Poesie barocche: 5 poeti rappresentativi e le loro opere

poesie barocche

Il movimento barocco, sviluppatosi tra il Seicento e il Settecento, viene contraddistinto da caratteristiche di ingegnosità, eccentricità e rottura con i canoni classicisti, e così anche la letteratura che nacque in quei secoli. Quali sono le poesie barocche più rappresentative?

Termini come estroso e ampolloso vengono spesso utilizzati per definire il Barocco. La parola stessa sembra derivare da un termine portoghese che indicava una perla irregolare e non perfettamente sferica, andando a definire un movimento culturale che si estese dall’architettura alla filosofia. In letteratura, questo stile si manifesta con una ricerca costante della “meraviglia”, ottenuta attraverso un uso audace e virtuosistico delle figure retoriche, in particolare della metafora. I temi ricorrenti sono l’esaltazione della donna, l’amore sensuale, la riflessione sulla fugacità della vita e l’interesse per le nuove scoperte scientifiche.

I poeti barocchi in Europa: una sintesi

Il Barocco letterario si diffuse in tutta Europa, assumendo sfumature diverse in ogni nazione ma mantenendo un comune desiderio di innovazione e stupore. Di seguito, alcuni dei suoi massimi esponenti.

Poeta Movimento e caratteristiche
Giambattista Marino (Italia) Caposcuola del marinismo, basato sulla ricerca della meraviglia, virtuosismo metaforico e musicalità del verso.
Luis de Góngora (Spagna) Esponente del culteranesimo (o gongorismo), stile colto, ricco di latinismi, iperbati e complesse metafore.
Francisco de Quevedo (Spagna) Rappresentante del concettismo, focalizzato sull’arguzia, sui giochi di parole e sull’associazione ingegnosa di concetti.
John Donne (Inghilterra) Maggiore dei poeti metafisici, la cui lirica unisce passione e intelletto, sacro e profano, con metafore ardite (conceits).

Il barocco in Italia: Giambattista Marino e Tommaso Stigliani

In Italia il poeta barocco che godette di maggiore fama fu Giambattista Marino, la cui biografia è approfondita da fonti autorevoli come l’enciclopedia Treccani. Egli diede vita alla corrente letteraria del marinismo, scrivendo poesie barocche tra le più imitate in Europa. La lirica assurge a genere preferito e le figure retoriche abbondano. Una delle poesie barocche tratte dalla sua raccolta “Lira” (1614), è il Sonetto dedicato ai biondi capelli della sua donna in cui Marino, con arguzia barocca, gioca sui versi petrarcheschi dei “capei d’oro a l’aura sparsi”:

A l’aura il crin ch’a l’auro il pregio ha tolto,
sorgendo il mio bel sol del suo oriente,
per doppiar forse luce al dì nascente,
da’ suoi biondi volumi avea disciolto. […]

Uno dei precursori del marinismo fu il materano Tommaso Stigliani. Tra le poesie barocche del suo “Canzoniere”, ricordiamo Felice chi ti vede!, in cui immaginazione e gioco si fondono:

Felice chi ti vede!
Più felice a cui è dato di parlarti!
Felicissimo quel che può toccarti!
Semidio che ti bacia il bel sembiante!
Dio chi ti fa il restante!

La lirica spagnola: Góngora e Quevedo

Il Barocco prese strada anche in Spagna, dove la lirica fiorì nel cosiddetto “Siglo de oro”. Qui si distinsero due tendenze: il culteranesimo di Luis de Góngora, che ricercava la bellezza formale attraverso un linguaggio prezioso, e il concettismo di Francisco de Quevedo, che privilegiava l’ingegnosità dei concetti e dei giochi di parole. Tra i componimenti di Góngora, ricordiamo la dedica alla sua città natale, A Córdoba:

Oh mura eccelse, oh torri incoronate di onore, di maestà, di gagliardia!
Oh grande fiume, re di Andalusia, dalle sabbie nobili, quando non dorate! […]

Accanto a Góngora non può non essere nominato Francisco de Quevedo, la cui opera è studiata da istituzioni come il Centro Virtual Cervantes. La sua poesia più famosa è Amore costante al di là della morte:

Gli occhi miei potrà chiudere l’estrema ombra che a me verrà col bianco giorno, […]
il corpo lasceranno, non l’ardore;
anche in cenere avranno un sentimento; saranno terra, ma terra innamorata.

Luís de Camões e la poesia portoghese

In Portogallo, una delle poesie che preannuncia lo stile barocco è Amor é fogo que arde sem se ver di Luís de Camões, poeta molto celebrato nel suo Paese, oggi sepolto nel Monastero dos Jerónimos a Lisbona:

È un foco Amor, che ascoso tien l’ardore; | è ferita, che punge, e non si sente; | è un piacer, che tien l’alme discontente; | è acerbo duol, di cui non si ha dolore […]

La poesia metafisica inglese con John Donne

Punta di questa corrente letteraria in Inghilterra furono le poesie barocche del “poeta metafisico” John Donne. I suoi testi, ricchi di contrasti e figure retoriche complesse, rappresentano una novità rispetto alla standardizzazione della poesia elisabettiana. Tra le sue poesie barocche più intense vi è il sonetto sacro Sfascia il mio cuore:

Sfascia il mio cuore, Dio in tre persone!
Per ora tu solo bussi, aliti, risplendi
e tenti di emendare. […]
rapiscimi, imprigionami: se tu
non m’incateni non sarò mai libero,
casto mai se tu non mi violenti.

La letteratura del barocco in Europa nasce soprattutto per contrastare la razionalità rinascimentale, ricercando il bello e il fantastico per suscitare meraviglia, come affermò lo stesso Marino: “È del poeta il fin la meraviglia / chi non sa far stupir, vada alla striglia!”.

Fonte immagine per l’articolo sulle poesie barocche: Pixabay.com

Articolo aggiornato il: 22/09/2025

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A proposito di Ilaria Casertano

Nata a Napoli, laureata in Filologia moderna alla Federico II, giornalista pubblicista, social media manager. Ama i libri insieme alla scrittura, il giornalismo che pratica da anni, il disegno, ma più di tutto il cinema. Sogna di viaggiare, dovunque.

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