La street art, o arte urbana, è una forma di espressione artistica nata come movimento di protesta, che si manifesta in luoghi pubblici. Inizialmente considerata un atto di vandalismo, ha acquisito nel tempo una propria dignità, evolvendosi attraverso le più disparate forme: dal graffitismo allo stencil, fino all’installazione di statue. Le opere degli street artist spesso celano significati profondi, proponendosi come denunce sociali, riflessioni satiriche o messaggi sentimentali. Oggi, grazie anche alla digitalizzazione, questa tendenza ha fatto il giro del mondo, trovando in Italia un terreno fertile e un grandissimo successo.
Indice dei contenuti
Artista | Stile e caratteristiche principali |
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Banksy (UK) | Identità anonima, uso dello stencil, forte critica sociale e politica con ironia |
Kaws (USA) | Personaggi iconici (Companion) a metà tra pop art e cultura dei giocattoli |
Keith Haring (USA) | Figure stilizzate con contorni netti, colori vividi e temi sociali (amore, AIDS, razzismo) |
Jean-Michel Basquiat (USA) | Graffitismo neo-espressionista, opere cariche di simboli, parole e critica sociale |
Invader (Francia) | Mosaici ispirati ai videogiochi arcade anni ’80, in particolare a Space Invaders |
Alice Pasquini (Italia) | Rappresentazione del mondo femminile in momenti intimi e sospesi |
Blu (Italia) | Artista anonimo, murales di grandi dimensioni con figure grottesche e critica al capitalismo |
La classifica dei 5 street artist più famosi al mondo
Basandoci sui dati rilevati su Instagram dalla piattaforma digitale Musement, ecco la classifica dei 5 street artist più apprezzati a livello globale.
5. Invader
Franck Slama, in arte Invader, è lo street artist più famoso di Francia. Il suo stile è inconfondibile: realizza piccoli mosaici sui muri delle città di tutto il mondo, ispirati ai videogiochi anni ’80 e, in particolare, all’iconico arcade Space Invaders. Sul suo sito ufficiale è presente una mappa costantemente aggiornata con tutte le sue “invasioni”.
4. Jean-Michel Basquiat
Originario di Brooklyn, Basquiat è diventato negli anni Ottanta uno degli esponenti di spicco del graffitismo americano, protagonista di una parabola tanto grande quanto rapida. La sua carriera fu dirompente e fulminea, a causa della sua morte per overdose nel 1988, all’età di 27 anni. L’artista del: “io non penso all’arte quando lavoro. Io tento di pensare alla vita” visse tra genio e sregolatezza, raggiungendo l’apice della sua carriera tra il 1982 e il 1984. La sua opera è considerata fondamentale per l’arte del XX secolo, come testimoniato dalla sua presenza nelle collezioni di musei come il MoMA.
3. Keith Haring
Un’altra icona degli anni Ottanta, Keith Allen Haring è considerato tra i precursori del graffitismo e uno dei maggiori artisti statunitensi del XX secolo. Il suo stile è immediatamente riconoscibile: figure stilizzate, bambini, cani e mostri realizzati con colori vividi. I suoi lavori affrontano temi come l’amore, il razzismo, le ingiustizie e la lotta all’AIDS, malattia di cui morì lui stesso nel 1990. Tra le sue opere più famose ricordiamo Tuttomondo a Pisa e Heart, un simbolo di amore universale contro ogni pregiudizio. La Keith Haring Foundation continua a promuovere la sua eredità.
2. Kaws
Kaws, alias Brian Donnelly, è un artista poliedrico nato nel 1974. Partito dai graffiti a New York, ha esteso la sua influenza al mondo della scultura, dei giocattoli e della moda, firmando collaborazioni con brand come Nike e Dior. La sua opera più famosa è Companion, un personaggio a metà tra Topolino e un teschio, con occhi sbarrati da una “x”, diventato un’icona della cultura pop contemporanea.
1. Banksy
Chi se non Banksy? Il misterioso artista di Bristol primeggia con enorme distacco. La sua identità non è del tutto certa, e questo mistero è un elemento chiave della sua carriera. La sua arte, definita post-graffiti e guerrilla art, utilizza la tecnica dello stencil per veicolare con ironia messaggi di lotta contro la guerra, la povertà, il consumismo e la corruzione. Tra le opere più iconiche ricordiamo Girl with Balloon, simbolo di speranza, e The Flower Thrower, potente immagine di pace.
5 street artist italiani da conoscere
Anche l’Italia vanta un panorama di arte urbana ricco e influente. Ecco alcuni degli street artist italiani più famosi.
Alice Pasquini
Alice Pasquini è una delle poche donne nel panorama italiano dell’arte urbana riconosciute a livello internazionale. Le sue opere, visibili da New York a Berlino, rappresentano a sua detta “il mondo femminile”. A differenza della tradizione, dove le donne erano dipinte da uomini, lei le ritrae in momenti sospesi e intimi.
Pixel Pancho
Pixel Pancho è uno street artist torinese di fama internazionale. La sua grande passione sono i robot, protagonisti indiscussi delle sue opere. Per lui, i robot sono una metafora dell’uomo, e per questo li disegna con tratti umani, in una costante riflessione sull’esistenza.
Ozmo
Tra gli street artist più influenti d’Italia, Ozmo ha iniziato con il writing per poi dedicarsi all’arte urbana. Le sue opere sono ricche di paradossi, spaziando dal sacro al profano, dall’antichità all’attualità. Lui stesso le definisce ambigue, lasciando allo spettatore il compito di coglierne il senso.
Sten e Lex
Sten e Lex sono due artisti noti per aver contribuito alla diffusione della tecnica dello stencil in Italia. Hanno elaborato il cosiddetto Stencil Poster: un poster viene affisso e intagliato direttamente sul muro; con il tempo, gli agenti atmosferici distruggono la matrice di carta, rivelando l’opera finale sottostante.
Paolo Bordino (Pao)
Paolo Bordino, in arte Pao, si dedica sia alla street art che alla pittura su tela. Nell’arte urbana, utilizza spray per creare opere dai colori vivaci e dai temi ironici. Un suo tratto distintivo è la capacità di dialogare con il contesto, trasformando elementi dell’arredo urbano in parte integrante dell’opera.
Se sei un appassionato di street art non puoi perderti il tour nel centro storico napoletano.
Salvatore Toscano, Nicole Augelli e Antonella Merlottino.
Articolo aggiornato il: 09/09/2025