Streghe, creature da sempre considerate diaboliche e protagoniste di storie, racconti e leggende terrificanti. Ma queste donne malefiche sono davvero creature soprannaturali dotate di poteri maligni, o sono semplicemente frutto dell’immaginazione e della superstizione? Per alcuni erano donne sapienti, ribelli e temute per le loro conoscenze, per altri esseri violenti e minacciosi, servitrici del male. Qui però non parleremo di creature frutto della superstizione collettiva, bensì di streghe famose nella storia realmente esistite e dipinte come anime dannate. Ecco quindi le 3 streghe più potenti e note della storia.
1. Isobel Gowdie

Nonostante venga considerata una delle streghe più pericolose e potenti della storia, è allo stesso tempo la figura che ha generato più dubbi in merito alla sua natura maligna; ci si chiede infatti se questa donna fosse davvero una creatura malefica o se fosse tutto frutto delle credenze popolari del tempo. Non abbiamo molte informazioni su Isobel; sappiamo che era di origini scozzesi, ma non si conosce né la sua data di nascita né quella di morte. Lei e suo marito conducevano una vita molto umile; la donna non aveva ricevuto alcun tipo di istruzione ma, nonostante ciò, era dotata di una grande eloquenza e immaginazione. Le sue giornate erano dedicate ai lavori domestici, ma nell’aprile del 1662 la sua vita cambiò drasticamente. Spinta da motivazioni a noi sconosciute, la donna decise di fare una serie di confessioni inquietanti (quattro per la precisione), raccontando di un mondo nascosto governato da stregoneria, patti con il diavolo, rituali e incantesimi. Inizialmente confessò di essere un membro di una congrega al servizio del Diavolo e di aver partecipato a molti rituali. Con il passare del tempo, le sue confessioni si fecero sempre più dettagliate: Isobel ammise di aver preso parte a messe nere, raccontò di incantesimi, maledizioni e persino di aver avuto rapporti carnali con il Maligno stesso. La donna fece la sua quarta ed ultima dichiarazione il 27 maggio 1662, confermando quanto aveva già raccontato. Le sorti della donna in seguito a queste confessioni sono sconosciute; tuttavia, è molto probabile che sia stata processata, condannata per stregoneria e di conseguenza giustiziata, ma non ne abbiamo la certezza. Non sappiamo se quanto detto fosse frutto della sua immaginazione o se fosse tutto vero. Alcuni storici ipotizzano che la donna fosse malata di ergotismo o schizofrenia, ma non ci sono fonti che possano confermarlo. Ad ogni modo, quella di Isobel Gowdie può essere considerata una delle testimonianze di stregoneria più dettagliate mai riportate, che l’ha resa una delle streghe più famose della storia.
2. La Voisin

Catherine Monvoisin, meglio conosciuta come La Voisin, è ricordata per essere un’indovina, avvelenatrice, organizzatrice di riti oscuri e una delle streghe più famose di sempre. Divenne il fulcro dell’affare dei veleni, uno scandalo che scosse l’aristocrazia francese. Si pensa, infatti, che La Voisin sia stata la causa della morte di molte persone. Fin da giovane, dimostrò una particolare propensione per le arti magiche, un talento che però la portò ad avvicinarsi alla magia nera e all’occulto. Inizialmente si dedicò alla professione di chiromante, ma con il passare del tempo si rese conto che le richieste dei suoi clienti erano molto simili tra loro: spesso volevano che qualcuno si innamorasse di loro, ottenere denaro o desiderare la morte di un nemico. La donna iniziò quindi la sua carriera da strega con semplici consigli, per poi passare a creare filtri d’amore e pozioni magiche con ingredienti macabri come ossa di rospo, denti di talpa o sangue umano. Si spinse poi oltre, arrivando a organizzare messe nere in cui i suoi clienti potevano rivolgersi direttamente al Diavolo. La Voisin era molto vicina a figure aristocratiche e nobiliari; ebbe persino un rapporto stretto con Madame de Montespan (amante di Luigi XIV), che si rivolse a lei con lo scopo di preservare l’amore che la legava al sovrano. Tra il 1670 e il 1680, a Parigi si verificò lo scandalo noto come l’affare dei veleni, in cui si scoprì che molte figure influenti erano coinvolte in episodi di avvelenamento e stregoneria. In quegli anni si diede il via anche alla caccia alle streghe. La Voisin non ebbe scampo, in quanto non solo venne perseguita per stregoneria, ma si scoprì anche il suo coinvolgimento nello scandalo. La donna venne arrestata, sottoposta a una serie di interrogatori e condannata a morte. Fu bruciata viva con l’accusa di stregoneria il 22 febbraio 1680, ma ancora oggi viene ricordata come una delle streghe più famose e influenti della storia.
3. Elizabeth Báthory

Viene ricordata per essere una delle più assidue praticanti di magia nera, arte alla quale venne introdotta in giovanissima età. Secondo le testimonianze, queste conoscenze la portarono a compiere crimini indicibili e immorali. Elizabeth Báthory apparteneva a una delle famiglie più influenti della Transilvania e dell’Ungheria. Crebbe in un contesto familiare controverso e disturbante, caratterizzato dalla presenza di figure influenti come cardinali e guerrieri valorosi che, allo stesso tempo, erano schiavi di condizioni psicologiche complesse. Questo ambiente ebbe un impatto significativo sulla sua formazione, portandola a diventare una figura sadica e maligna. Rimasta vedova in giovane età, iniziò a circondarsi di compagnie sinistre che la condussero ad avvicinarsi sempre di più alla magia nera. La donna alimentò così la sua natura oscura, sviluppando una sete di crudeltà che avrebbe poi riversato sulla sua servitù. Divenne una delle streghe più famose di sempre in quanto la contessa iniziò a partecipare a veri e propri riti magici. Sviluppò un’ossessione per il sangue umano, convinta che fosse la chiave per l’eterna giovinezza. Questa sua convinzione la spinse a macchiarsi dell’omicidio di centinaia di giovani ragazze, con l’obiettivo di ottenere la bellezza eterna. Pian piano iniziarono a circolare dicerie inquietanti, che raccontavano di come sacrificasse giovani ancelle per i suoi bagni di sangue. Confermate le voci, la donna venne arrestata e condannata alla reclusione a vita nel suo stesso castello. Venne ricordata come la “contessa sanguinaria“, un appellativo perfetto per una donna crudele che sacrificò vite innocenti per i suoi rituali malefici.
Fonte immagine in evidenza: Wikimedia Commons (Peter Binsfeld)