Il termine pezzotto, nel dialetto napoletano, indica un oggetto falso, contraffatto o taroccato. Originariamente associato a beni materiali come CD, DVD o capi d’abbigliamento, oggi la parola ha assunto una nuova e più ampia connotazione, legata soprattutto al mondo della pirateria digitale.
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L’evoluzione del termine “Pezzotto”: dal passato al presente
Contesto | Significato principale di “Pezzotto” |
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Origine (anni ’50-’60) | Pezzo di ricambio falso per alterare i numeri di telaio delle auto rubate. |
Uso comune (anni ’80-’90) | Qualsiasi bene materiale contraffatto (CD, DVD, vestiti, borse). |
Uso moderno (anni 2000-oggi) | Sistema illegale di streaming IPTV per vedere canali a pagamento (es. partite). |
Senso figurato | Qualcosa di scarsa qualità, malfunzionante o una notizia falsa. |
Origine ed etimologia del termine
L’origine del termine risale agli anni Cinquanta e Sessanta. I ladri d’auto, per impedire che si potesse risalire al proprietario, sostituivano il pezzo di carrozzeria con il numero di telaio originale con un “pezzotto” su cui erano impressi numeri falsi. Da qui, la parola ha iniziato a indicare qualsiasi cosa di non autentico. L’etimologia esatta è incerta. Alcuni linguisti ipotizzano una derivazione dal francese “sains façon” (fatto male), altri la collegano direttamente alla parola “pezzo” (in napoletano “piezzo”). Un’altra teoria riconduce il termine ai falegnami, per i quali il “pezzotto” è un pezzo di legno usato come zeppa.
Il pezzotto oggi: dalla contraffazione alla pirateria IPTV
Se un tempo il termine era legato principalmente a beni materiali contraffatti, oggi la sua accezione più diffusa è legata a pratiche illegali di pirateria digitale. Con “pezzotto” ci si riferisce comunemente a un sistema (un decoder, un’app o una lista di link) che permette di accedere illegalmente a contenuti televisivi a pagamento, come le partite di calcio, i film e le serie TV, attraverso lo streaming IPTV (Internet Protocol Television). Questa pratica, oltre a danneggiare l’industria audiovisiva, costituisce un reato e, come ricorda spesso l’AGCOM, espone anche gli utenti a rischi di multe salate e di sicurezza informatica.
Un termine unico del dialetto napoletano
Dal punto di vista linguistico, la parola ha generato vari derivati come il verbo “(ap)pezzottare” (falsificare) e l’aggettivo “(ap)pezzottato” (falso, malfunzionante). Il termine è entrato anche nel gergo giornalistico per indicare notizie non veritiere (“notizie pezzottate”). Come altre parole del dialetto napoletano, “pezzotto” dimostra una straordinaria ricchezza semantica. Pur traducendolo con “falso” o “contraffatto”, nessuna parola italiana riesce a coglierne appieno tutte le sfumature. È un termine di incerta provenienza, ma che arricchisce il folto vocabolario del dialetto napoletano e, oggi, della lingua italiana.
Immagine in evidenza: Pexels
Articolo aggiornato il: 08/09/2025