Storia della Stella di Natale: guida completa a leggenda e cura
La storia della Stella di Natale è curiosa, antica e perfino leggendaria. Per questo, oltre a essere allegra e in tinta con i colori delle feste, è un regalo da donare ricco di significato. Scopriamo insieme le sue origini, le leggende che la avvolgono e, soprattutto, come prendersene cura per farla durare ben oltre il periodo natalizio.
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Dalle origini messicane alla leggenda
Il suo nome scientifico è Euphorbia pulcherrima. Questa meravigliosa pianta fiorisce in modo spontaneo e selvaggio in Messico, dove può raggiungere i 5 metri di altezza. Le antiche civiltà, come gli Aztechi, la chiamavano Cuetlaxochitl (“fiore di pelle”) e la usavano per estrarre un pigmento rosso per i tessuti e per preparare un antipiretico dalla sua linfa.
Due leggende si intrecciano attorno a questa pianta. Si dice che fosse il fiore preferito di Montezuma, l’ultimo imperatore azteco, che credeva che il rosso intenso delle sue foglie fosse il sangue di una dea. La leggenda più famosa, però, è quella che la lega al Natale. Si narra che una bambina messicana di nome Pepita, troppo povera per portare un dono a Gesù la notte di Natale, raccolse un umile mazzo di erbacce lungo la strada. Quando lo depose ai piedi dell’altare, il mazzo si trasformò miracolosamente in splendidi fiori scarlatti. Da quel momento, in Messico, le Stelle di Natale sono conosciute come Flores de la Noche Buena, ovvero i “Fiori della Notte Santa”.
Dal Messico al mondo: la storia della Poinsettia
La sua fama globale iniziò nel 1828, quando Joel Robert Poinsett, primo ambasciatore americano in Messico e botanico appassionato, la portò negli Stati Uniti. In suo onore, la pianta fu ribattezzata “Poinsettia”. In Europa arrivò grazie all’esploratore e naturalista Alexander von Humboldt, che la portò a Berlino.
Il segreto delle foglie rosse: non sono fiori
Un errore comune è pensare che le grandi parti rosse (o rosa, o bianche) della pianta siano i fiori. In realtà, si tratta di brattee, ovvero foglie modificate che hanno il compito di attirare gli insetti impollinatori. I veri fiori della Stella di Natale sono quei piccoli capolini gialli che si trovano al centro delle brattee, chiamati ciazi. La colorazione delle brattee è indotta dal fotoperiodo, cioè dalla diminuzione delle ore di luce durante l’autunno.
Come prendersi cura della Stella di Natale (tutto l’anno)
Hai ricevuto una Stella di Natale? Non buttarla dopo le feste! Prendersene cura è facile.
Periodo | Cosa fare |
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Durante le feste | Posizionala in un luogo luminoso ma lontano dalla luce diretta del sole e da fonti di calore (termosifoni). Annaffia solo quando il terriccio è asciutto al tatto, senza lasciare ristagni d’acqua nel sottovaso. |
Dopo le feste (gennaio-febbraio) | Quando le foglie colorate iniziano a cadere, riduci le annaffiature. È il periodo di riposo della pianta. |
Inizio primavera (marzo-aprile) | È il momento della potatura. Taglia i rami a circa 10-15 cm dalla base. Puoi spostarla all’esterno in una zona ombreggiata. |
Tarda primavera/Estate (maggio-agosto) | Se necessario, rinvasala usando un terriccio universale ben drenante. Inizieranno a crescere nuovi steli. Concima ogni 15 giorni con un fertilizzante liquido per piante verdi. |
Autunno (da settembre in poi) | Per farla “fiorire” di nuovo, da fine settembre deve ricevere almeno 14 ore di buio totale e ininterrotto ogni giorno. Spostala in una stanza buia (o coprila con un telo scuro) dal tardo pomeriggio alla mattina successiva. Sospendi la concimazione. Le brattee inizieranno a colorarsi. |
Problemi comuni e soluzioni: perché la Stella di Natale perde le foglie?
- Le foglie cadono improvvisamente: la causa più probabile è un colpo di freddo o una corrente d’aria. Assicurati che sia in un luogo riparato.
- Le foglie ingialliscono e cadono: di solito è un segnale di troppa acqua. Controlla che non ci siano ristagni idrici e annaffia solo quando il terreno è asciutto.
- La pianta sembra appassita: potrebbe essere disidratata. Prova a immergere il vaso in acqua per circa 15 minuti, poi lascialo scolare bene.
Domande Frequenti sulla Stella di Natale (FAQ)
La Stella di Natale è velenosa?
Sì, ma non in modo letale. La sua linfa lattiginosa (il lattice) è urticante e può causare irritazioni alla pelle e disturbi gastrointestinali se ingerita. È tossica per cani e gatti, quindi è importante tenerla fuori dalla loro portata.
Posso tenerla all’esterno?
Sì, ma solo durante la primavera e l’estate. È una pianta che teme il freddo e non sopravvive a temperature inferiori ai 12-15°C.
Che varietà di colori esistono?
Oltre al classico rosso, in commercio si trovano Stelle di Natale con brattee bianche, rosa, screziate, gialle e persino arancioni.
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