La lettura: verso lo sviluppo di una mente aperta e critica

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La lettura, che si tratti di romanzi, fumetti, saggi o poesie, può dare inizio a una trasformazione considerevole della nostra materia grigia. 
Il nostro modo di pensare, di analizzare le situazioni, di cercare soluzioni a problemi, di reagire agli eventi, è fortemente influenzato dal nostro bagaglio culturale. 
Dato che, in fondo, “siamo ciò che mangiamo“, è ovvio che i libri, vero e proprio nutrimento per il nostro cervello, assieme alla musica, alle serie tv e ai film, abbiano un ruolo così importante nel nostro modus operandi.
Per comprendere il motivo che rende la lettura di vitale importanza ai fini della costruzione di una mente aperta e di un buon senso critico, ci avvarremo di una sintesi di numerosi studi scientifici che affondano le proprie radici nella neurologia. 

Quando leggiamo, i nostri occhi raccolgono le figure ed i pattern presenti sulle pagine e li inviano alla parte posteriore del cervello, dove vengono processate.
Da lì, passano al lobo temporale sinistro, in un’area anche conosciuta come “brain’s letterbox”, in inglese, responsabile, assieme all’area di Wernicke e all’area di Broca, del linguaggio parlato e dell’uso e riconoscimento delle parole. 
L’intero processo, in un lettore esperto, richiede solo mezzo secondo
Infatti, gli studi dimostrano che chi legge almeno 30 pagine di un libro ogni notte, ha una maggiore attività nel lobo temporale sinistro il mattino seguente.
La stessa zona del cervello ha anche a che fare con la memoria e la preservazione dei ricordi; è proprio per questo motivo che alcuni studi collegano la lettura a un rischio più basso d’insorgenza di demenza senile e ad una rievocazione delle parole più veloce.
Inoltre, quest’area è anche legata alla regolazione umorale, quindi spiega perché leggere aiuti molti a ridurre ansia e stress.

Recentemente sono stati ripresi gli studi sulla condizione mentale di “afantasia”, trattata per la prima volta da Francis Galton nel 1880 e poi dimenticata fino al 2005; anno in cui il professor Adam Zeman, dell’Università di Exeter (UK), è stato contattato da un uomo che sosteneva di aver perso la capacità di visualizzare delle immagini mentali in seguito ad un intervento chirurgico.
10 anni dopo, nel 2015, Zeman e il suo team hanno pubblicato i risultati delle loro ricerche, riaccendendo l’interesse per una condizione di cui si sa ancora davvero poco. 
Le persone che ne soffrono potrebbero trovare difficoltà ad immergersi totalmente nella lettura di un romanzo, dato che mancando l’input grafico, non sono in grado di creare un’immagine mentale del volto di un personaggio, di un luogo o di una scena partendo dalla descrizione data dal libro. 
Ma l’essere umano non si fa mancare mai nulla, quindi ai poveri afantasici vengono in soccorso i fumetti e le graphic novel

La lettura è arte, libertà, svago e amore; permette a chiunque di visitare terre esotiche, galassie lontane e di vivere avventure fantastiche con compagni di viaggio che esistono solo tra le pagine di un volume.
Leggere è uno dei metodi più antichi e intuitivi per imparare nuovi concetti, per allenare il cervello e, di conseguenza, tenersi attivi mentalmente
Se lo si fa con interesse e attenzione, più cresce in altezza o lunghezza la pila di letture completate, più si affina il giudizio critico del lettore. La conoscenza è uno dei beni immateriali più preziosi che possediamo, ed un buon libro può essere la chiave per una serie di porte che ci troveremo davanti lungo il nostro percorso. 

Quindi, ora che avete finito di leggere questo articolo, cosa ne direste di spegnete il computer, silenziare il telefono e dedicarvi alla vostra lettura preferita? 

Fonte immagine copertina: Pixabay

A proposito di Christian Landolfi

Studente al III anno di Lingue e Culture Comparate (inglese e giapponese) presso "L'Orientale" di Napoli e al I anno di magistrale in Chitarra Jazz presso il Conservatorio "Martucci" di Salerno. Mi nutro di cultura orientale in tutte le sue forme sin da quando ero piccino e, grazie alla mia passione per i viaggi, ho visitato numerose volte Thailandia e Giappone, oltre a una bella fetta di Europa e la totalità del Regno Unito. "Mangia, vivi, viaggia!"

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