L’oleandro (Nerium oleander) è una pianta paesaggistica sempreverde, nativa delle zone mediterranee, largamente utilizzata per la sua capacità di adattarsi ai climi caldi e persino salmastri. Vi sarà capitato di ammirarlo in strade e parchi, apprezzandone le foglie a forma di mandorla e i fiori a stella, dal bianco al porpora. È difficile pensare che una pianta tanto bella possa nascondere un segreto letale: l’oleandro è una delle piante più velenose al mondo. Tutte le sue parti, dai petali ai rami, sono cariche di composti cardiotossici estremamente pericolosi se ingeriti.
Indice dei contenuti
Oleandro: livello di rischio e precauzioni
Parte della pianta | Tossicità e note di sicurezza |
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Foglie, Fiori, Semi, Rami, Radici | Altamente tossici se ingeriti. Anche una singola foglia può essere letale per un bambino. |
Linfa (lattice bianco) | Può causare irritazioni cutanee e dermatiti. Usare sempre i guanti durante la potatura. |
Fumo da combustione | Estremamente pericoloso. Mai bruciare rami di oleandro: l’inalazione del fumo può causare gravi intossicazioni. |
Acqua del vaso | L’acqua in cui sono stati messi fiori o rami di oleandro diventa tossica. |
Perché l’oleandro è velenoso? I principi attivi
La letale tossicità dell’oleandro è dovuta alla presenza di potenti glicosidi cardioattivi, in particolare l’oleandrina. Queste sostanze, se ingerite, interferiscono direttamente con la funzionalità del muscolo cardiaco, alterando il battito e potendo portare all’arresto cardiaco. La loro azione è così potente che in passato venivano studiati per scopi terapeutici, ma oggi questa pratica è considerata troppo rischiosa e superata.
Sintomi di avvelenamento nell’uomo
L’ingestione di qualsiasi parte della pianta è un’emergenza medica. I sintomi possono comparire rapidamente e includono:
- Disturbi gastrointestinali: nausea, vomito, dolore addominale intenso, diarrea.
- Disturbi cardiaci: aritmie, bradicardia (rallentamento del battito) o tachicardia, fino all’arresto cardiaco.
- Disturbi neurologici: vertigini, sonnolenza, confusione, dilatazione delle pupille.
Anche il semplice contatto con la linfa può causare irritazioni. In caso di ingestione, anche sospetta, è fondamentale chiamare immediatamente un centro antiveleni o recarsi al pronto soccorso.
L’oleandro è velenoso per cani e gatti?
Sì, l’oleandro è estremamente tossico per cani, gatti, cavalli e molti altri animali. Spesso gli animali sono tenuti lontani dal sapore amaro delle foglie, ma l’ingestione accidentale, anche di piccole quantità, può essere fatale. I sintomi negli animali sono simili a quelli umani e includono vomito, diarrea, letargia, tremori e gravi problemi cardiaci. Se si sospetta che un animale domestico abbia masticato o ingerito parti di oleandro, è necessario contattare immediatamente un veterinario.
Un fiore tra mito, arte e oblio
Nonostante la sua pericolosità, nell’antichità l’oleandro era considerato simbolo di armonia e buon augurio, grazie alla sua bellezza quasi paradisiaca. Nello Sposalizio della Vergine di Raffaello Sanzio, San Giuseppe si presenta con un ramo di oleandro miracolosamente fiorito. Con il tempo, tuttavia, la scoperta della sua tossicità ha trasformato il suo significato: oggi, nel linguaggio dei fiori, l’oleandro simboleggia l’oblio e la diffidenza. Regalarlo equivale a dire “ti ho dimenticato”, un messaggio che riflette perfettamente la sua natura di “bellezza ingannevole”, che seduce e tradisce chi si fida della sua apparenza. Tanto bello quanto letale, come una sirena della botanica.
Fonte Immagini: scatti personali. Bibliografia utilizzata: <