Scrittori napoletani, 5 da ricordare

scrittori napoletani

Tra gli scrittori napoletani, si deve annoverare il padre della letteratura napoletana Giambattista Basile, autore della famosissima opera Lo cunto de li cunti, scritto interamente in lingua napoletana.
Negli ultimi secoli, data l’ampia crescita della letteratura napoletana, è importante ricordare cinque grandi scrittrici e scrittori napoletani.

Eduardo De Filippo
Scrittore napoletano nato nel 1900, riconosciuto per la sua arte drammaturgica in ambito internazionale, Eduardo De Filippo è un personaggio dalle innate qualità artistiche. Oltre che scrittore e poeta, era anche attore delle sue opere, sia a teatro che nel cinema.
Proposto al premio Nobel, riceve ben due lauree honoris causa: una dall’Università Italiana “La sapienza” di Roma e l’altra dall’Università di Birmingham nel Regno Unito.
Nato nel quartiere di Chiaia a Napoli, figlio di Eduardo Scarpetta, che ha dato origine al teatro dialettale napoletano. Prende il cognome della madre, Luisa De Filippo, poiché solo lei ne riconosce la genitorialità.
Cresciuto tra artisti e in ambito teatrale, conoscerà nell’arco della sua lunga e prolifica carriera i più importanti artisti e drammaturghi del tempo.
L’opera più famosa e nota di Eduardo De Filippo è sicuramente Natale in casa Cupiello, una commedia portata in scena la prima volta il 25 dicembre 1931.

Antonio De Curtis
In arte conosciuto come Totò, soprannominato “il principe della risata” è stato un grandissimo attore comico, oltre che poeta, paroliere, sceneggiatore e scrittore napoletano.
In oltre cinquant’anni di carriera ha solcato egregiamente gli ambiti del teatro, del cinema e anche della televisione.
«‘A morte ‘o ssaje ched”è? …è una livella
Questi versi, sicuramente molto conosciuti appartengono alla poesia A livella, tra le più belle opere napoletane, densa di significato filosofico, affronta il tema della morte ironicamente, come solo uno scrittore del calibro di Totò sapeva fare.

Raffaele La Capria
Tra gli sceneggiatori e scrittori napoletani del secondo novecento, Raffaele La Capria si è distinto ed è tutt’ora molto famoso per il romanzo Ferito a morte, vincitore del Premio Strega del 1961.
Autore di molte raccolte di racconti come La neve del Vesuvio, Fiori giapponesi, continuò a ricevere molti premi, tra cui il Premio Campiello, il Premio Chiara e il Premio Viareggio.
Fu anche traduttore di opere teatrali di artisti di fama internazionale come Sartre e George Orwell.

Luciano De Crescenzo
Inizialmente la professione di Luciano De Crescenzo era l’ingegnere. Poi nel corso del tempo, si è reso conto che la scrittura e l’arte divulgatoria erano per lui una vera vocazione.
Tra gli scrittori napoletani più famosi dei nostri tempi, era capace di spiegare in maniera comprensibile a tutti gli argomenti più complicati, per questo ha scritto molti saggi sugli argomenti più disparati.  
La sua prima opera, con cui si aprì al mondo editoriale, fu Così parlò Bellavista, un romanzo del 1977 pubblicato da Mondadori.
Si raccontano, attraverso le voci del professor Bellavista ed altri personaggi, le caratteristiche e le vivacità di Napoli.

Anna Maria Ortese
Nasce a Roma nel 1914, da madre napoletana e padre siciliano. Definisce Napoli, una terra magica.
Scrittrice dal carattere ostico e ritenuta una personalità solitaria, ha saputo delineare nella sua opera più famosa sul capoluogo campano, Il mare non bagna Napoli, tutta la passione e l’acutezza come autrice.
Descrive una Napoli appena uscita da una guerra, in questa raccolta di racconti Ortese opera un reportage giornalistico in cui, con pietà e rassegnazione, narra della povertà materiale e morale nell’immediato dopoguerra.

Fonte foto: freepik

A proposito di Turco Rosa

Studentessa di lingue e culture comparate presso l'Orientale di Napoli, con una grande passione verso la lingua e la cultura giapponese. Maratoneta di serie tv e film di ogni genere, amante dell'arte cinematografica in ogni sua parte. Con esperienza quinquennale nell'ambito della vendita e assistenza telefonica. Il suo sogno nel cassetto è di diventare un traduttrice e giornalista letteraria.

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