Torri pendenti nel mondo: 5 esempi famosi oltre la Torre di Pisa
Perché le torri pendono? Un errore che diventa meraviglia
Vi siete mai chiesti se nel mondo esistessero altre torri pendenti oltre alla celebre Torre di Pisa? La risposta è sì. Spesso nate da errori di calcolo o da imprevisti geologici, queste strutture sono diventate simboli delle loro città. La causa principale della loro inclinazione è quasi sempre un cedimento differenziale del terreno, dove le fondazioni cedono in modo non uniforme. Questo difetto, che un tempo rappresentava un fallimento ingegneristico, è oggi il motivo del loro fascino. Scopriamo insieme alcune delle più maestose torri pendenti nel mondo.
Le 5 torri pendenti più famose da visitare
1. Torre di Pisa, Italia: l’icona mondiale delle torri pendenti
Impossibile non iniziare dalla Torre di Pisa. È il campanile della Cattedrale di Santa Maria Assunta, situato nella magnifica Piazza del Duomo, Patrimonio dell’Umanità UNESCO. Alta 57 metri, la sua costruzione iniziò nel XII secolo e la sua inclinazione si manifestò fin dalle prime fasi a causa di un terreno argilloso e instabile. Nonostante ciò, i lavori proseguirono, tentando di correggere la pendenza in corso d’opera. Oggi, dopo complessi lavori di stabilizzazione, la sua inclinazione è di circa 4 gradi, un equilibrio precario che la rende un’icona universale.
2. Campanile di Suurhusen, Germania: la pendenza da record
Ci spostiamo in Germania, a Suurhusen, dove si trova un campanile tardomedievale che per anni ha detenuto il Guinness World Record come torre più pendente del mondo. La sua inclinazione, superiore ai 5 gradi, supera quella di Pisa. Costruita nel Medioevo su un terreno paludoso con fondazioni in tronchi di quercia, la torre iniziò a inclinarsi quando il terreno fu prosciugato, causando la marcescenza del legno. Chiusa per motivi di sicurezza, è stata successivamente stabilizzata e riaperta al pubblico.
3. Torre di San Pietro di Castello, Venezia: il campanile che sfida la laguna
Anche Venezia ha la sua torre pendente. È il campanile della Basilica di San Pietro di Castello, ricostruito nel 1482 da Mauro Codussi in pietra d’Istria. La sua pendenza è il risultato della combinazione tra l’età della struttura e la natura del suolo veneziano, notoriamente instabile e impregnato d’acqua. Questa torre è un potente simbolo della sfida ingegneristica che rappresenta ogni costruzione nella città lagunare.
4. Torre di Oldehove, Paesi Bassi: l’incompiuta storta
Un’altra tra le torri pendenti più famose si trova a Leeuwarden, nei Paesi Bassi. La costruzione della Torre di Oldehove iniziò nel 1529, ma si interruppe presto perché la struttura cominciò a inclinarsi. I costruttori tentarono di rimediare, ma ogni sforzo fu vano. Il progetto della chiesa adiacente fu abbandonato, ma la torre, alta 40 metri e costruita interamente in mattoni, rimase lì, storta e incompiuta, a testimoniare un ambizioso fallimento diventato un’attrazione turistica.
5. Elizabeth Tower (Big Ben), Londra: una pendenza quasi impercettibile
Anche a Londra, il celebre Big Ben, o più correttamente la Elizabeth Tower, presenta una sua pendenza. Sebbene molto lieve (circa 0,3 gradi) e quasi invisibile a occhio nudo, l’inclinazione è reale ed è stata causata principalmente dai lavori di scavo per le linee della metropolitana sottostanti. È un esempio affascinante di come anche le strutture più solide e iconiche possano essere influenzate dall’ambiente circostante.
Oltre la classifica: le due torri di Bologna
Nessun elenco di torri pendenti in Italia sarebbe completo senza menzionare le Due Torri di Bologna. La Torre della Garisenda, con la sua pendenza di oltre 4 gradi, è così famosa da essere stata citata da Dante nell’Inferno. Accanto ad essa si erge la Torre degli Asinelli, anch’essa inclinata ma visitabile, che offre dalla sua cima una vista spettacolare sulla città. Insieme, rappresentano il simbolo indiscusso di Bologna e della sua passata potenza medievale.
Un patrimonio da preservare: l’ingegneria che salva la storia
Queste torri pendenti sono molto più di semplici curiosità architettoniche. Sono monumenti costantemente monitorati, oggetto di complessi e continui interventi di ingegneria civile volti a garantirne la stabilità senza correggerne l’iconica pendenza. Rappresentano la capacità umana di trasformare un errore in un’opera d’arte e di preservare la propria storia, anche quando questa sembra letteralmente sul punto di crollare. Un monito affascinante sulla fragilità e sulla resilienza.
Fonte dell’immagine in evidenza: Pexels