Studio e tempo libero, 5 consigli per rendere al meglio senza rinunciare allo svago

Qualcuno ha la convinzione, profondamente sbagliata, che studiare equivalga a non avere più una vita sociale. Soprattutto con l’avvicinarsi della sessione estiva, autunnale o invernale che sia, gli studenti lamentano la mancanza di svago a fronte di uno studio matto e disperato. Ma siamo proprio sicuri che faccia bene la pratica dello studio full immersion?

Preparare un esame, a prescindere dai Crediti Formativi Universitari (CFU), richiede un buon metodo di studio che sappia mantenere il giusto equilibrio tra il dovere e il piacere. Ma come riuscire a garantire un buon rendimento senza rinunciare ad una serata con gli amici?

Ecco i nostri 5 consigli per rendere al meglio senza rinunciare allo svago:

  1. Metodo di studio
    Per poter mantenere un ottimo rendimento senza rinunciare allo svago è importante avere un ottimo metodo di studio che vi consenta di partire spediti nella preparazione dell’esame, così da poter bilanciare lo studio e le uscite senza sensi di colpa. Se lo svago viene a mancare è inevitabile che il rendimento cali in quanto la mente ha sempre bisogno di distrazioni per ricaricare le energie.
  2. Organizzazione
    Oltre a un buon metodo di studio, il bilanciamento tra studio e svago richiede anche una buona organizzazione che consente di definire la mole di lavoro da affrontare. Tuttavia, non si può mai organizzare fin dall’inizio i momenti di svago e d’uscita, infatti, questo dipende molto dal vostro fisico e dalla vostra mente. Insomma, quando il vostro corpo vi chiedere un time out forse è il caso di ascoltarlo.
  3. Ascoltare il proprio corpo

Ebbene sì, il nostro corpo ci parla costantemente. È inutile continuare a studiare quando quando si è eccessivamente stanchi fisicamente o mentalmente. La miglior cosa è staccare, scendere anche solo per un caffè con gli amici, e poi tornare a studiare. Allontanarsi dall’ambiente di lavoro/studio rigenera le energie e fa bene al corpo. 

  1. Stop ai sensi di colpa

Spesso, quando si esce per un caffè, per un aperitivo o una serata, al rientro si hanno i sensi di colpa. Si ha l’illusione che le ore trascorse lontane dai libri sarebbero state utili ad approfondire lo studio di quell’argomento ostico.  Questa percezione è del tutto errata. La mente ha bisogno di distrazioni: meglio trascorrere due ore lontane dai libri e continuare poi a studiare al rientro o il giorno dopo, che sforzarsi di studiare solo per non sentirsi in colpa.

  1. Stop ai social
    Facebook, Instagram, Tik Tok sono dei veri e propri nemici quando si prepara un esame. Accedere ad un social network con la convinzione di staccare dopo cinque minuti è deleterio oltre che illusorio. Mediamente, ad ogni accesso si trascorre su di un social in quadruplo del tempo pensato. Insomma, perché non investire questo tempo, la sera o il pomeriggio, per trascorrere una serata con gli amici?

L’importanza di ritagliarsi del tempo per lo svago è fondamentale e vale anche quando si entra nel mondo del lavoro. Ci sono anche studi autorevoli che dimostrano come si lavori meglio quando ci si sente più felici e appagati.

La necessità di non rinunciare del tutto allo svago è rilevante soprattutto quando si frequenta una facoltà che si avvale della metodologia didattica in presenza, ma è diverso il caso di atenei che si avvalgono della didattica a distanza, come ad esempio l’Università Unicusano. In questo caso lo studente sarà più agevolato nella gestione dello studio, avendo la possibilità di accedere alle lezioni e al supporto dei tutor ogni volta lo ritenga opportuno. Nella scelta della facoltà, dunque, quando ad esempio ci si chiede qual è la migliore università online del 2021, è utile approfondire tutti gli aspetti – piccoli e grandi – che possono incidere sull’organizzazione dello studio, dalla fornitura di materiale di didattico fino alla frequenza di lezioni e test.

A proposito di Marcello Affuso

Direttore di Eroica Fenice | Docente di italiano e latino | Autore di "A un passo da te" (Linee infinite), "Tramonti di cartone" (GM Press), "Cortocircuito", "Cavallucci e cotton fioc" e "Ribut" (Guida editore)

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