Produzione letteraria inglese, le origini tra storia e letteratura

produzione letteraria inglese

Per poter avere le idee chiare sulle origini della produzione letteraria inglese, bisogna fare dei passi indietro e capire in che modo le diverse vicende, tra cui invasioni e insediamenti, hanno portato a importanti cambiamenti nell’antica Britannia, e quando possiamo parlare di letteratura prettamente inglese.

Quando parliamo di produzione letteraria inglese facciamo riferimento a quella composizione che si è svolta sul suolo dell’Inghilterra storica, quindi ad esclusione del Galles, della Scozia e dell’Irlanda. Tuttavia, agli inizi del VI secolo a.C., le isole britanniche furono occupate dalle avanguardie occidentali che, però, non riuscirono a romanizzare del tutto la Britannia. Inoltre nel 409, l’impero romano (ormai minacciato ovunque dalle invasioni barbariche), rinunciò a esercitare il proprio dominio sulla Britannia. Nel corso di qualche decennio, le popolazioni germaniche invasero l’isola, in cerca di terre sulle quali stabilirsi. I tre gruppi germanici furono gli Iuti, gli Angli e i Sassoni, provenienti da Danimarca e Germania. Questi tre gruppi si stanziarono nell’isola creando un vero e proprio frazionamento politico e territoriale che durò fino al IX secolo.

Giustifichiamo così l’utilizzo di espressioni come anglosassone (dal nome delle popolazioni più diffuse) e Engla Land (terra degli Angli). Gli Anglosassoni sostituirono progressivamente le popolazioni celtiche e importarono sul territorio una lingua completamente nuova. In realtà, dal punto di vista linguistico, è corretto parlare di antico inglese e medio inglese. Il primo indica quindi la fase più antica, mentre il secondo fa riferimento a quella fase processuale che ha portato allo sviluppo della lingua inglese e della sua produzione letteraria così come la conosciamo oggi. 

Vediamo di seguito in che modo la figura di Alfredo il Grande ha influenzato la produzione letteraria inglese.

Fino al IX secolo la produzione letteraria in Inghilterra era una prerogativa dei centri monastici e il latino era l’unico veicolo linguistico utilizzato. Alfredo il Grande, verso la fine del IX secolo, espresse il suo desiderio di voler risollevare la cultura inglese dalla decadenza in cui era caduta, attraverso un programma educativo che si basava principalmente sullo studio del latino e sulla traduzione dei testi più significativi della produzione letteraria dal latino all’inglese volgare. Nasce così, pian piano, la prosa anglosassone e con il passare del tempo una prosa letteraria in ambito storiografico. Il X secolo si caratterizza, infatti, per un vero e proprio fervore culturale e coincide, tra l’altro, con lo sviluppo di una maggiore consapevolezza nazionale inglese, che induce anche a rivolgere lo sguardo verso le testimonianze letterarie del passato e a considerarle necessarie per la costruzione di una vera e propria identità inglese. In questo periodo, infatti, furono scritti i quattro codici che contengono quasi l’intero patrimonio poetico della produzione letteraria inglese: il Junius, il Vercelli, l’Exeter e il manoscritto di Beowulf.

Fra le letterature di epoca medievale delle diverse popolazioni germaniche,  fondamentali per la produzione letteraria inglese, il più antico e forse il più importante poema composto in lingua volgare è il Beowulf. Quella che ci è pervenuta è sicuramente una delle tante copie del manoscritto originale e tratta la storia di un giovane eroe scandivano che impiega tutte le sue forze per sconfiggere il mostro Grendel. Riesce in questa sua prima impresa, ma nella seconda in cui affronta un drago, perde la vita. La strumentazione, la retorica e lo stile utilizzati dall’autore sono assolutamente tradizionali. Si utilizza, infatti, il verso lungo a quattro accenti principali formato da due emistichi legati a loro volta attraverso l’utilizzo dell’allitterazione. Molto utilizzata era anche la figura retorica del Kenning, attraverso la quale si mette in risalto una qualità peculiare.

Fonte immagine per l’articolo “Produzione letteraria inglese”: Pixabay

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