Shen Congwen è uno degli autori più celebri della letteratura cinese moderna, candidato più volte al Nobel e ricordato soprattutto per la sua scrittura apolitica e per il suo complesso rapporto con la tradizione cinese. La sua opera si concentra sulla rappresentazione di una Cina rurale, idealizzata e incontaminata dalla modernità.
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La visione della tradizione: un confronto con Lu Xun
Secondo l’autore, la tradizione deve essere superata: certo, si può attingere ad elementi di essa che si considerano positivi perché possono essere utili per creare un qualcosa di nuovo con caratteristiche cinesi, ma deve essere superata per favorire la rigenerazione della Cina. Questo punto di vista è centrale nella letteratura nativista, di cui Shen Congwen è il leader.
A differenza di autori come Lu Xun, il quale rifiuta categoricamente la tradizione, Shen Congwen propone una visione positiva della tradizione perché, in realtà, quella che viene proposta è una tradizione alternativa, quasi idealizzata. Questo avviene perché la letteratura di questo autore ha una finalità prettamente estetica, volta a preservare un mondo di valori umani semplici e naturali.
La regione dello Xiangxi: tra realtà storica e idealizzazione letteraria
Shen Congwen all’interno delle sue opere fornisce delle immagini idealizzate della tradizione cinese a partire dalla sua regione d’origine, ossia lo Xiangxi: si tratta di una regione al confine con 3 province, ossia Hunan, Sichuan e Guizhou.
La presenza di confini ci suggerisce le difficoltà geografiche presenti in questa zona, infatti qui vivevano le minoranze etniche, come i Miao, che avevano i propri usi e costumi. Shen Congwen proveniva da una famiglia dell’élite locale di militari; suo padre e suo nonno erano militari: la loro presenza in questa regione era fondamentale per mantenere l’equilibrio perché si verificavano frequenti fenomeni di brigantaggio. Quando parliamo della regione dello Xiangxi, dobbiamo fare una differenza tra lo Xiangxi storico e quello letterario.
Lo Xiangxi storico (la realtà) | Lo Xiangxi letterario (l’idealizzazione) |
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Regione di confine isolata e difficile | Luogo idilliaco e incontaminato |
Presenza di brigantaggio e violenza | Società naturale senza sopraffazione |
Oppressione verso i più deboli | Gli umili sono trattati con rispetto e dignità |
Condizioni di vita spesso dure | Descrizione poetica di personaggi e natura benevola |
Nello Xiangxi letterario, tutto assume una valenza estetica, c’è una descrizione fortemente poetica dei personaggi, la presenza di una natura benevola, la presenza del divino, dei mercati; addirittura le prostitute vengono descritte come fanciulle innamorate capaci di cose folli. Nella realtà, quindi nello Xiangxi storico, c’è un’oppressione verso i più deboli. Nelle opere di Shen Congwen queste cose non ci sono: gli umili sono trattati bene perché ci troviamo in una società naturale, in cui non c’è la sopraffazione.
Città di confine: il capolavoro del realismo lirico
L’opera più importante di Shen Congwen è senza dubbio Città di confine (Biānchéng), un romanzo breve che incarna perfettamente la sua poetica. Lo stesso nonno, figura centrale del romanzo, è un umile barcaiolo ma anche una persona carismatica e saggia. Nell’opera ci sono anche degli elementi folkloristici, come ad esempio le storie locali e le feste tradizionali, e si parla anche dei Miao (della loro religione e dei culti sciamanici, quindi la concezione secondo cui gli spiriti sono ovunque). Shen Congwen prende molti elementi anche dalla tradizione letteraria cinese, in particolar modo da testi classici come la Sorgente dei fiori di pesco e i Canti di Chu.
Per conferire una sorta di realismo lirico alla descrizione della regione, la trama si concentra sulla giovane protagonista Cuicui, la quale deve scegliere tra due fratelli che la corteggiano. I due ragazzi rappresentano modi opposti per conquistarla: uno segue la via della ragione e della tradizione (chiedere la mano al nonno); l’altro quella del sentimento e del folklore locale (cantare canzoni d’amore per lei). Si delinea quindi un contrasto tra ragione e sentimento: secondo la ragione, devono essere gli adulti a scegliere per i più giovani; secondo i sentimenti, i giovani devono scegliere per se stessi.
L’eredità di Shen Congwen: dal silenzio letterario alla riscoperta
Con l’avvento della Repubblica Popolare Cinese nel 1949, la scrittura di Shen Congwen, considerata apolitica e borghese, fu pesantemente criticata. Questo lo portò ad abbandonare la narrativa per dedicarsi a un altro tipo di lavoro, diventando un ricercatore presso il Museo Nazionale della Cina a Pechino e un’autorità nello studio dei costumi e delle arti decorative cinesi. La sua opera letteraria fu riscoperta solo negli anni ’80, portandolo a essere considerato uno dei maggiori favoriti per il Premio Nobel per la Letteratura del 1988, anno in cui morì. Oggi, come sottolineato da fonti autorevoli come l’Encyclopædia Britannica, è universalmente riconosciuto come uno dei più grandi scrittori cinesi del XX secolo.
Immagine in evidenza: Pixabay
Articolo aggiornato il: 12/09/2025