Borghi in Sardegna, 5 bellissimi da visitare

Borghi in Sardegna

La Sardegna, terra di ineguagliabile bellezza: con i suoi mari e il suo patrimonio naturalistico è certamente una delle più belle regioni d’Italia. A raccontare la sua storia, ci sono gli antichi luoghi, costruiti nel tempo: i borghi della Sardegna sono certamente ricchi di tradizioni e memorie tramandate nei secoli. Attraversare le strade della bellissima regione significa immergersi in queste realtà, sviluppatesi grazie ai padri che hanno vissuto questi luoghi incantati e pieni di ricordi da raccontare.

Ecco, quindi, cinque esempi bellissimi di borghi da dover assolutamente visitare in Sardegna

1. Bosa: i mille colori tra i borghi della Sardegna

Situato sulla costa occidentale, nella provincia di Oristano, Bosa è decisamente una meta da non farsi sfuggire se si visita la bellissima Sardegna. Questa cittadina sorge su un bellissimo paesaggio collinare, immerso nel verde e bagnato dal mare. Arrivando da lontano non si possono non notare le miriadi di case colorate che sovrastano il panorama incantevole, rendendo questo luogo uno dei borghi della Sardegna più suggestivi. Bosa sorge tra i resti delle antiche concerie, ai tempi utilizzate per lavorare il cuoio, che veniva esportato successivamente in tutta Europa. La storia di questo borgo è ricca di fatti ed eventi, a partire dalla preistoria, con le sue grotticelle funerarie, fino ad arrivare alla dominazione sardo-piemontese. Le attività che si possono svolgere in questo meraviglioso borgo della Sardegna sono tante: tra tour in quad sulla costa e nelle campagne, snorkeling e immersioni nel suo Golfo vi è l’imbarazzo della scelta.

Per immergersi nella sua atmosfera, si può passeggiare attraverso il centro storico, camminando per le stradine, i porticati antichi e i vicoli ciottolati, fino ad arrivare al suggestivo Castello Malaspina di Bosa, che domina il borgo. Il castello, costruito nel 1122 dalla famiglia toscana dei Malaspina, è raggiungibile solamente dopo aver percorso una ripida scalinata; tuttavia, il panorama ripaga decisamente la fatica. L’entroterra del Bosa, a nord della foce del fiume Temo, è ricco di specie di animali protette, come le colonie di grifone. 
I fondali del mare di questo stupendo borgo della Sardegna sono abitati da coralli e aragoste e la sua spiaggia sabbiosa, famosa ed incontaminata, rendono Bosa una meta imperdibile per gli amanti della natura.  

2. Castelsardo: la roccaforte militare tra i borghi della Sardegna

Non è solo uno dei borghi più belli della Sardegna, ma è stato inserito nella lista dei Borghi più belli d’Italia. Castelsardo si trova nel nord della Sardegna, in provincia di Sassari e si affaccia sul Golfo dell’Asinara. Il suo panorama regala uno spettacolo unico; si può ammirare la maggior parte della costa settentrionale e l’Isola dell’Asinara (Parco nazionale ed Area Marina protetta). In condizioni di bel tempo, si può anche scorgere in lontananza la Corsica Meridionale. In origine, il suo nome fu Castel Genovese, trasformatosi in Castello Aragonese dal 1448, quando cessò l’ultima resistenza dei Sardi ai conquistatori spagnoli, fino ad arrivare al nome che conosciamo tutti oggi. Il borgo si sviluppa verticalmente, superando i 100 metri dal livello del mare. Una volta entrati nel paese, si ha l’impressione che il tempo si sia fermato: si possono incontrare pescatori intenti a sbrogliare reti e signore che realizzano cestini fuori dalle loro abitazioni.  

Come tanti borghi in Sardegna, anche Castelsardo si esplora a piedi e, nonostante sia abbastanza piccolo, è ricco di storia e cultura. Spicca il Castello dei Doria, sede per secoli delle guarnigioni militari e, di recente, della Caserma dei Carabinieri. Esso è ubicato nel punto più alto del borgo, dove ci si può rilassare godendosi l’aria di mare e poi passeggiare attraverso il vecchio camminamento medievale e nei Bastioni di Manganella, i quali hanno una stupenda area verde, situata nei Giardini del Castello. Questo borgo offre la possibilità di esplorare posti incantevoli anche a chi piace visitare meglio la costa. Scendendo verso il mare, si può camminare lungo il Porto Frigianu, un porto non frequentato da molti turisti, essendo lontano dal centro storico; si può apprezzare la presenza di un piccolo avamposto difensivo utilizzato durante la dominazione spagnola: la Torre di Frigianu, alta ben 13 metri.

Anche gli eventi non mancano: Castelsardo si anima a Giugno con la Festa di San Giovanni e, nel periodo di Ferragosto, la Processione a Mare della Madonna dei Pescatori. Nella seconda metà di Luglio, per gli amanti degli eventi di folklore, si tiene Castelsardo DiVino, una manifestazione annuale che consiste nel pagare un piccolo acconto per avere un bicchiere di vino da appendere al collo e un paio di mini voucher da utilizzare negli stand. 

3. Arzachena: storia e cultura tra i borghi in Sardegna

Situato a circa 25 km da Olbia e a 45 km da Tempio Pausania, questo borgo, in provincia di Sassari, racchiude allo stesso tempo dinamismo e tradizione, sia a livello demografico che turistico. La sua origine risale al periodo romano e sino all’Ottocento consisteva principalmente in un insieme di abitazioni disposte attorno alla Chiesa di Santa Maria. Il borgo che conosciamo oggi fu edificato nel 1716, grazie al re di Sardegna Carlo Emanuele III. Per gli amanti della natura e dell’aria fresca, Arzachena sarà sicuramente una meta ambita. Tra i più suggestivi borghi della Sardegna, Arzachena è ricco di storia e cultura, grazie alla presenza di siti archeologici di grande interesse nelle sue vicinanze; spazi verdi, piazze pulite e viottoli caratteristici rendono questo posto semplicemente magnifico.

