Testimoni di Geova: chi sono e com’è nata la loro organizzazione
I Testimoni di Geova sono una comunità ben integrata nella società, composta da persone provenienti da una vasta gamma di contesti etnici e linguistici. Seguono gli insegnamenti di Gesù Cristo e si sforzano di vivere secondo il suo esempio, identificandosi quindi come cristiani.
Si radunano per il culto in luoghi chiamati Sale del Regno dove ogni settimana si tengono programmi di studio della Bibbia e conferenze. Le riunioni sono aperte al pubblico e chiunque, anche chi non è Testimone di Geova, può partecipare. Inoltre, durante le riunioni non vengono fatte collette.
L’attuale organizzazione dei Testimoni di Geova ebbe inizio alla fine del XIX secolo quando un piccolo gruppo di persone, chiamate Studenti Biblici, iniziò ad analizzare le Sacre Scritture in modo sistematico confrontando le dottrine insegnate nelle chiese con gli insegnamenti contenuti nella Bibbia. Di quel gruppo faceva parte anche Charles Taze Russell. Pur essendo il punto di riferimento nell’attività di istruzione biblica svolta in quegli anni, Russell non fondò una nuova religione. L’obiettivo di Russell e degli Studenti Biblici era promuovere gli insegnamenti di Gesù Cristo e ripristinare il cristianesimo del I secolo. Pertanto, dato che il fondatore del cristianesimo fu Gesù, i Testimoni di Geova ritengono che il loro capo sia proprio Gesù e non un uomo.
Perché si chiamano Testimoni di Geova?
Come riportato sul loro sito ufficiale, jw.org, i Testimoni di Geova hanno scelto questo nome per un motivo preciso. Un testimone è una persona che dichiara fatti di cui è convinta, mentre Geova è il nome proprio di Dio, menzionato oltre 7.000 volte nella Bibbia. Pertanto, il nome “Testimoni di Geova” li identifica come cristiani che attestano la verità riguardo a Dio.
Perché usano il nome Geova?
Il nome Geova è la traduzione in italiano del nome ebraico di Dio, rappresentato dalle quattro lettere יהוה (YHWH), note come Tetragramma. Questa forma del nome di Dio è da lungo tempo nota e diffusa nella lingua italiana. Il nome divino nella forma “Ieova”, “Iehova” e “Iehovah” ricorre decine di volte nelle traduzioni della Bibbia in italiano fin dal 1500 (ad esempio nella traduzione di Antonio Brucioli del 1540). Il passaggio da queste forme arcaiche alla più recente “Geova” è il risultato di un comune adattamento fonetico della lingua italiana. Un dizionario infatti alla voce “Geova” afferma: “Adattamento fonetico e grafico di Iehova (o Iehovah o Iehouah), forma molto diffusa nella cultura italiana ed europea, a partire dal 16º sec.” (Treccani.it).
In che cosa credono i Testimoni di Geova?
I Testimoni di Geova si impegnano per seguire il cristianesimo come insegnato da Gesù nei Vangeli e praticato dagli apostoli e dai primi cristiani del I secolo d.C.
Spesso noti per il loro rifiuto delle trasfusioni di sangue e la non partecipazione a festività come Natale e compleanni, i Testimoni di Geova sono anche soggetti a vari stereotipi.
Sul loro sito ufficiale affrontano in modo chiaro e diretto numerosi temi, tra cui il loro punto di vista sulla scienza e sulle cure mediche, il finanziamento delle loro attività, il motivo per cui non usano la croce, la presenza tra loro di ministri donne e le persecuzioni subite durante l’Olocausto, che portarono molti di loro nei campi di concentramento.
I Testimoni di Geova in Italia e nel mondo
Con oltre 8,8 milioni di membri, i Testimoni di Geova sono presenti in più di 118.000 comunità (o congregazioni) distribuite in 239 paesi. In Italia, la comunità conta più di 250.000 fedeli, organizzati in oltre 2.800 congregazioni, rendendola la più grande in Europa e la seconda religione cristiana nel paese per numero di aderenti. I Testimoni di Geova sono noti per la loro attività di evangelizzazione porta a porta o in luoghi pubblici, e per il loro impegno a diffondere quella che Gesù chiamò “la buona notizia”, secondo cui il Regno di Dio eliminerà la malvagità e trasformerà la terra in un paradiso. Molti di loro dedicano una parte significativa del loro tempo al volontariato e all’evangelizzazione.
I Testimoni rendono disponibili gratuitamente a persone di ogni credo e religione pubblicazioni basate sulla Bibbia, sia in formato cartaceo che digitale, oltre alla traduzione della Bibbia nota come Traduzione del Nuovo Mondo delle Sacre Scritture. Il loro sito ufficiale, jw.org, fornisce contenuti in più di 1.000 lingue diverse.
Inoltre la loro rivista mensile ufficiale, La Torre di Guardia, pubblicata ininterrottamente dal 1879, ha una tiratura mondiale di oltre 21 milioni di copie ed è disponibile in 444 lingue.
I Testimoni di Geova per il sociale
Un sondaggio effettuato nelle comunità dei Testimoni di Geova in Italia nel 2017 ha rivelato che l’opera di evangelizzazione basata sulla Bibbia da loro svolta ha aiutato molte persone a superare problemi di natura sociale. Grazie a questa attività, oltre 46.000 persone hanno abbandonato comportamenti antisociali e sono uscite da condizioni di dipendenza. I dati specifici includono: abuso di alcol (2.882 casi), uso di droghe (2.592 casi), fumo (20.557 casi), turpiloquio (12.218 casi), gioco d’azzardo (2.557 casi), problemi matrimoniali (2.368 casi), violenza domestica (2.120 casi) e attività criminali (1.545 casi). Questi risultati evidenziano l’importante ruolo sociale svolto dai Testimoni di Geova nel supportare le persone a migliorare la propria vita.
I testimoni di Geova non sono cristiani, smettiamola una buona volta di propalare falsita’.
Egr. San Pietro,
Non è certo Lei che è autorizzato a stabilire i criteri per essere definiti “cristiani”. E non lo sono nemmeno le circa 41.000 religioni cosiddette ‘cristiane’ sparse per il mondo. E’ Gesù Cristo stesso e i suoi apostoli che hanno stabilito quando e come una persona può essere definita “cristiana”.
Ad esempio Gesù disse: “Se rimanete nella mia parola, siete veramente miei discepoli” (Giovanni 8:31) e ancora: “Grazie a questo tutti sapranno che siete miei discepoli: se avrete amore fra voi” (Giovanni 13:35)
Studi le Scritture, si documenti e viva in pace.
PS: studi anche l’italiano.