Religione Cristiana: regole e divieti alimentari

Religione cristiana: regole e divieti alimentari

Quali sono i divieti e le regole alimentari da dover rispettare secondo la religione Cristiana?
Scopriamolo insieme!

Come prima cosa, per la religione Cristiana non è fondamentale classificare gli animali in vietati o adeguati, ma bisogna rispettare almeno le usanze del periodo della Quaresima.

Quali sono i giorni di penitenza? Si deve digiunare?
Si, tecnicamente durante questo periodo è previsto anche il digiuno, ma ci sono molti fedeli la cui maggior parte presta semplicemente attenzione a non consumare determinati alimenti. Di fatti, il limite è previsto per la carne in generale, in particolare quella rossa, gli insaccati ed i dolciumi. Le carni, soprattutto quelle rosse, ricordano infatti il sacrificio cruento di Gesù.
Per quanto riguarda i giorni di penitenza, essi sono i singoli venerdì, il Venerdì Santo e il Mercoledì delle Ceneri.

Perché il mercoledì ed il venerdì?
Il mercoledì a causa del consiglio tenuto dagli ebrei in vista del tradimento del Signore; il venerdì perché è il giorno della sua Passione.
Viene inoltre anche consigliato di astenersi dai cibi e dalle bevande particolarmente costose.
Ci sono però, nella religione Cristiana, molte famiglie che seguono ancora la tradizione del pesce al venerdì, che viene consumato molto spesso, anche nelle mense.

Cosa simboleggia il pesce nella religione Cristiana?
Il pesce non rientra tra i cibi vietati, diventando quindi alimento di elezione per il venerdì, probabilmente in ricordo del grande miracolo della moltiplicazione dei pesci, ma soprattutto simbolo di Cristo. Durante le persecuzioni, i cristiani si riconoscevano proprio disegnando un pesce.
È bene ricordare che per la religione Cristiana, digiunare o attuare un’astinenza di alcuni alimenti, non indica una forma di disdegno del corpo, ma sono due pratiche tramite le quali l’uomo rinvigorisce il suo spirito.
La carne non solo è preferibile non mangiarla durante il periodo di Quaresima, ma anche durante il periodo di Carnevale.
Il termine Carnevale deriva da ‘carne levare’, facendo quindi riferimento al periodo precedente la Quaresima, perché dal primo giorno di quest’ultima cessa l’uso della carne.
Nella religione Cristiana, martedì e giovedì grasso, invece, rappresentano i giorni in cui bisogna “mangiare di grasso” per far fronte ai giorni successivi in cui occorre astenersi dalle carni e digiunare.

Perché il cristiano si ciba di carne animale?
Sicuramente non perché abbia una forma di disprezzo verso gli animali, ma, secondo la fede Cristiana, gli animali, come tutto il creato, sono stati pensati e voluti da Dio in funzione della creatura per eccellenza: l’uomo, e servirsene significa gradire questo dono.
Oltre la carne, gli alimenti simbolici della religione Cristiana sono:

»l’uovo (uovo di Pasqua). In passato l’uovo era considerato simbolo di fertilità e di vita, nella religione Cristiana è considerato simbolo di resurrezione, perché Cristo uscì dal sepolcro allo stesso modo in cui il pulcino esce dall’uovo;
» il pane, citato anche nella preghiera del Padre nostro, è simbolo dell’Eucarestia;
» l’agnello, rappresenta il sacrificio di Cristo, che con il suo sangue rigenera e rinnova l’umanità;
» il vino nella religione Cristiana è il simbolo di tutti i doni che derivano da Dio, è la bevanda della gioia e della festa, dà conforto e cura le sofferenze dell’uomo; è anch’esso simbolo dell’Eucarestia.

Fonte immagine: Wikipedia

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