Molti conoscono Thor come il personaggio dei film Marvel, figlio di Odino e dio del tuono. In realtà, questa figura è ispirata a una delle più importanti divinità della mitologia norrena. I racconti mitologici sono ricchi di storie sulle sue imprese eroiche, durante le quali, armato del martello Mjolnir, salvava gli dèi e gli uomini da mostri e giganti.
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Il contesto: la mitologia dei Norreni (Vichinghi)
Per comprendere Thor, è necessario conoscere i Norreni (o Nordici), popolazione germanica che visse in Scandinavia tra l’VIII e l’XI secolo. La loro cosmologia prevedeva nove mondi collegati dall’albero cosmico Yggdrasill. Gli dèi, guidati da Odino, risiedevano ad Asgard. Le nostre conoscenze su questi miti derivano principalmente da due fonti letterarie: l’Edda poetica e l’Edda in prosa, scritta dallo storico islandese Snorri Sturluson nel XIII secolo.
Chi era Thor: il Dio del Tuono
Thor, figlio di Odino e della gigantessa Jǫrð (la Terra), era il dio del tuono, della tempesta, della forza e della protezione. Era il principale difensore di Asgard (regno degli dèi) e di Midgard (regno degli umani). Era rappresentato come un guerriero possente, con una folta barba rossa e occhi scintillanti, noto per il suo coraggio ma anche per il suo temperamento irascibile. Era una delle divinità più venerate dai norreni.
Gli oggetti magici di Thor
I poteri di Thor erano amplificati da tre oggetti magici fondamentali:
- Mjolnir: il suo famoso martello, forgiato dai nani. Era un’arma potentissima che, una volta lanciata, tornava sempre in mano al suo possessore.
- Megingjörð: una cintura che raddoppiava la sua già immensa forza.
- Járngreipr: un paio di guanti di ferro, necessari per poter brandire il potente e rovente Mjolnir.
Le imprese più famose di Thor
Le leggende norrene narrano numerose imprese del dio. Tra le più celebri vi è il suo viaggio a Utgard, la fortezza dei giganti, dove il re Útgarða-Loki lo sottopose a prove ingannevoli basate su illusioni magiche. Un’altra storia famosa è quella della sua battuta di pesca, durante la quale riuscì ad agganciare con la sua lenza Jormungandr, il gigantesco Serpente di Midgard, uno dei figli di Loki.
La morte di Thor nel Ragnarok
Come muore Thor nella mitologia? Il suo destino si compie durante il Ragnarok, la battaglia finale che porta alla distruzione e rinascita del mondo. In questo scontro apocalittico, Thor affronta finalmente la sua nemesi, il Serpente di Midgard. Riesce a uccidere il mostro, ma viene a sua volta ferito a morte dal suo veleno. Dopo aver compiuto nove passi, il dio del tuono crolla a terra, senza vita.
Thor: Mito vs Marvel, le differenze principali
Sebbene la Marvel abbia attinto a piene mani dalla mitologia, ci sono differenze sostanziali tra le due versioni.
Caratteristica | Thor Mitologico | Thor Marvel |
---|---|---|
Aspetto | Guerriero robusto con barba e capelli rossi. | Supereroe muscoloso con lunghi capelli biondi. |
Personalità | Coraggioso ma irascibile, a volte rozzo e brutale. | Nobile, arrogante ma dal cuore eroico, con una maturazione psicologica. |
Loki | Compagno di avventure di Thor (non fratello), un gigante astuto e ambiguo. | Fratello adottivo e principale antagonista di Thor. |
Potere | La sua forza dipende dalla cintura magica, e per brandire Mjolnir necessita di guanti di ferro. | La sua forza è intrinseca. Mjolnir può essere sollevato solo da chi è “degno”. |
Fonte dell’immagine in evidenza: Wikimedia Commons
Articolo aggiornato il: 02/09/2025