La lingua persiana: le caratteristiche

La lingua persiana: le caratteristiche

Ci sarà capitato tante volte di incontrare questa lingua e chiederci come sia possibile impararla, in questo articolo ci focalizzeremo su cos’è la lingua persiana e quali sono le sue caratteristiche, nonché vedremo le differenze con un’altra lingua: l’arabo

Cos’è la lingua persiana: il farsi

La lingua persiana o farsi فارسی, a differenza dell’opinione comune, è una lingua indoeuropea appartenente al ramo sud occidentale delle lingue iraniche, che viene principalmente parlata in Iran, in Tagikistan, in Afghanistan, in Uzbekistan, dove assume denominazioni differenti a seconda della zona: lingua tagica o tojiki, lingua dari o farsiye , rispettivamente in Tagikistan e Afghanistan dove, insieme all’Iran, è lingua ufficiale ed è parlata da circa 80 milioni di persone.  Secondo lo standard ISO 639, standard internazionale della classificazione delle lingue naturali e dei gruppi di lingue, il persiano è codificato come macrolingua con:

  • Lingua dari o farsi orientale, che insieme al pashtu è la lingua ufficiale dell’Afghanistan, imparentato anche con il curdo;
  • Lingua persiana iraniana o farsi occidentale. 

La lingua persiana ha la particolarità di avere al suo interno molteplici dialetti e lingue derivate, secondo una classificazione popolare il dari e il tagico (scritto con l’alfabeto cirillico) sono i due dialetti principali. Le lingue derivate che sono simili alla lingua persiana, vengono utilizzate dai popoli che vivono in Iran e sono:

  • Lingua gilaki;
  • Lingua taliscia;
  • Lingua luri;
  • Lingua tat;
  • Lingua dzhidi o giudeo-persiano, un insieme di dialetti parlati nelle comunità ebraiche nei confini dell’Impero persiano. 

La storia della lingua persiana

Il persiano nasce come lingua persiana antica percorrendo un percorso di evoluzione passando per la lingua partica e per la lingua pahlavi o lingua persiana media, e ad oggi rappresenta la lingua della fase moderna dei Persiani. Ma chi sono i Persiani? Sono un gruppo etnico indoiranico che vive in Persia, termine dal quale deriva il termine Farsi con cui viene denominata la lingua persiana, dal greco Persìs all’antico persiano Pārsa fino a Fārs nel moderno persiano. Il persiano ha originato la letteratura persiana moderna che godeva di grande importanza anche al di fuori dei territori iranici come la Turchia Ottomana, l’India e l’Asia Centrale. 

L’alfabeto e il sistema di scrittura

La lingua neopersiana si serve dell’alfabeto arabo in una variante un po’ modificata, utilizzata a partire da circa un secolo e mezzo dopo la Persia si convertì all’Islam, infatti prima si utilizzavano due alfabeti: una versione alternativa dell’aramaico e un nuovo alfabeto nato in Iran, il dîndapirak. 

L’arabo e il persiano a confronto:

Ci siamo chiesti quindi cos’è la lingua persiana, abbiamo parlato della sua storia e delle sue caratteristiche, ma adesso focalizziamoci su quelle che sono le differenze con la lingua araba, apparentemente accomunata con la prima. Nonostante siano accomunati dall’alfabeto, l’arabo e la lingua persiana sono comunque due lingue diverse, basti pensare al fatto che la prima è una lingua semitica afroasiatica, mentre la seconda è una lingua indoeuropea. Le differenze tra le due intercorrono a livello grammaticale e fonologico, inoltre l’alfabeto arabo possiede quattro lettere in meno rispetto a quello utilizzato per il persiano, e atre due lettere presentano delle modifiche nella scrittura. In queste due tabelle vengono presentate le lettere di cui abbiamo appena parlato: 

Suono Forma Nome
[p] (p) پ pe
[tʃ] (ch) چ che
[ʒ] (zh) ژ zhe
[g] (g) گ gāf
Suono Lettera originaria araba Lettera persiana modificata Nome
[k] ك ک kāf
[j] (y) e [iː] (ī); raramente [aː] (ā) ي o ى ی ye

A livello fonetico, la lingua persiana ha 6 vocali e non 3 come in arabo, alcuni fonemi vengono pronunciati in maniera simile, altri in modo differente. Le vocali vengono distinte in lunghe o brevi e in arabo vengono scritte solo le prime, mentre le brevi vengono rappresentante mediante dei segni diacritici simili a degli accenti sulle consonanti. In farsi invece le vocali vengono scritte in gran parte in quanto rappresentate da vocali lunghe, mentre le altre vengono sottintese. Addirittura in persiano ci sono 4 lettere diverse per esprimere il fonema z, 3 per la s, 2 per la t, 2 per h, 2 per g e due per il colpo di glottide. Infine, molte parole in lingua persiana hanno la stessa radice dell’arabo, talvolta vengono pronunciate in maniera differente rispetto all’originale in arabo, altre provengono dal turco e in misura minore anche dall’inglese e dal francese.

Fonte immagine: Wikimedia Commons 

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