Saturno che divora i suoi figli è una delle opere più significative della produzione artistica del genio spagnolo, Francisco Goya.
Il soggetto mitologico
La tela a soggetto mitologico riprende una tematica già affrontata dall’artista Peter Paul Rubens con il dipinto omonimo, Saturno.
Secondo il mito, Saturno, il corrispettivo romano del dio greco Crono, figlio di Urano (il cielo) e di Gea (la madre terra), divorò i suoi figli.
Questo avvenne poiché gli era stato profetizzato che uno dei suoi eredi lo avrebbe spodestato dal trono ed eliminato. Così Saturno divorò i suoi figli: Cerere, Giunone, Hestia, Nettuno, Plutone. Solo Giove scampò alla furia paterna grazie all’intervento della madre, Opi.
Quando fu pronto, Giove uccise suo padre, dopo averlo evirato, e ascese al trono degli dèi.
Le pitture nere
L’opera fa parte delle cosiddette pitture nere, un ciclo di quattordici dipinti realizzati da Goya sulle pareti della propria casa a Madrid. Oggi, Saturno che divora i suoi figli è conservato presso il Museo del Prado, nella capitale spagnola.
Le interpretazioni del dipinto Saturno che divora i suoi figli
All’opera sono stati attribuiti svariati significati. Tra i tanti, la storia di Giove e Saturno rimanda alle prime vicende “regali”: nelle prime forme di civiltà, presso i popoli nomadi, la successione avveniva con modalità violente, con i figli che eliminavano il padre per salire al trono.
Nell’opera, Saturno si nutre dei suoi figli con una carica dirompente, animalesca, quasi demoniaca, visibile allo spettatore. Del figlio non restano che pochi brandelli ricoperti di sangue.
La scena si svolge su uno sfondo nero pece, rischiarato da una luce proveniente da sinistra che illumina le due forme. Le pennellate dell’artista sono forti, decise e spontanee.
Tematiche e simbolismi
Tra le altre tematiche attribuite al dipinto di Goya vi sono il conflitto tra vecchiaia e gioventù, il tempo che, metaforicamente, divora ogni cosa, la Spagna che divora i suoi figli impiegandoli in guerre e rivoluzioni e la condizione umana nella società odierna.
Un’ulteriore interpretazione dell’opera comprende il parallelismo tra la figura di Saturno e quella di Ferdinando VII, che, dopo il ritorno sul trono di Spagna, ripristinò l’assolutismo. Un’altra interpretazione attribuisce al dipinto la rappresentazione della supremazia dell’irrazionalità sulla ragione, intesa come forza motrice inarrestabile dei comportamenti umani.
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