrano che chi legge regolarmente, anche solo per 30 minuti al giorno, mostra una maggiore attività nel lobo temporale sinistro il mattino seguente. La stessa zona del cervello ha a che fare con la memoria e la preservazione dei ricordi; per questo motivo, ricerche scientifiche collegano la lettura a un minor rischio d’insorgenza di demenza e a una rievocazione delle parole più veloce. Inoltre, quest’area è anche legata alla regolazione umorale. Uno studio della University of Sussex ha rilevato che leggere può ridurre i livelli di stress fino al 68%, risultando più efficace di ascoltare musica o fare una passeggiata.

Quando la mente non può vedere: il caso dell’afantasia

Recentemente sono stati ripresi gli studi sulla condizione mentale di afantasia, trattata per la prima volta da Francis Galton nel 1880. L’interesse si è riacceso nel 2015, quando il professor Adam Zeman dell’Università di Exeter ha pubblicato i risultati delle sue ricerche. Le persone che ne soffrono, come descritto in dettaglio dalla BBC, non sono in grado di creare un’immagine mentale del volto di un personaggio, di un luogo o di una scena partendo dalla descrizione di un libro. Per chi vive questa condizione, mancando l’input grafico, l’immersione in un romanzo può essere difficile. Vengono però in soccorso i fumetti e le graphic novel, che uniscono testo e immagine.

Perché leggere migliora il senso critico

La lettura è uno dei metodi più antichi per imparare nuovi concetti e allenare il cervello. Una ricerca della Emory University ha dimostrato che leggere un romanzo aumenta la connettività nel cervello, non solo durante la lettura ma anche per giorni dopo aver terminato il libro. Questa maggiore connettività, in particolare nella corteccia somatosensoriale, migliora la capacità del cervello di immedesimarsi negli altri, potenziando l’empatia e il pensiero critico. Più si affina il giudizio critico del lettore, più cresce il suo bagaglio di conoscenze. La conoscenza è uno dei beni immateriali più preziosi che possediamo, e un buon libro può essere la chiave per una serie di porte che ci troveremo davanti lungo il nostro percorso.

Quindi, ora che avete terminato questo articolo, cosa ne direste di silenziare il telefono e dedicarvi alla vostra lettura preferita?

Fonte immagine copertina: Pixabay

Articolo aggiornato il: 10/09/2025

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A proposito di Christian Landolfi

Studente al III anno di Lingue e Culture Comparate (inglese e giapponese) presso "L'Orientale" di Napoli e al I anno di magistrale in Chitarra Jazz presso il Conservatorio "Martucci" di Salerno. Mi nutro di cultura orientale in tutte le sue forme sin da quando ero piccino e, grazie alla mia passione per i viaggi, ho visitato numerose volte Thailandia e Giappone, oltre a una bella fetta di Europa e la totalità del Regno Unito. "Mangia, vivi, viaggia!"

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