Pablo Picasso è considerato l’artista moderno per eccellenza, il suo contributo artistico è stato fondamentale per la storia dell’arte. Ha sovvertito qualsiasi tipo di tradizione e di regola artistica convertendosi in un punto di riferimento per gli artisti delle generazioni successive. Già da piccolo, Picasso dimostra il suo straordinario talento intraprendendo studi d’arte nelle prestigiose accademie di Madrid e di Barcellona. Ha prodotto un’enorme quantità di opere non limitandosi alla sola pittura, ma sperimentando anche nella grafica, nella scultura e in diverse altre modalità di rappresentazione, come documentato dalla sua biografia su fonti autorevoli.
Il suo lungo percorso può essere diviso in una serie di fasi scandite in base ai diversi studi, agli interessi, ai colori utilizzati e ai soggetti rappresentati. Queste fasi sono passate alla storia come i periodi artistici di Pablo Picasso.
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Il periodo blu: lo studio del colore e della malinconia (1901-1904)
Dopo una prima fase legata alla pittura realista ed impressionista, nel 1901 comincia il periodo blu. La fase è segnata dal suicidio del suo caro amico Carlos Casagemas e nei dipinti prevalgono tonalità fredde come l’azzurro, il blu, il grigio e il viola. I soggetti sono persone povere ed emarginate, condannate a una vita isolata. Sui loro volti, spesso scavati, si legge un senso di malinconia e solitudine. Un quadro rappresentativo è “Poveri in riva al mare” (1903), opera in cui è raffigurata una famiglia isolata dal mondo e stretta nei propri corpi. Le espressioni sono tristi e sofferenti, confermando la loro difficile condizione sociale.
Il periodo rosa: le figure del circo e una ritrovata serenità (1904-1906)
È il più breve tra i periodi artistici di Picasso e segna una svolta. Il cambiamento è influenzato dal suo trasferimento a Parigi, nel quartiere di Montmartre, e dall’incontro con la sua compagna Fernande Olivier. In questa fase prevalgono le tonalità calde come il rosa e l’ocra. I soggetti preferiti sono personaggi del mondo del circo come saltimbanchi, giocolieri e arlecchini, rappresentati con espressioni malinconiche ma più serene. Anche in questo caso, Picasso mostra interesse per le figure ai margini della società, simboli di libertà. “Famiglia di acrobati con scimmia” (1905) incarna perfettamente questo periodo, ritraendo un tenero momento familiare.
Periodo artistico (date) | Caratteristiche principali e opera simbolo |
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Periodo blu (1901–1904) | Colori freddi (blu, azzurro), soggetti emarginati, atmosfera di tristezza e solitudine. Opera: Poveri in riva al mare |
Periodo rosa (1904–1906) | Tonalità calde (rosa, ocra), soggetti del mondo del circo (saltimbanchi, arlecchini), malinconia più serena. Opera: Famiglia di acrobati con scimmia |
Cubismo (dal 1907) | Scomposizione delle forme, visione da più punti di vista, influenza dell’arte africana e di Cézanne. Opera: Les Demoiselles d’Avignon |
La rivoluzione del cubismo (dal 1907)
Contemporaneamente al periodo rosa, Picasso comincia ad interessarsi all’arte primitiva dei popoli africani. L’artista avrà l’opportunità di vedere da vicino molti reperti ed è attratto dalle loro composizioni dinamiche e geometriche. Decide così di combinare questa nuova influenza con la scomposizione dei volumi del pittore Paul Cézanne, dando vita al più prolifico dei suoi periodi. “Les Demoiselles D’Avignon” (1907), conservata al MoMA di New York, è considerato da molti il primo quadro cubista. Le 5 donne sono rappresentate attraverso linee taglienti e spigolose. I loro volti, da sinistra a destra, diventano sempre più sfigurati e simili a maschere tribali africane. Questa fase si evolverà poi nel cubismo analitico e sintetico, aprendo la strada a decenni di continua sperimentazione che attraverseranno il classicismo e il surrealismo.
Fonte dell’immagine: Wikipedia
Articolo aggiornato il: 08/09/2025