A pochi giorni da “Ricomincio dai Libri – Sorrento Festival”, la kermesse letteraria figlia del Fiera del libro che prende il nome dall’associazione Ricomincio dai Libri e che partirà proprio questo weekend con eventi e laboratori gratuiti, abbiamo intervistato il direttore artistico del Festival, lo scrittore Lorenzo Marone.
In un momento in cui si parla tanto di crisi dell’editoria e dei lettori, Ricomincio dai Libri dopo il grande successo di pubblico al Mann dello scorso ottobre, si rilancia con un secondo appuntamento: un festival a Sorrento. Cos’ha di speciale Ricomincio dai libri
È più di una rassegna, più di un festival, lo definirei un movimento di persone mosse dalla stessa passione. Ciò che differenzia Ricomincio dai libri dagli altri festival è ciò che lo circonda, le mille iniziative pensate per tutti e nate grazie alle tante associazioni che ne fanno parte.
Lorenzo Marone, come mai la scelta di Sorrento e cosa ci sarà di diverso rispetto al consueto appuntamento di ottobre?
Sorrento perché ci ha fortemente voluto, perché è un luogo magico, perché è la mia seconda casa, perché l’amministrazione comunale sa bene cosa significhino le parole accoglienza, condivisione, cultura.
Non solo autori di rilievo nazionale, ma anche tante attività dedicate ai bambini e ai ragazzi. La sinergia che RdL ha con le associazioni che quotidianamente lavorano per promuovere la lettura e la cultura è sempre viva. Quali saranno i laboratori presenti nei tre giorni?
Ci sono laboratori per bambini, corsi gratuiti di scrittura creativa, un bookmob, affianco avremo come sempre Nati per Leggere, la scuola di Comix, insomma, il centro nevralgico sarà Villa Fiorentino
Tra gli autori ospiti anche molti partenopei da de Giovanni alla Parrella, da Imperatore a De Silva. A Ricomincio dai Libri non vale sicuramente la locuzione “Nemo propheta in patria”?
La realtà editoriale e non solo di oggi ci dice che Napoli produce tanti scrittori, registi, attori, Napoli produce da sempre arte…
Rdl mette al centro i libri, la condivisione di lettura e scrittura e l’arte del racconto. Per la seconda volta troviamo in programma laboratori sul fumetto della scuola italiana di Comix, abbiamo Labadessa tra gli autori, la Sicignano che ha migliaia di seguaci sulla sua pagina Facebook. Quanto è importante stare al passo coi tempi e i modi di raccontare e raccontarsi dei più giovani?
È importante comunicare attraverso più canali possibili; io credo che la letteratura debba fare questo oggi, non arroccarsi, ma aprirsi, capire che il mondo purtroppo va velocissimo e i ragazzi leggono sempre di meno, dobbiamo trovare altre forme di comunicazione, nuovi modi per far capire alle generazioni prossime quanto è importante che l’uomo continui a raccontarsi storie.
Marcello Affuso