Per soddisfare gli amanti della buona cucina, Arzachena offre ai visitatori una qualità dei suoi prodotti unica. Alla base delle pietanze tipiche del borgo vi sono ingredienti semplici e genuini legati al suo territorio: da provare sicuramente la zuppa gallurese, piatto cucinato durante le festività ed eventi più importanti. Per gli amanti delle escursioni, questo borgo offre una grande varietà di posti dove potersi godere la natura incontaminata, tipica della Sardegna. Particolare il Rio San Giovanni, un corso d’acqua che sfocia nel Golfo di Arzachena, che contribuisce a rendere la zona umida e ricca di flora e fauna.

Oltre alla pace, la calma e il benessere, questo borgo tende ad animarsi praticamente tutto l’anno, con sagre, feste ed eventi: ad Agosto, si celebra la famosa Sagra di li Chjusoni, una festa in cui si preparano degli gnocchi galluresi con un tipico condimento a base di sugo di pomodoro e carne di maiale. Un ottimo modo per tramandare le tradizioni e farle conoscere anche ai turisti, che Arzachena accoglie sempre con grande allegria.

4. Orgosolo: il borgo dei murales in Sardegna

Situato in provincia di Nuoro ed ubicato su di una collina a ben 600 metri di altitudine, Orgosolo è reincarnazione dell’autentica cultura sarda, vero e proprio cuore pulsante della tradizione e dell’arte. La storia di questo borgo, più di tutti gli altri borghi in Sardegna, è travagliata: nei primi anni del ‘900, Orgosolo era sede di briganti che hanno reso questa terra teatro di faide e rapimenti conosciuti in tutta Italia. Per fortuna, grazie alla forza dei suoi abitanti, Orgosolo è riuscito a riscattarsi da questa brutta nomea, trasformandosi in un punto di riferimento per i sardi e per i turisti. Oggi è conosciuto anche come il borgo dei murales ed è pieno di raffigurazioni che racchiudono l’essenza della Sardegna; un movimento artistico è partito proprio da qui e poi si è esteso ad altri paesi della regione.

Una volta conclusa la passeggiata all’interno dei vari vicoli, si può fare tappa in un luogo magico, dove il tempo si è decisamente fermato: la Casa Museo di Orgosolo, un luogo dove vengono conservati ancora gli arredi tipici della cultura contadina e pastorale locale. La padrona di casa farà da guida attraverso le dieci stanze da esposizione, raccontando leggende e storie, senza far mancare un delizioso assaggio di dolci e liquori sardi. Si può ammirare lo stupendo paesaggio circostante, caratterizzato dalla presenza del Supramonte, la cui montagna più alta (Monte Corrasi) tocca i 1463 metri. Con guide esperte, si possono visitare numerose grotte, sorgenti e persino un canyon alto 450 metri (Gola di su Gorroppu). Per gli amanti delle feste in maschera, non lontano dal borgo può andare a visitare Marmoalada, famosa per il suo tradizionale Carnevale. 

5. Carloforte 

Carloforte, gioiello peculiare tra i borghi della Sardegna, sorge nell’isola di San Pietro, dove venne costruito in onore di Carlo Emanuele III, Re di Sardegna. La sua origine risale al ‘700 quando i pescatori liguri, che avevano prosperato nell’isola di Tabarka, si trovarono ad affrontare una crisi causata dall’impoverimento dei banchi coralliferi dell’isola tunisina: fu allora che Re Carlo Emanuele III offrì loro in concessione l’isola che oggi ospita Carloforte. Tuttavia, il borgo non ebbe vita serena: già nel 1793 l’isola subì un’invasione francese, che fu seguita da molte altre, tra cui quella tunisina che ispirò l’opera Le Pantere di Algeri di Emilio Salgari. Ad oggi, in memoria delle invasioni e della schiavitù subita, la statua lignea della Madonna dello Schiavo viene portata in processione durante la festa religiosa più sentita dalla comunità di Carloforte, che si tiene a novembre.

Il paesaggio naturale in cui è incastonato il borgo è tra i più belli d’Italia: calette, insenature, scogliere a picco sul mare e grotte si alternano lungo le coste, creando un panorama di immensa bellezza e anche protetto dal turismo di massa perché poco praticabile. Le variegate influenze culturali da cui Carloforte è stato influenzato sono ben visibili in tutti i rami della cultura locale: la Sagra del Couscous ne è l’esempio per eccellenza. Organizzata nei primi giorni di ottobre, la sagra mette in mostra per tre giorni diverse varianti del piatto maghrebino, tra cui spicca sicuramente la variante carlofortina, preparata ormai da generazioni nelle case degli abitanti del territorio. 

Questi cinque esempi di borghi della Sardegna, uno più bello dell’altro, non sono sufficienti ad elogiare degnamente la bellezza di questa splendida regione italiana, ma certamente possono aiutare a conoscerla meglio. Comunemente parlando, quando si fa riferimento alla Sardegna, spesso si annovera la bellezza dei suoi mari, dimenticandosi del vastissimo patrimonio culturale contenuto sia sulle coste che, soprattutto, nell’entroterra, tutto da scoprire e da conoscere lentamente.

Fonte immagine articolo Borghi in Sardegna, 5 bellissimi da visitare: Pixabay

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