Le pitture rupestri, i luoghi dove scoprire la loro bellezza

pitture rupestri

Le pitture rupestri sono state tra le prime manifestazioni di arte nella storia dell’umanità. Si possono trovare sulle pareti delle grotte risalenti all’era del Paleolitico. Quando l’uomo non era in grado di esprimersi comunicava attraverso l’arte, ricercava la bellezza e aveva bisogno di rappresentare scene della sua vita attraverso questa forma di arte. In un contesto ambientale che si presentava ostile all’uomo che aveva ancora tanto da scoprire, l’arte rupestre era un mezzo di comunicazione delle loro emozioni e ha dato forma a ciò che gli sembrava oscuro e misterioso, celebrandone la bellezza.

Le primissime forme di pitture rupestri raffiguravano impronte di mani o erano forme astratte. Non si sa se possiamo parlare di vera e propria arte, sicuramente sono documenti importanti che testimoniano la presenza di gruppi nomadi di uomini che si rifugiavano nelle cavità naturali e si stabilivano lì per diversi periodi.

Il sito più importante di pitture rupestri, dove possiamo trovare delle impronte risalenti a 13.000 anni fa, è situato in Patagonia, Argentina: si chiama la Cueva de las Manos. Spesso venivano raffigurate figure del mondo animale e i più frequenti sono bovini, elefanti, bisonti, cavalli e cervi. Sono importanti testimonianze del fatto che alcune razze di animali africani hanno vissuto anche in Europa, poiché sono stati scoperti siti archeologici in Europa sud-occidentale, in Asia e in Africa ma anche in Italia sono stati rinvenuti importanti siti archeologici.

Gli artisti preistorici non lavoravano in maniera arbitraria, avevano acquisito delle tecniche specifiche e utilizzavano utensili appositi che hanno permesso a queste raffigurazioni di conservarsi per migliaia di anni nelle peggiori condizioni. I colori venivano ricavati da elementi della natura, come i frutti o minerali, e utilizzavano materiali oleosi o grassi che servivano come collanti, i tamponi invece venivano ricavati da interiora di animali mentre i pennelli da pezzi di legno e da piume o peli di animali.

I più appassionati di pitture rupestri possono visitare importanti siti in Italia, ad esempio: la Grotta del Romito che si trova nel comune di Papasidero (CS) che risale al paleolitico superiore: scoperta solo nel 1960 dimostra l’esistenza di popolazioni risalenti a 20.000 anni fa. L’homo sapiens ha infatti lasciato testimonianze importanti: ad esempio il Toro riprodotto  con un’accurata precisione nei tratti scuri e profondi dimostra grande maestria nell’arte rupestre.

Sul Monte Pellegrino, vicino Palermo, sono state scoperte le Grotte dell’Addaura. Le incisioni del tardo Paleolitico, che rappresentano figure umane, dimostrano in questo caso un livello tecnico inferiore rispetto a quelle della Grotta del Romito: i tratti sono molto elementari, possiamo dire che sono figure stilizzate e il loro significato è ancora ignoto, si pensa possa trattarsi della rappresentazione di un rito.

Le pitture rupestri sono sicuramente una delle più misteriose e interessanti forme di arte esistenti, oltre ad avere grande rilevanza dal punto di vista storico. Grazie all’arte rupestre è stato possibile scoprire tratti fondamentali per gli studi che interessano la storia dell’umanità, che ha lasciato le prime tracce di un’esistenza vissuta in maniera così intensa ed enigmatica.

fonte immagine: wikipedia

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