Storia della street art: come è nata e come si è evoluta

Storia della street art: come è nata e come si è evoluta

Con il termine “street art” o “arte di strada” si fa riferimento alle forme d’arte realizzate in luoghi pubblici (muri, piazze, strade), che prevedono diverse tecniche, dalle bombolette spray, a poster, adesivi, pencil e così via. 

Storia della street art 

Secondo la storia della street art le sue origini risalgono alla nascita del graffitismo negli anni ’50 e ’60 negli Stati Uniti. Esso era un movimento di protesta organizzato da alcuni ragazzi, che iniziarono ad esprimere la propria arte sui muri dei quartieri poveri di New York e Philadelphia e su quelli delle università e dei palazzi istituzionali. Essi si firmavano con i propri pseudonimi, perché disegnare sui muri è un’attività illegale.

Ciò che i giovani intendevano comunicare erano le proprie idee ed i propri ideali: essi volevano sottolineare l’importanza del loro ruolo sociale e delle loro voci, infrangendo le regole. Per alcuni, si trattava di criticare la società o la politica; per altri, invece, rappresentava la possibilità di esprimersi con libertà, senza i limiti imposti da gallerie e musei.

Il graffitismo si sviluppò rapidamente e confluì in altre forme artistiche, come il writing degli anni ’70, e si diffuse in tutto il mondo.

Gli anni ’80 costituirono una vera e propria svolta nella storia della street art; il graffitismo, infatti, non rappresentava più solamente un tentativo di protesta sociale e politica, ma iniziò ad essere considerata a tutti gli effetti una forma d’arte, mettendo in conto anche il modo di esprimersi e le tecniche dell’artista. Non necessariamente, la street art, a differenza di prima, nascondeva un messaggio sociale o era rivolta a qualcuno in particolare. In questo periodo nacquero le prime mostre dedite alla street art, tra cui la mostra Times Square Show.

Negli anni ’90, grazie alla diffusione dei fumetti e della grafica, il graffitismo fu compreso da sempre più persone. Di conseguenza, si svilupparono nuove tecniche come i pencil, i poster e gli sticker.

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Negli anni 2000, infatti, in molti paesi europei, ci fu un cambiamento rispetto agli inizi della storia della street art: i lavori su poster o vernice su muro si diffusero sempre più, e con la nascita di internet gli artisti vollero raggiungere un pubblico sempre più ampio e diffondere la street art a livello globale. Essi, infatti, iniziarono a collaborare anche con fotografi e poeti che operavano in strada.

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Bansky: tra gli street artist più noti

Uno degli street artist più noti nella storia della street art fu Banksy, che operava già a Londra agli inizi del 2000. Le sue opere si diffusero rapidamente in tutto il mondo grazie ad internet.  

Attraverso le sue opere, realizzate con la tecnica dello stencil, egli sottolinea la necessità di lottare contro un mondo dominato dal denaro; quest’ultimo, infatti, viene messo al primo posto rispetto alle persone. La sua arte fu fondamentale per la storia della street art, poiché porta alla luce temi sociali, come la libertà di espressione, la libertà sessuale, il rispetto, le violenze della polizia, l’antiproibizionismo e la pace.

Fonte immagine: Pixabay

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