Profilazione: che cos’è e come funziona

Che cosa si intende per profilazione?

Stando alla definizione ufficiale essa corrisponde all’insieme di attività di raccolta ed elaborazione dei dati, utilizzando procedure matematiche o statistiche precise, degli utenti di alcuni servizi, siano essi pubblici o privati, per far sì che l’utenza possa essere smistata in singoli gruppi di comportamento in base ai loro interessi e alle loro preferenze. Chiaramente, tali attività, devono limitarsi all’analisi e al trattamento di dati personali strettamente necessari ad una determinata e specifica finalità.

È particolarmente affine a quelli che conosciamo come algoritmi i quali, a loro volta, profilano e delineano gli utenti di uno specifico servizio, somministrandogli i contenuti che rispecchiano quanto più il profilo e l’analisi dell’utente stilata dall’algoritmo.

Seppur rasentando i limiti del legale, tal volta, oltrepassandoli, la profilazione è uno strumento particolarmente valido nel commercio e marketing mirato.

Tuttavia, ci sono delle misure che sono state stabilite per evitare un’invasiva intromissione nella privacy degli utenti, soprattutto se parliamo di Internet oppure della Smart TV. Tra esse: l’obbligo del consenso esplicito da parte degli utenti al trattare i propri dati personali e il divieto di sottoporre i minori a profilazione.

Per far sì che gli utenti diano o meno il proprio consenso l’informativa sul trattamento dei dati deve necessariamente risultare chiara, esaustiva e deve, chiaramente, essere ben visibile perché rappresenterà la base e il presupposto che porterà gli interessati a consentire o meno l’uso dei propri dati personali con finalità di profilazione.

Come avviene la profilazione?

Tramite dei sistemi che operano indirettamente e all’insaputa del diretto interessato.

Tuttavia, i diretti interessati sono tutelati dal Regolamento Europeo in modo tale che l’attività non vada a produrre degli effetti indesiderati che potrebbero incidere in maniera significativa sulla persona.

La profilazione non è sempre ammessa, al contrario, ci sono dei requisiti da rispettare per far sì che, appunto, risulti necessaria. È ammessa quando è indispensabile per portare a termine un contratto tra il titolare e l’interessato, quando è autorizzata da regolamenti o leggi che, al contempo, tutelano i diritti dei soggetti interessanti e quando, chiaramente, vi è il consenso da parte del soggetto relativo al trattamento dei propri dati personali.

Attualmente è sempre maggiore la diffusione di profilazione automatizzata che, però, comporta un aumento di rischi. Essendo, di fatto, automatizzata, può portare il soggetto a non esserne a conoscenza oppure può, automaticamente, aggiungere ulteriori dati che portano, inevitabilmente, ad una stesura di un profilo sostanzialmente fittizio con conseguente inserimento del soggetto in una categoria che non lo rappresenta.

Pur nascendo come specifica strategia di Marketing, alcuni politici ne hanno intuito l’opportunità, così come anche le molteplici potenzialità nel momento in cui fosse stata applicata anche alla competizione politica, avvalendosi, ad esempio, di ricerche e sondaggi per stilare così il profilo di eventuali sostenitori e/o oppositori.

 

Fonte immagine: Pixabay

A proposito di Mangiacapre Giulia

Sono Mangiacapre Giulia, ho 23 anni e sono laureata in Lingue, letterature e culture moderne europee presso l'Università degli studi di Napoli "Federico II". Attualmente sono laureanda presso l'Università degli studi di Napoli "L'Orientale".

Vedi tutti gli articoli di Mangiacapre Giulia

Commenta