Santa Patrizia, compatrona di Napoli, protagonista dello scioglimento del sangue

santa patrizia

La storia di Santa Patrizia, che nata a Costantinopoli giunse fino a Napoli, dove ormai lontana dalle ricchezze, devota ai suoi voti verginali, diede tutto ciò che aveva ai più bisognosi. Oggi, il suo sangue, come quello di San Gennaro, vive il miracolo del suo scioglimento ogni 25 Agosto.

Compatrona di Napoli, ad oggi Santa Patrizia ha la vita più leggendaria e frammentata di tante autorevoli figure. La versione comunemente tramandata, però, è una. Nata a Costantinopoli e educata dalla nutrice Aglaia, emise fin da subito voti di verginità, e per tener fede alla sua promessa fuggì dalla città, poiché l’imperatore Costante II, le aveva imposto il matrimonio.

Santa Patrizia, a Roma, trovò subito rifugio, e con l’aiuto di alcune ancelle, raggiunto papa Liberio ricevette finalmente il velo verginale. In seguito, alla morte di suo padre, Patrizia tornò a Costantinopoli, dove rinunciò ad ogni legame con la corona imperiale, distribuendo i suoi averi ai più poveri. La sua decisione successiva cambiò decisamente il corso degli eventi: decisa a compiere un viaggio in Terra Santa, Patrizia incontrò una furiosa tempesta, la quale condizionò il suo naufragio sulle coste di Napoli, ovvero nel punto preciso, dove ora sorge il Castel dell’Ovo. È proprio nei pressi di quel luogo, che dopo una brevissima malattia, Patrizia morì giovanissima. Il carro che trasportava il suo corpo, tirato da due asini e senza guida, si fermò davanti al monastero di Caponapoli dei padri Basiliani, e lì fu seppellito il suo corpo.

Successivamente i resti furono trasportati nel monastero di San Gregorio Armeno e,  ancora oggi rivestiti di cera, sono protetti da un’urna d’oro e argento, intarsiata di gemme. Tali resti possono essere venerati dai fedeli, perché posti in una cappella di una navata del monastero. Da quel giorno, la popolazione è accorsa con molto entusiasmo, sia per quanto riguarda il prodigio della liquefazione del sangue e sia per quello della manna. Si racconta infatti, che dal secolo XII, un liquido puro simile all’acqua sia trasudato lungo le pareti sepolcrali del corpo.

Racconto diverso quello riguardo il raccoglimento del sangue: si narra infatti, che un cavaliere, afflitto da enormi sofferenze, andò a pregare sulla tomba della santa per guarirlo. Spinto da una grande devozione, decise di aprire l’urna, cavando un dente alla vergine, morta ormai qualche secolo prima. Si racconta che dalla bocca della santa, vi fuoriuscì sangue, come se il suo corpo fosse ancora mosso da vita. Dallo stupore di quell’evento, il sangue fu prontamente raccolto in due ampolle. Ogni 25 agosto, il miracolo dello scioglimento del sangue avviene in presenza di numerosi fedeli.

Tradizioni popolari

C’è da ricordare che Santa Patrizia è dal 1625 una dei 51 compatroni di Napoli, la sua festa è il 25 agosto, mentre il giorno devozionalmente collegato a lei è il martedì. Secondo la tradizione popolare santa Patrizia è la santa “dei single”. Sembrerebbe infatti, che tutte le ragazze in cerca di marito si rechino nella chiesa di San Gregorio Armeno per invocarla al fine di ricevere un buon matrimonio.

Qui la preghiera a Santa Patrizia

O prodigiosa Vergine Santa Patrizia,
mia avvocata e protettrice,
che negli ultimi momenti della vostra vita
otteneste da Gesù
consiglio e divina protezione a tutti coloro
che a voi si rivolgessero per aiuto,
ottenetemi da Dio
la salute dell’anima e del corpo,
la vittoria sul Demonio e sulle passioni;
allontanate le avversità che mi circondano,
consolatemi nelle presenti tribolazioni.

Ottenetemi il perdono dei peccati
e l’ingresso nel regno del Cielo.

Siate porto di salvezza
ai naviganti
e tutela alla nostra città.

Diffondete speciale patrocinio sopra di me
e su tutti i vostri devoti,
affinché il nome santo di Dio
sia benedetto, glorificato,
esaltato e lodato da tutti
nei secoli dei secoli.

AMEN

Santa Patrizia, pur essendo il punto fermo nella vita di chi cerca marito, è anche la protettrice dei naviganti, delle partorienti e dei più bisognosi.

Altri prodigi

A dispetto di ciò che si pensi, Napoli da oltre cinquecento anni è la capitale mondiale delle reliquie. Essa infatti detiene il record di circa duecento ampolle contenenti grumi di santi, asceti e martiri. Da molto tempo, quindi, i prodigi religiosi si susseguono, seguendo una cadenza precisa. Molti di essi, per assurdo, con molta più precisione rispetto al rinomato miracolo di San Gennaro, senza alcun bisogno di cortei e preghiere. All’ombra di Napoli, quindi, a sciogliersi è il sangue di molti santi e figure cristiane, come i resti di San Lorenzo e San Giovanni Battista, San Pantaleone, Santo Stefano e molti altri.

Misteri, questi, su cui la chiesa non si è pronunciata, e che rendono Napoli, una delle città più affascinanti del mondo.

Fonte immagine di copertina:  Pixabay

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