Il Carnevale nell’arte: colori, immagini e forme

Il Carnevale nell'arte

Il carnevale nell’arte, celebrato sin dai tempi antichi, rappresenta un importante punto di vista che arricchisce ulteriormente l’ambito di appartenenza, dando una veste “diversa” alla celebrazione.

Le maschere di Carnevale, soprattutto quelle ispirate dalla commedia dell’arte Italiana, sono state spesso fonte di ispirazione per grandi artisti dell’arte pittorica.
Ciò che ha interessato e accomunato artisti come Picasso, ma anche Cezanne o Juan Gris, sono state le maschere e la tipologia di soggetti rappresentati.

Il pittore francese Paul Cézanne nel 1888 ritrasse il figlio Paul con un amico vestiti rispettivamente da Pierrot e Arlecchino. Si tratta di un olio su tela, dipinto probabilmente a Parigi. Un’opera particolare alla quale sono stati attribuiti vari significati, alcuni dei quali si discostano in realtà dal Carnevale vero e proprio.

Diverse personalità di spicco hanno rappresentato il Carnevale nell’arte, donando ancora più colore e vivacità a una festa molto sentita, non solo dal punto di vista prettamente religioso.  Maschere, coriandoli, costumi e tanta gioia, sono i capisaldi del Carnevale; e grazie alla grandezza dell’arte, della pittura, tutto si trasforma in bellezza. In questo modo, ogni pennellata di colore sembrerà riprendere il volto e l’identità delle maschere celebri del Carnevale, largamente conosciute. 
Dipinti che raccontano la bellezza e la semplicità di una celebrazione festeggiata soprattutto dai più piccoli.
Il Carnevale nell’arte rappresenta un intenso momento di svago, inteso come modo per esorcizzare ed allontanare i problemi quotidiani. Una occasione per dare forma e sostanza a se stessi,  indossando una maschera o un costume che permettono di “cambiare identità”. 

In fondo è ciò che succede osservando un’opera d’arte, si ha la sensazione di essere in un’altra dimensione, lontani nel tempo e nello spazio. 

Ognuno può scegliere un costume e quindi identificarsi in un personaggio allegorico e storico al tempo stesso.

La donna con la maschera è un celebre dipinto di Lorenzo Lippi, realizzato nel 1642. Il soggetto dominante nel dipinto è una donna, con in mano una maschera di carnevale. Il colore della maschera, piuttosto acceso e vivace, sarebbe in contrapposizione con il volto pallido della dama, dal quale sembra non trasparire nessuna emozione.
Le maschere, con i costumi dei vari personaggi tipici di ogni Paese, sono il fulcro del Carnevale, ecco perché spesso scelte come soggetto principale dagli artisti che hanno dato una personale interpretazione alla festa.
Non solo travestimenti, ma anche una continua oscillazione tra illusione e realtà, questo ed altro ancora contraddistingue il Carnevale nell’arte.
Inoltre, proprio grazie alle opere dei pittori del passato, ogni maschera ha assunto molteplici significati, arricchendo notevolmente l’immaginario culturale.

Il Carnevale nell’arte è sicuramente un modo per celebrare e ricordare la bellezza della realtà, da vivere come vera e propria rinascita.
Ogni paese, nel mondo, interpreta il carnevale con una serie di tradizioni che nella maggior parte dei casi hanno origini molto antiche, e nascono dalla cultura popolare.

È riferito al cosiddetto “popolo”, alle persone semplici, un famoso dipinto di Picasso; si tratta dell’opera intitolata: Arlecchino (una delle maschere più famose della tradizione carnevalesca). Un’immagine scarna di dettagli, triste e dai toni freddi. Sicuramente un’immagine che si discosta dalla figura tradizionale di Arlecchino, sempre allegro e burlone, dalla battuta sempre pronta.
Il protagonista dell’opera di Picasso appare triste e malinconico, a simboleggiare il sentimento dell’artista nei confronti della società del tempo. Un atteggiamento comune a molte persone del tempo, che nonostante i problemi, continuavano a sorridere, talvolta anche forzatamente.
Il messaggio è chiaro: un dipinto che si propone come opposizione tra realtà e finzione, all’interno della quale tutti possono rivedersi.

Una provocazione dell’artista, che si discosta dal senso di rinascita che contraddistingue il Carnevale.

Il pittore francese Pierre-Auguste Renoir, considerato uno tra i massimi esponenti dell’Impressionismo, realizza nel 1902 il ritratto di suo figlio Jean vestito da Pierrot, un’altra celebre maschera della tradizione.
L’opera è allegoria del carattere sentimentale del Carnevale; l’amore per un figlio e quindi un indiscusso romanticismo.

Il Carnevale nell’arte permette di ammirare un insieme di immagini e coglierne i collegamenti principali, non solo di stile, per gli appassionati, ma anche e soprattutto i contenuti.
Ricordiamo che le maschere principali della tradizione carnevalesca, tra le quali: Arlecchino, Pulcinella e Pedrolino, comparvero in ambito artistico, soprattutto nella pittura, fino all’Ottocento, assumendo un aspetto di fondamentale importanza a partire dal Novecento quando diventarono parte del repertorio iconografico delle maggiori Avanguardie artistiche europee.

Oltre a quelle citate si potrebbero menzionare tante altre opere artistiche dedicate al Carnevale.
Cézanne ha introdotto le maschere italiane nella pittura moderna e Picasso nel suo periodo blu ha seguito il suo esempio, ma tanti altri sono stati gli artisti che hanno celebrato il Carnevale dandogli diverse interpretazioni, non sempre allegre.

II Carnevale nell’arte ha una storia molto antica, che ancora oggi continua ad affascinare e “suggerisce” come fare per osservare il mondo da un’altra prospettiva, fatta di colori, maschere e tanta vivacità.

Immagine in evidenza: Pixabay 

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