Stile gotico: caratteristiche, architettura e capolavori
Cos’è lo stile gotico: origine di un’arte rivoluzionaria
Lo stile gotico è una fase fondamentale della storia dell’arte occidentale, fiorita in Europa tra il XII e il XV secolo. La sua culla fu la regione dell’Île-de-France, attorno a Parigi, da cui si diffuse con incredibile rapidità. Il termine “gotico”, tuttavia, nacque molto più tardi, in epoca rinascimentale, con un’accezione negativa: Giorgio Vasari lo definì così per contrapporlo all’arte classica, associandolo ai Goti e quindi a uno stile “barbaro“. In epoca medievale, invece, era conosciuto come opus francigenum (opera francese). La nascita ufficiale dello stile gotico viene fatta coincidere con la costruzione del coro dell’Abbazia di Saint-Denis a Parigi, consacrata nel 1144 per volere dell’abate Suger, che voleva creare un’architettura di luce come mezzo per avvicinarsi a Dio. Lo stile gotico interessò ogni campo, dall’architettura alla scultura, fino alle cosiddette “arti minori” come oreficeria e vetrate.
Le caratteristiche principali dello stile gotico
Lo stile gotico si fonda su una rivoluzione strutturale e concettuale, i cui pilastri sono la luce e il verticalismo.
La ricerca della luce divina: il ruolo delle vetrate
La luce è una delle caratteristiche essenziali dello stile gotico, simbolo della trascendenza e della presenza divina. Le pareti massicce dello stile romanico vengono svuotate e sostituite da immense vetrate colorate. La luce che filtra attraverso di esse non è naturale, ma trasfigurata, calda e intensa. I colori predominanti come il blu, il rosso e il giallo creano un’atmosfera mistica e ultraterrena. Le vetrate avevano anche una funzione didattica: raffigurando scene delle Sacre Scritture, diventavano una “Bibbia dei poveri“, permettendo ai fedeli analfabeti di comprendere i testi sacri attraverso le immagini.
Il verticalismo e la struttura: l’innovazione dell’architettura gotica
L’altra grande caratteristica è il verticalismo. Le cattedrali gotiche si slanciano verso il cielo, simboleggiando l’aspirazione dell’anima a ricongiungersi con Dio. Questo slancio fu reso possibile da tre innovazioni strutturali fondamentali: l’arco a sesto acuto, che permette di raggiungere altezze maggiori rispetto all’arco a tutto sesto romanico; la volta a crociera ogivale, che concentra il peso su pilastri sottili; e gli archi rampanti, strutture esterne che scaricano il peso delle volte verso i contrafforti perimetrali, permettendo di alleggerire le pareti. Insieme, questi elementi creano uno scheletro portante che libera i muri dalla loro funzione statica, trasformandoli in pura luce.
Notre-Dame de Paris: l’icona dello stile gotico francese
Uno dei monumenti più iconici dello stile gotico è la Cattedrale di Parigi. La sua facciata, serrata tra due torri, presenta il portale del Giudizio Universale e la galleria dei re di Giuda. Famose sono le chimere, o gargouilles, che fungono da doccioni. L’interno è a cinque navate, e l’intera struttura è circondata da un sistema di archi rampanti. Il suo immenso rosone, simbolo mariano, è un capolavoro di vetreria. Gravemente danneggiata durante un incendio nel 2019, la cattedrale è oggi al centro di un complesso restauro che mira a restituirle il suo antico splendore.
Le declinazioni dello stile gotico: il caso italiano
Lo stile gotico non fu monolitico, ma si adattò alle diverse tradizioni locali. In Italia, ad esempio, non raggiunse mai il verticalismo estremo del gotico francese. La tradizione costruttiva italiana, legata alla solidità muraria romana, preferì un’interpretazione più moderata. Le facciate presentano spesso un forte sviluppo orizzontale e ampie superfici murarie, decorate con marmi policromi, ideali per accogliere grandi cicli di affreschi. Un esempio perfetto di questo approccio è il Duomo di Milano, un’opera grandiosa che fonde il verticalismo nordico con una sensibilità decorativa tipicamente lombarda.
Oltre l’architettura: pittura e scultura nello stile gotico
Lo stile gotico segnò un’evoluzione anche nelle arti figurative, distaccandosi dalla rigidità romanica. La scultura, pur rimanendo legata all’architettura, acquisì maggiore autonomia e naturalismo, con figure più espressive e sinuose. I principali soggetti, a differenza dello stile barocco che punterà sul movimento esasperato, sono i crocifissi sagomati (Christus patiens), le Madonne col Bambino dal sorriso più umano e i santi. Nella pittura, si sviluppò la pittura su tavola e l’arte della miniatura, ponendo le basi per la grande rivoluzione del Rinascimento con artisti come Giotto e Cimabue. L’evoluzione dello stile portò a fasi come il gotico rayonnant (radiante) e il tardo gotico fiammeggiante, caratterizzati da un decorativismo sempre più esasperato.
Foto per l’articolo sullo stile gotico by Pixabay