Learner autonomy: nuovi approcci per l’apprendimento delle lingue straniere a scuola

Learner autonomy

Attraverso il concetto di autonomia, di learner autonomy, si tende a far affermare un nuovo approccio in quello che è l’apprendimento delle lingue straniere, che possa fondarsi su un nuovo modo di vedere il processo di insegnamento e apprendimento.

Questo approccio comporta un cambiamento della prospettiva nella didattica, mettendo al centro dell’azione didattica ed educativa il discente e non più il docente. Il docente assume il ruolo di osservatore, moderatore e facilitatore.

Questa nuova prospettiva presuppone quindi innanzitutto un’inversione di rotta in quello che è lo stile di insegnamento di ogni docente, che non è più il protagonista assoluto ed unico della didattica.

Il nuovo ruolo di docente e discente nella learner autonomy

Il discente diventa responsabile del proprio apprendimento ed è parte attiva nella costruzione di un percorso didattico; ciò significa che gli alunni devono svolgere attività, le quali devono essere autentiche, nel senso che esse dovranno permettere ai discenti di fare esperienze. Di conseguenza, l’azione didattica si orienta verso gli interessi dei bambini, che in questo modo diventano appunto responsabili del proprio apprendimento.

Attività autentiche per un apprendimento attivo

Cambia quindi quella che è la lezione tradizionale: i discenti determinano quelli che sono i contenuti, gli obiettivi, l’organizzazione del lavoro, la valutazione stessa, che è anche compito degli alunni. Docente e discente lavorano insieme, utilizzando materiali che vengono scelti in base a contenuti e obiettivi e che perciò vengono creati, diventando così materiali che possono essere definiti autentici. Le attività proposte in un percorso mirante all’autonomia non presuppongono il tipo di lezione tradizionale, cioè quella frontale, ma coinvolgono tutti i protagonisti, i soggetti dell’azione didattica, per cui il lavoro di gruppo acquisisce un’importanza fondamentale: tutti danno il proprio contributo.

Valutazione formativa e responsabilità dell’apprendente

Il lavoro di gruppo e il cooperative learning finiscono allora per far assumere ad un percorso fondato sull’autonomia la caratteristica di una Lernwerkstatt, in cui tutti lavorano insieme, si sostengono a vicenda. Aspetto molto importante è quello della valutazione, che non viene delegata semplicemente all’insegnante ma soprattutto al discente, che diventa anche in questo caso e in questa fase protagonista del processo di apprendimento e riflette, nel momento in cui procede alla valutazione del proprio operato, quindi, sul lavoro che ha svolto.

Lernwerkstatt e Lernstationen: metodi per l’autonomia

Un ulteriore approccio per sviluppare e implementare l’autonomia dei discenti è quello delle Lernstationen, o apprendimento per stazioni. Attraverso le Lernstationen il docente e in primo luogo il discente: definisce un “problema”; sviluppa ipotesi e raccoglie informazioni; valuta le informazioni raccolte; definisce quali sono stati i vantaggi dell’azione didattica; acquisisce sicurezza e mette in pratica quanto apprende per sviluppare delle competenze.

Principi chiave per un percorso didattico basato sull’autonomia

Le caratteristiche di un percorso e di attività miranti all’autonomia possono essere così definite: struttura chiara delle attività; chiarezza dei contenuti; comunicazione proficua; varietà di metodi; clima positivo per l’apprendimento; il discente è responsabile del proprio apprendimento. Con un percorso fondantesi sull’autonomia si fa riferimento alla pedagogia di Freinet, che presenta diversi punti in comune con il principio della learner autonomy e alle teorie del costruttivismo, attraverso le quali si giunge ai concetti di organizzazione e responsabilità, per ciò che concerne il ruolo del discente (e il lavoro da svolgere), per il quale devono essere create delle situazioni di apprendimento autentiche.

Di conseguenza, devono essere altrettanto autentici i materiali da utilizzare (testi, CD, ecc.) e ampio deve essere lo spettro di attività da proporre e sviluppare (per esempio, rielaborazione di un testo- come un semplice testo poetico- oppure attività legate a lessico relativo ad un determinato argomento). Si può quindi parlare, quando ci si riferisce ad un percorso che ha come suo obiettivo l’autonomia dei discenti di un ambiente di apprendimento di tipo costruttivista, da definire una Lernwerkstatt in cui gli alunni si dedicano ad attività di diverso tipo, aventi uno scopo principale, nella classe di lingua straniera, e cioè quello di apprendere, ma in modo nuovo, differente la LS.

Learner Autonomy: verso un apprendimento più efficace e consapevole

In sintesi, la learner autonomy promuove un approccio all’apprendimento delle lingue straniere in cui lo studente è protagonista attivo del proprio percorso, sviluppando competenze, autonomia e responsabilità. Il ruolo del docente si trasforma in quello di guida e facilitatore, creando un ambiente di apprendimento stimolante e collaborativo.

Fonte immagine: Pixabay.

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