Pietra del cuore: come trovare il proprio cristallo

Cristalloterapia: la scelta della pietra del cuore

Il mondo della cristalloterapia è molto ampio e, non essendo questa pratica convalidata come vera e propria scienza, risulta difficile delineare un approccio che possa essere universale. Chi desidera avvicinarsi a questo universo fatto di pietre, incensi e meditazione spesso si lascia guidare dal proprio istinto piuttosto che da libri o “tutorial”, poiché quando si tratta di spirito nulla è meglio della spontaneità. Ciononostante sono tantissimi i dubbi che attanagliano i novizi di questa pratica. C’è chi si chiede quale sia la migliore maniera per caricare i propri cristalli, c’è chi vorrebbe scoprire qual è la maniera più efficace per la purificazione, ecc… ma la domanda primaria, quella che chiunque abbia interesse nel campo della cristalloterapia, si fa in primis, riguarda la scelta della pietra del cuore.

Oggi non si tratteranno pietre o proprietà, bensì come muovere i primissimi passi nel mondo della cristalloterapia.

Anzitutto c’è da specificare che per quanto si possa definire “pietra del cuore” non esiste una pietra singola di cui possiamo usufruire. Le pietre hanno tantissime applicazioni in tantissimi ambiti della nostra vita e non tutti sono adatti alle stesse cose, per cui un cristallo che amplifica la percezione che abbiamo di noi stessi o stimola l’amore che proviamo verso di noi, potrebbe non essere un cristallo legato al sonno, quindi non adatto per stimolare la calma e la tranquillità di cui c’è necessità per combattere l’insonnia. Dunque, per quanto molti cristalli, nella cristalloterapia, abbiano proprietà simili tra di loro, molti sono invece completamente diversi, motivo per cui la scelta della nostra personale pietra del cuore, si indirizzerà verso ciò di cui abbiamo più bisogno in quel momento. Se c’è necessità di calma, converrà scegliere qualcosa di adatto a mitigare le ansie; se c’è necessità di energia, una pietra dinamica e vivace sarà sicuramente la scelta migliore. E così via.

Un altro fattore che influenza molto la scelta della propria pietra è sicuramente il colore. È infatti scientificamente provato che i colori influenzano moltissimo la sfera della psiche (non a caso per le pubblicità viene scelta accuratamente una gamma di colori vivaci, l’obbiettivo è proprio quello di catturare l’occhio di chi sta guardando), dunque non è così sbagliato ragionare sulla base del proprio colore preferito nella scelta della pietra del cuore. D’altronde, se in quel periodo quel colore sembra richiamare all’attenzione un motivo c’è sicuramente e andare contro questa forza attrattiva non può che essere nocivo. In questi casi è sempre meglio assecondare perché, anche quando l’universo sembra attrarre verso qualcosa di negativo, in realtà sta operando per realizzare una evoluzione in ascesa. Non importa quanto possa sembrare triste, drammatico o spiacevole. C’è sempre un motivo e questo motivo è spingere verso una crescita. Quindi se la scelta del cristallo ricade su un cristallo verde perché il verde è il vostro colore, non c’è assolutamente niente di male e nessuno potrà mai dire che si tratta di una scelta banale, perché la cristalloterapia nasce in relazione alla propria soggettività.

Anche la forma ha la sua importanza, c’è chi preferisce pietre burattate (lavorate dunque lisce, senza spigoli) e chi invece ha la tendenza ad apprezzare molto di più le pietre grezze e quindi si avvicinerà a quest’ultime. La scelta torna ad essere molto libera anche in questo ambito.

Probabilmente però (la cristalloterapia conferma) il metodo migliore da adottare nella scelta della propria pietra del cuore è quello di affidarsi nella totalità all’istinto. È consigliabile, per la scelta del primissimo cristallo, non utilizzare uno shop online, ma recarsi direttamente in un negozio specifico o da qualcuno che comunque possieda un’ampia varietà di cristalli, in modo da poter entrare a contatto con più energie contemporaneamente. Scegliere un cristallo tramite l’istinto vuol dire non utilizzare solo ed esclusivamente il senso della vista, ma lasciarsi trasportare dalle sensazioni che scaturiscono a contatto con la pietra. Tenendola in mano, ascoltando in silenzio le vibrazioni che ci trasmette, come la sua energia pervade tutto il corpo, ci si può rendere conto di quali sono le sensazioni di rimando e quindi a quel punto la scelta diventa un fenomeno del tutto istintivo, su cui la razionalità può fare ben poco. In questo caso si potrebbe tranquillamente pensare che non siamo noi a star scegliendo la pietra del nostro cuore, bensì il contrario: è lei che sta attirando noi a sé, magari perché le sue vibrazioni si sono allineate con le nostre.

È chiaro che il mondo della cristalloterapia non è uno di quei mondi che segue delle regole specifiche, già scritte e rigidamente decise, anzi, permette di spaziare all’interno del proprio ambito, ma soprattutto è un mondo in continuo cambiamento perché dipende direttamente dall’evoluzione del soggetto che vi si approccia. Non c’è, quindi, da spaventarsi se, passato un po’ di tempo da quella che credevamo fosse la scelta suprema della “pietra del cuore”, ci si sente distanti o non più attratti da quest’ultima, perché potrebbe aver compiuto il suo lavoro, spingendo le proprie vibrazioni in una direzione completamente differente. Proprio per questo è consigliabile non appellarsi solo ad una singola pietra, ma scandagliare i significati e le sensazioni derivanti dalla maggior parte di loro, perché ognuna può portarci a scoprire lati nuovi dell’essere.

Fonte immagine copertina: Pixabay

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