L’arte per me è un atto umanitario e credo vi sia una responsabilità che l’arte dovrebbe avere: in qualche modo deve essere in grado di influenzare l’umanità, per rendere il mondo un posto migliore. (Jeff Koons)
Underground. Northern Line. Fermata Kennington. Direzione Newport Street Gallery.
La Newport Street Gallery nasce a sud del Tamigi, nel quartiere di Vauxhall, distretto industrial chic della capitale britannica, dalla mente di Damien Hirst, artista di fama mondiale appartenente alla generazione dei Young British Artists (BritArt), per condividere, con il pubblico, la sua collezione privata di opere d’arte.
Jeff Koons alla Newport Street Gallery di Londra, fino al 16 ottobre 2016
Se avete in programma un viaggio a Londra, una tappa in questo originale spazio artistico è davvero consigliata. Fino al 16 ottobre, potreste imbattervi nelle coloratissime opere di Jeff Koons, al quale è dedicata la mostra monografica NOW, in occasione dei 35 anni della sua carriera.
Curata da Damien Hirst, oltre che dallo stesso Jeff Koons, la mostra NOW racchiude, in sei sale, gli elementi più simbolici della produzione dell’artista statunitense che, da sempre, con le sue opere esprime una critica tagliente nei confronti della società dei consumi e dell’american way of life, servendosi degli stessi strumenti che nutrono questo sistema.
Oltre a dipinti, lavori su carta e sculture, appartenenti alla collezione di Hirst, interrompono gli spazi bianchi della galleria, i colori dei suoi Inflatables, gonfiabili, che, fatti di inspirazione ed espirazione, simboleggiano metaforicamente la vita e la morte. Sculture in bronzo, alluminio policromo, acciaio inossidabile riproducono oggetti gonfiabili. Pesanti, eppure, all’apparenza, morbide e leggere: tra queste, Balloon Monkey blu, una delle opere più famose. La passione dell’artista per gli oggetti riempiti d’aria si concretizza anche nelle aspirapolveri, esposte in bacheche di vetro illuminate da neon fluorescenti e risalenti al periodo in cui lavorava a Wall Street come broker. Domina al centro di una sala, Play Doh, la riproduzione enorme di una massa di plastilina, modellata dal figlio di Koons. Ancora in mostra: Bowl with Eggs, The new equilibrium, Luxury and degradation, Made in Heaven.
Un viaggio tra i lavori di un artista che, utilizzando e rinnovando l’eredità del ready-made di Duchamp, del Dadaismo e della Pop art, porta all’estremo il confine tra linguaggio artistico e cultura popolare.
Prima di andare via, fermatevi al primo piano, fate un break al ristorante Pharmacy 2, il cui interno è una rappresentazione pop della passione di Hirst per la scienza e la medicina. Lo spazio si presenta come una grande farmacia, dotata di scaffalature colme di farmaci e costellate di pillole colorate, che decorano superfici e oggetti d’arredo. Bianche pareti asettiche e scatole colorate, caleidoscopiche composizioni di farfalle e macromolecole di DNA sulle finestre. Una fusione creativa tra due diverse realtà: farmacia e ristorante.
Save the date…NOW!