Matrimonio in epoca Tokugawa: uno sguardo al femminile

Matrimonio in epoca Tokugawa

Il matrimonio in epoca Tokugawa era considerato un elemento pivotale della società. Ma come lo vivevano le donne? Scoprilo leggendo l’articolo.

Matrimonio in epoca Tokugawa: una contraddizione sociale

Il matrimonio in epoca Tokugawa subisce un irrigidimento delle norme vigenti al suo interno a sfavore delle donne, seguendo la morale confuciana.

L’epoca Tokugawa è anche l’epoca del “mondo fluttuante”, considerata idilliaca da molti scrittori libertini nei quartieri del piacere, ma non dalle donne. Le contraddizioni in seno alla società Tokugawa sono molte, la più lampante è proprio la stretta della morale confuciana a sfavore delle donne, coesistente alla licenziosità dei quartieri a luci rosse della bella capitale Edo.

Se prima nel periodo Heian le donne godevano di una certa autonomia, all’interno del quadro della filosofia confuciana la donna non ha più un vero e autentico posto nella società. La sua scelta è limitata a sole due opzioni al di fuori del matrimonio in epoca Tokugawa: artista nei quartieri di piacere o monaca, ciò per sfuggire a un “filo rosso” che diventava sempre più stretto.

Doveri matrimoniali degli uomini: Risshin Shusse

Con il termine Risshin Shusse si intende la virtù maschile. Questa virtù era una delle due polarità su cui si basava il matrimonio in epoca Tokugawa.

Risshin Shusse indica il fare carriera, acquisire una posizione predominante nel matrimonio così come nella società. La famiglia è solo il primo dei cerchi concentrici della società, e l’uomo doveva stabilire il suo potere, la sua forza e impeto virile nella famiglia e al di fuori di essa. Il matrimonio in epoca Tokugawa ha la funzione di garantire l’armonia del principio femminile e maschile, che devono manifestarsi in virtù e ruoli distinti.

Doveri matrimoniali delle donne: Ryosai Kenbo

Il termine Ryosai Kenbo significa buona moglie e saggia madre, la traduzione ci fornisce un’idea di donna che assume significato solo in relazione al marito e all’ universo maschile, obbedendo prima al padre, poi al marito e poi al figlio maschio.

Il suo ruolo, per quanto limitante, è considerato però fondamentale all’interno della società confuciana.

La lingua giapponese, così come tante altre lingue è influenzata enormemente dalla cultura: uno dei modi per dire moglie, kanai 家内, è scritto in giapponese con i caratteri di casa (家 ka) e dentro (内 nai), colei che si trova dentro casa.

La casa intesa anche come famiglia spesso è estesa anche a nuore che spesso e volentieri trattavano con cattiveria le giovani spose.

Precetti per le donne: letteratura Jokun

Molte delle regole imposte alle donne nel matrimonio in epoca Tokugawa ci sono pervenute dalla letteratura Jokun; più che regole, sono precetti che ogni moglie e madre che si rispetti deve osservare.

Questo tipo di letteratura aveva lo scopo di insegnare alle donne come comportarsi in modo virtuoso. Da questi scritti permea l’idea che la donna sia difatti un peso nella famiglia di nascita, era tutto dispendio e niente guadagno, e maritarla era fondamentale.

Il matrimonio in epoca Tokugawa era quindi legato ad una questione economica.

In epoca Tokugawa lo sposarsi di una donna era descritto in tre passaggi: Yometori, letteralmente prender moglie per gli uomini, Yomeiri, far entrare la moglie in casa, infine Yomemuke, andare incontro alla moglie.

Alle donne non era concessa nessuna eredità, se non uno scrigno di latta molto prezioso che conteneva una conchiglia, simbolo della verginità.

fonte immagine: Flickr

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