Le poesie per la Festa del Papà sono un compito per i bambini di tutte le scuole, che ogni anno in questa occasione imparano sempre poesie nuove. La festa viene celebrata in tutto il mondo, ma in ogni paese cade in giorni diversi.
Festa del Papà: origini e tradizioni in Italia e nel mondo
La Festa del Papà in Italia: il 19 marzo, giorno di San Giuseppe
In Italia, la Festa del Papà è celebrata il 19 marzo, in concomitanza con la festa di San Giuseppe, padre putativo di Gesù e simbolo della figura paterna. La scelta di questa data è quindi legata alla tradizione cattolica e vuole celebrare la figura del padre come guida e protettore della famiglia.
La Festa del Papà nel mondo: date e storie diverse
In altri paesi come Regno Unito, Francia, Paesi Bassi e Stati Uniti la Festa del Papà si celebra la terza domenica di giugno ed è associata alla figura femminile della Signora Sonora Smart Dodd che nel 1909 decise di far celebrare una festa in onore del padre, un veterano della guerra di secessione americana. La signora Dodd propose come data il 5 giugno, giorno del compleanno del padre, ma la festa fu poi spostata alla terza domenica di giugno. Da lì è diventata una festa nazionale.
In Russia si festeggia il 23 febbraio, in occasione della Giornata dei difensori della patria, mentre in Germania, invece di prendere il nome di “festa del papà”, assume il nome di “festa degli uomini”, o anche chiamata in tedesco “Männertag“, e viene festeggiata durante il giorno dell’Ascensione, quaranta giorni dopo Pasqua. Nonostante le tante differenze in tutti questi paesi vengono scritte e dedicate poesie per la Festa del Papà.
Poesie per la Festa del Papà: tre dediche emozionanti
Tutti nella vita hanno letto o ascoltato almeno una volta delle poesie per la Festa del Papà perché come si sa, soprattutto in Italia, i bambini a scuola le imparano come una sorta di regalo. Ci sono stati tantissimi autori o poeti che in occasione di questa festa si sono sentiti di scrivere delle poesie per celebrare o ricordare il proprio papà.
“Caro papà” di Anna Costanzo
Al primo posto tra le migliori poesie per la Festa del Papà abbiamo, Caro papà di Anna Costanzo. Una poesia semplice e dolce, che esprime l’amore e la gratitudine di un figlio verso il proprio padre, visto come una figura protettiva, paziente e generosa.
Caro papà, nel giorno della tua festa
voglio dirti cos’ho nella testa,
cosa c’è nel mio cuore
quando mi guardi con amore.
Ogni giorno mi abbracci e mi proteggi,
con premura mi aiuti e mi festeggi,
sei paziente, dolce e generoso,
mi fai sentire forte e coraggioso.
Quando ero piccolo mi facevi volare,
oggi le paure mi fai superare.
Insieme a te mi sento sicuro,
caro papà, tu sei il mio tesoro!
Ti voglio bene, tienilo a mente:
stringimi al cuore, coccolami teneramente!
“Ritratto di papà”
La seconda tra le poesie per la Festa del Papà è Ritratto di papà, autore sconosciuto. Una breve e tenera filastrocca, probabilmente per bambini, che descrive in modo semplice e immediato le qualità di un papà affettuoso.
Ha le braccia per abbracciare,
ha la voce per consolare,
ha gli occhi per rassicurare,
ha le mani per accarezzare.
Questo è il ritratto corretto
del mio papà, un papà perfetto.
Una poesia di Alfonso Gatto per il papà
L’ultima tra le poesie per la Festa del Papà da dedicare è la poesia di Alfonso Gatto. Una poesia più complessa e malinconica, in cui il poeta si rivolge al padre scomparso, ricordandone la voce e la capacità di infondere speranza. Un omaggio alla figura paterna come fonte di conforto e di ispirazione.
Se mi tornassi questa sera accanto
lungo la via dove scende l’ombra
azzurra già che sembra primavera,
per dirti quanto è buio il mondo e come
ai nostri sogni in libertà s’accenda
di speranze di poveri di cielo
io troverei un pianto da bambino
e gli occhi aperti di sorriso, neri
neri come le rondini del mare.
Mi basterebbe che tu fossi vivo,
un uomo vivo col tuo cuore è un sogno.
Ora alla terra è un’ombra la memoria
della tua voce che diceva ai figli:
– Com’è bella notte e com’è buona
ad amarci così con l’aria in piena
fin dentro al sonno – Tu vedevi il mondo
nel plenilunio sporgere a quel cielo,
gli uomini incamminati verso l’alba.
Altre poesie per la Festa del Papà: una selezione di autori classici e moderni
Oltre alle poesie già citate, ve ne sono molte altre che possono essere dedicate al proprio papà in occasione della sua festa. Tra i classici, si potrebbero scegliere poesie di Giovanni Pascoli, come “La voce” o “L’aquilone”, che evocano la figura paterna con nostalgia e tenerezza. Anche Giosuè Carducci ha dedicato al padre alcuni versi commoventi, come quelli che si leggono in “Davanti San Guido”. Tra gli autori più moderni, si potrebbe optare per una poesia di Cesare Pavese, come “Verrà la morte e avrà i tuoi occhi”, in cui la figura del padre si staglia sullo sfondo di un dialogo intenso e drammatico. Oppure si può scegliere “A mio padre” di Umberto Saba, versi semplici e diretti che esprimono l’amore filiale in modo essenziale e profondo.
Come scrivere una poesia per la Festa del Papà: consigli e suggerimenti
Se invece di scegliere una poesia già scritta si volesse provare a comporre dei versi personalizzati per il proprio papà, ecco alcuni suggerimenti utili: pensare a un ricordo, a un episodio o a un’immagine che leghi in modo speciale al proprio padre; esprimere i propri sentimenti in modo sincero e diretto, senza aver paura di sembrare sdolcinati o retorici; scegliere un linguaggio semplice e immediato, che arrivi dritto al cuore; usare immagini evocative e metafore che rendano la poesia più espressiva; rilegge e correggere più volte il testo, per assicurarsi che sia scorrevole e privo di errori.
I papà saranno sempre un po’ gli eroi di tutti i bambini e non c’è modo migliore di esprimere il proprio amore attraverso delle poesie per la Festa del Papà. C’è chi purtroppo, però, questa festa non la può festeggiar più con il proprio papà, ma è sempre bello leggere queste poesie per mantenere vivo il ricordo di chi non possiamo più avere vicino ma che possiamo portare nel cuore per sempre. Le Poesie per la Festa del Papà, sono un qualcosa che i bambini, ma anche adulti, avranno sempre piacere di imparare, di leggere o di ascoltare.
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