Venezia fin dal Medioevo costituiva un originale modello di Stato e non si trasformò mai in una signoria: mantenne lo status di repubblica, ma oligarchica, in quanto governata da un ristretto gruppo di nobili.
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Le istituzioni chiave della Repubblica di Venezia
Istituzione | Funzione principale |
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Doge | Capo di Stato, carica a vita con poteri principalmente rappresentativi e formali. |
Maggior Consiglio | L’assemblea sovrana, composta dalla nobiltà ereditaria dopo la “Serrata”. Eleggeva tutte le cariche dello Stato. |
Consiglio dei Dieci | Organo di sicurezza dello Stato con ampi poteri, incaricato di reprimere i complotti e garantire la stabilità della Repubblica. |
Senato (Consiglio dei Pregadi) | Principale organo legislativo e di politica estera, gestiva il commercio e la guerra. |
Come era governata la Repubblica di Venezia: un’oligarchia
Il passaggio decisivo per l’affermazione di questo assetto avvenne nel 1297 con la cosiddetta Serrata del Maggior Consiglio. Questo provvedimento rese ereditaria la carica di membro della principale assemblea, il Maggior Consiglio, che eleggeva il doge. La “Serrata” chiuse di fatto l’accesso al potere, riservandolo a poco più di 300 famiglie dell’aristocrazia. Il carattere elitario fu rafforzato nel 1310 con la costituzione del Consiglio dei Dieci, un organo di governo a cui accedevano solo gli esponenti delle casate dell’aristocrazia mercantile. Forte della sua solidità istituzionale, la Serenissima costruì le sue fortune sul commercio navale.
Il controllo sui mari: lo Stato da mar
Fin dalla quarta crociata (1204), la Repubblica di Venezia si era assicurata la supremazia sui mari. Alla fine del XIV secolo, la rivalità con Genova culminò nella Guerra di Chioggia, vinta dalla Serenissima. Questo successo e la conquista di Corfù ampliarono il controllo veneziano, che nel Quattrocento si estendeva su Dalmazia, Albania e isole dell’Egeo fino a Creta.
In un’epoca in cui la pirateria era diffusa, i veneziani crearono una rete di porti e scali per proteggere le navi. Cos’è lo Stato da mar? È proprio questo complesso sistema di domini territoriali e accordi commerciali che garantiva la sicurezza delle rotte. L’avanzata dei turchi e la caduta di Costantinopoli nel 1453 misero in crisi il sistema. Dopo un ventennio di guerre, Venezia perse diverse isole ma nel 1489 acquisì Cipro, donata dalla regina vedova Caterina Corner.
L’espansione sulla terraferma
Tra Trecento e Quattrocento, Venezia iniziò a estendere il proprio controllo sulla terraferma, assoggettando i centri del Veneto e del Friuli. La Repubblica adottò una doppia strategia: mantenne le istituzioni e le élite locali, ma impedì loro di accedere alle massime cariche dello Stato, riservate ai nobili veneziani. L’espansione portò allo scontro con il Ducato di Milano. Venezia, alleata con Firenze, annesse Brescia e Bergamo, ma arrestò la sua avanzata con la pace di Lodi del 1454, preoccupata dalla conquista ottomana di Costantinopoli.
La fine della Repubblica di Venezia
Quando è finita la Repubblica di Venezia? Dopo secoli di dominio, la Serenissima cadde nel 1797. L’invasione delle truppe di Napoleone Bonaparte costrinse il Maggior Consiglio a decretare la fine della repubblica. Con il successivo Trattato di Campoformio, Napoleone cedette i territori dell’antica repubblica, inclusa Venezia stessa, all’Austria, ponendo fine a oltre un millennio di storia indipendente, come si può approfondire sull’enciclopedia Treccani.
Fonte immagine in evidenza: Wikipedia
Articolo aggiornato il: 29/08/2025