La memorizzazione: 4 consigli da poter applicare

Memorizzazione: 4 consigli da poter applicare

Il processo di memorizzazione non avviene in maniera diretta, ma mediate una sequenza di frasi. La prima fase è detta di acquisizione tramite la quale le informazioni vengono percepite mediante i sensi. Non tutti i segnali vengono selezionati, ma solo quelli più significativi. La seconda fase della memorizzazione è detta di codificazione tramite la quale lo stimolo viene tradotto in una rappresentazione interna, per far sì che possa essere registrato. I nuovi stimoli vengono immagazzinati tale da poter essere poi applicati in contesti in cui si hanno già delle informazioni in possesso. La terza fase è detta di ritenzione e immagazzinamento. Durante questa fase l’informazione viene stabilizzata nella memoria attraverso la sua ripetizione. Nella fase di recupero o rievocazione, l’informazione memorizzata riemerge a livello della coscienza.

Per riuscire a memorizzare bisogna tener presente quattro fattori fondamentali: stato d’animo, limitatezza della memoria, chiarezza del ricordo, esistenza di diverse memorie sensoriali.

Per quanto riguardo lo stato d’animo, come ben sappiamo, le emozioni influenzano molto la concentrazione e la memorizzazione. Dunque il primo consiglio è evitare di pensare a persone, situazioni o eventi che possono far scaturire stati d’animo negativi, e dunque, portare alla distrazione.

Il processo di memorizzazione opera in modo selettivo, ecco perché parliamo di limitatezza della memoria. Quando si prova a memorizzare qualcosa, si può notare che non si riesce mai a memorizzare tutto ciò che si legge, o si cerca di imparare, questo perché il nostro cervello non è in grado di assorbire tutto.
Di conseguenza è opportuno individuare le informazioni importanti, seguendo alcuni suggerimenti come:
• leggere gli appunti presi in classe, in quanto nel corso della lezione il docente segnala ciò che è importante e ciò che non lo è;
• individuare varie parole chiave;
• usare i titoli dei capitoli e dei paragrafi come “segnali” (anticipatori) dei contenuti da imparare;
• sfruttare le sezioni riassuntive, esercizi finali, o fare schemi.

Come può avvenire la chiarezza del ricordo?
Una cosa fondamentale da fare quando si cerca di imparare nuove cose è rispettare i tempi di memorizzazione.
Di fatti è consigliato rispettare un semplice ciclo: 40/50 minuti di studio – 10/15 minuti di riposo – 10 minuti di ripasso e poi di nuovo si deve ripetere il ciclo dall’inizio. Inoltre, per far sì che i concetti appresi possano essere memorizzati nel giusto modo, ed evitare, quindi, di andare incontro ad una saturazione mnemonica, è necessario riposarsi dopo un certo periodo di studio, evitando sessioni intensive e prolungate.

Ultimo consiglio molto importante da poter applicare durante il processo di memorizzazione è attivare canali sensoriali diversi, ossia leggere ad alta voce, oppure ripetere concetti nuovi per far sì che si possano collegare al meglio con quelli già noti. Per chi, invece, ha una memoria visiva potrebbe essere molto utile anche guardare con attenzione schemi e immagini per richiamare visivamente i concetti che vi sono illustrati.

Questi sono solo alcuni consigli generali; ognuno ha stili cognitivi diversi e predisposizioni individuali, ma l’importante è mettersi alla prova: provare metodi diversi quando si studia, senza scoraggiarsi dopo eventuali insuccessi, in modo da trovare la strategia che è più adatta alle proprie caratteristiche.

Fonte immagine: Pixabay

 

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