Rembrandt Harmenszoon van Rijn (1606-1669), maestro indiscusso del Secolo d’oro olandese, è stato uno degli artisti più influenti nella storia dell’arte europea. A differenza di molti colleghi, godette di grande fama già in vita, diventando un punto di riferimento per intere generazioni di pittori. I quadri di Rembrandt sono celebri per la loro straordinaria profondità psicologica, ottenuta attraverso un uso magistrale del chiaroscuro. La sua produzione spazia dalle scene bibliche ai ritratti, fino agli indimenticabili autoritratti che documentano la sua intera esistenza.
Indice dei contenuti
| Opera | Perché è un capolavoro |
|---|---|
| Lezione di anatomia del dottor Tulp | Per aver rivoluzionato il ritratto di gruppo, trasformandolo in una scena viva e dinamica. |
| Ronda di notte | Per la sua composizione monumentale e l’uso teatrale della luce che cattura un’azione in corso. |
| Cena in Emmaus | Per la capacità di rappresentare il divino attraverso una luce intima e un’atmosfera di profonda spiritualità. |
| Autoritratto con due cerchi | Per la sua brutale onestà e la profonda introspezione psicologica di un artista anziano che riflette sulla sua arte. |
| Danae | Per la rappresentazione di un nudo realistico e sensuale, immerso in una luce dorata di straordinaria bellezza. |
1. Lezione di anatomia del dottor Nicolaes Tulp (1632) – Mauritshuis, L’Aia

Questo è il capolavoro che consacrò il giovane Rembrandt come il ritrattista più richiesto di Amsterdam. Commissionato dalla Gilda dei Chirurghi, il dipinto rompe con la tradizione statica dei ritratti di gruppo. Invece di disporre i soggetti in fila, Rembrandt crea una scena dinamica e psicologica: il celebre dottor Tulp è colto nell’atto di dissezionare i tendini di un braccio, mentre i suoi colleghi sono ritratti con espressioni di intensa concentrazione. La luce è la vera protagonista: modella i volti, illumina i colletti bianchi e si concentra sul cadavere, creando un punto focale di un realismo quasi scioccante. L’opera è un manifesto della nuova scienza e dell’abilità di Rembrandt nel catturare un momento vivo e pulsante. Potete ammirare maggiori dettagli sul sito ufficiale del museo Mauritshuis.
2. Ronda di notte (1642) – Rijksmuseum, Amsterdam

La Ronda di notte è l’opera più famosa e ambiziosa di Rembrandt. Il titolo è in realtà frutto di un equivoco settecentesco: a causa dell’ossidazione delle vernici, il dipinto si scurì, facendo pensare a una scena notturna. In realtà, l’opera, il cui titolo originale è “La compagnia militare del capitano Frans Banninck Cocq”, rappresenta la parata di una milizia civica in piena luce del giorno. È un capolavoro di dinamismo e composizione. Rembrandt abbandona ogni schema convenzionale per catturare il momento caotico in cui il capitano dà l’ordine di marcia. La luce irrompe sulla scena, evidenziando figure chiave come il capitano e il suo luogotenente, e la misteriosa bambina in abito dorato, figura allegorica e luminosa. È un’opera talmente rivoluzionaria da essere considerata uno dei vertici della pittura barocca, visitabile al Rijksmuseum.
3. Cena in Emmaus (1648) – Louvre, Parigi

In questo capolavoro a tema religioso, Rembrandt affronta l’episodio in cui Gesù risorto si manifesta a due discepoli. L’artista sceglie di rappresentare il momento culminante del riconoscimento non con gesti plateali, ma con un’atmosfera di profonda e intima spiritualità. La figura di Cristo è posta in controluce, quasi una sagoma avvolta da un’aura divina che diventa la fonte di luce principale della scena. Il chiaroscuro non è solo una tecnica, ma uno strumento per esprimere il mistero della fede. Le reazioni stupite e sommesse dei discepoli sono rese con un realismo toccante, trasformando un evento soprannaturale in un’esperienza umana e universale.
4. Autoritratto con due cerchi (1665-1669) – Kenwood House, Londra

Nessun artista ha esplorato il proprio volto con la stessa intensità di Rembrandt. Questo autoritratto, dipinto negli ultimi anni della sua vita, è uno dei più potenti e enigmatici. L’artista si ritrae con una brutale onestà, senza nascondere i segni della vecchiaia e le difficoltà della vita. Lo sguardo è diretto, penetrante, quello di un uomo che ha conosciuto successo e fallimento ma che non ha perso la sua dignità. Alle sue spalle, due cerchi perfetti il cui significato è ancora dibattuto: un riferimento alla perfezione artistica, un simbolo filosofico o una mappa del mondo? Qualunque sia la risposta, l’opera è una dichiarazione potente sull’arte, la vita e la condizione umana.
5. Danae (1636) – Museo dell’Ermitage, San Pietroburgo

Affrontando il tema della mitologia greca, Rembrandt rappresenta Danae nell’attimo prima di essere raggiunta da Zeus sotto forma di pioggia d’oro. A differenza dei nudi idealizzati del Rinascimento italiano, la Danae di Rembrandt è una donna terrena, reale e sensuale. Il suo corpo non è perfetto secondo i canoni classici, ma è incredibilmente vivo. La vera protagonista è la luce dorata che inonda la scena, simbolo dell’arrivo del dio, che crea un’atmosfera calda e avvolgente. È un’opera di straordinaria bellezza e intimità, che dimostra la capacità di Rembrandt di infondere umanità e calore anche in un soggetto mitologico.
Fonte immagine di copertina: Wikipedia
Articolo aggiornato il: 24/05/2024

