Bunker di Tito: cos’è, come arrivare, biglietti ed orari (e cos’altro vedere a Konjic)

Bunker di Tito

Il Bunker di Tito, ARK (Atomic War Command) D-0, è una delle testimonianze più interessanti ed enigmatiche della Guerra Fredda. Facilmente raggiungibile da Sarajevo o Mostar, questo rifugio nucleare, rimasto un segreto ben custodito per decenni, è oggi un sito di grande valore storico e artistico.

Questo articolo nasce con l’intento di fornire una guida completa per la visita, dai dettagli storici alle informazioni pratiche su come arrivare e prenotare i biglietti.

Visitare il Bunker di Tito: informazioni essenziali

Aspetto Dettagli
Dove si trova A Konjic, Bosnia ed Erzegovina (località Ljuta).
Orari di Visita Tutti i giorni alle ore 9:00, 12:00 e 15:00.
Costo Biglietto 20 euro per i turisti internazionali. Gratuito per bambini sotto i 12 anni.
Prenotazione Obbligatoria, da effettuare con almeno 24 ore di anticipo tramite agenzie locali (es. RaftKor).

Storia del bunker di Tito: un segreto sotto le montagne

Concepito come ultima roccaforte della leadership jugoslava in un’epoca di crescente minaccia nucleare, la costruzione del bunker di Tito è stata realizzata in assoluta riservatezza per 26 anni, tra il 1953 e il 1979. L’ambiente sotterraneo è stato progettato per mantenere condizioni di vita ottimali, con una temperatura costante tra 21 e 23 gradi Celsius.

L’opera ha richiesto un investimento stimato in circa 4,6 miliardi di dollari. Gli operai venivano trasportati al cantiere di notte, bendati, per evitare fughe di notizie. A ciascuno era affidato solo un piccolo segmento del progetto, garantendo che nessuno avesse una visione d’insieme.

Solo 16 persone erano a conoscenza dell’esistenza del bunker: tre generali e tredici soldati. La scelta di Konjic non fu casuale: si trovava strategicamente al centro della Federazione Jugoslava, facilmente raggiungibile ma protetta da difese naturali.

Interno del Bunker di Tito a Konjic

La struttura del bunker: un capolavoro di ingegneria

Il bunker di Tito ha una forma di ferro di cavallo e si estende su una superficie di circa 6.400 metri quadrati, con il punto più profondo a 280 metri sotto terra. Si compone di 12 blocchi interconnessi che includevano aree residenziali, uffici e sale per la pianificazione strategica.

Progettato per essere completamente autosufficiente per 6 mesi per 350 persone, il bunker è stato dotato di ogni necessità: riserve idriche, generatori, sistemi di filtrazione dell’aria e serbatoi di carburante. Particolare enfasi è stata data ai sistemi di comunicazione, con sale radio e telescriventi per messaggi criptati.

L’intera struttura è suddivisa in tre parti: l’area esterna con edifici camuffati da casette di campagna, i tunnel per ammortizzare un eventuale impatto nucleare, e l’area protetta interna. L’organizzazione rifletteva una rigida gerarchia, con mini-appartamenti più confortevoli per l’élite. Il cuore del bunker era l’appartamento privato del Presidente Tito, con uno studio, camere da letto e un’uscita di emergenza per un’eventuale evacuazione in elicottero.

Sala comunicazioni del Bunker di Tito

Da rifugio bellico a galleria d’arte contemporanea

Fortunatamente, il bunker non è mai stato utilizzato per il suo scopo originario. Nonostante gli ordini di distruzione impartiti nel 1992, gli ufficiali locali si sono rifiutati di eseguirli. Questa decisione ha permesso di preservare il sito. Successivamente, la struttura è stata declassificata. Dal 2011, il Bunker di Tito è stato utilizzato come sede della biennale di arte contemporanea “Biennale D-0 ARK“. Questo spiega perché oggi il bunker è anche un museo d’arte. L’obiettivo era trasformare un sito militare in un’istituzione culturale, preservandone il valore storico. Le quattro biennali hanno portato alla creazione di una collezione permanente di 131 opere d’arte di 107 artisti da 32 paesi. Nel giugno 2014, il Bunker è stato dichiarato monumento del patrimonio nazionale della Bosnia ed Erzegovina.

Come visitare il bunker di Tito: tutte le informazioni

Il Bunker di Tito è immerso nel cuore verde della Bosnia ed Erzegovina, in località Ljuta, a breve distanza dal centro di Konjic. Per organizzare al meglio la visita, ecco tutte le informazioni necessarie.

Orari, prenotazioni dei biglietti e prezzi

Orari di visita: le visite guidate al Bunker di Tito si svolgono alle ore:

  • 9:00
  • 12:00
  • 15:00

È indispensabile prenotare con almeno 24 ore di anticipo. La prenotazione deve essere effettuata tramite una delle agenzie turistiche locali, poiché non esiste un sito web ufficiale per la biglietteria. Tra queste, consigliamo RaftKor, situata in Stara Carsija 18 b a Konjic.

Nota bene: i biglietti prenotati dovranno essere ritirati e pagati presso l’agenzia almeno mezz’ora prima dell’orario di visita.

Per informazioni o per prenotare, potete contattare RaftKor via email all’indirizzo [email protected] o telefonicamente al numero +387 61529247.

Costi di ingresso:

  • Turisti internazionali: 20 euro a persona
  • Cittadini bosniaci: 10 euro a persona
  • Bambini sotto i 12 anni: ingresso gratuito

Come raggiungere Konjic

Konjic è una cittadina facilmente raggiungibile in autobus dalle principali città della Bosnia ed Erzegovina, come Mostar e Sarajevo. La compagnia Centrotrans offre collegamenti quotidiani e frequenti.

Spostarsi da Konjic al Bunker (Ljuta)

Una volta arrivati a Konjic, per raggiungere il bunker sono due le opzioni:

Opzione A: il taxi
Il modo più comune per raggiungere Ljuta è prendere un taxi. Il costo approssimativo per andata e ritorno è di circa 12 euro (24 BAM). È consigliabile chiedere all’agenzia di chiamarne uno per voi per concordare il prezzo ed evitare problemi.

Opzione B: tour organizzato
Per chi preferisce una soluzione senza pensieri, diverse piattaforme offrono tour che includono il trasporto, la prenotazione dei biglietti e una guida. Potete trovare opzioni su GetYourGuide. Questa alternativa, sebbene più costosa, è la più comoda.

Cosa vedere e fare a Konjic

Oltre al Bunker di Tito, la città e i suoi dintorni offrono altre attrattive.

Il Vecchio Ponte di Konjic

Il villaggio di Lukomir, l’insediamento più alto della Bosnia ed Erzegovina a 1.495 metri, è un vero museo etnografico vivente, con testimonianze che risalgono al XIV secolo.

Da visitare anche il Vecchio Ponte (Stara Ćuprija), costruito nel 1682. Questo ponte ottomano in pietra è considerato uno dei più belli del paese e segna il punto in cui l’Erzegovina si unisce alla Bosnia.

Per gli amanti dell’avventura, il canyoning lungo il fiume Rakitnica è un’esperienza da non perdere. È uno dei canyon più profondi d’Europa e offre un percorso adrenalinico in una natura incontaminata.

A circa 20 km da Konjic, il Lago Boračko è uno splendido lago glaciale montano, ideale per famiglie e turisti.

Dove mangiare a Konjic

Tra le specialità da provare ci sono i gustosi ćevapi e il bosanski lonac (uno stufato di carne e verdure). Per un’esperienza di cucina bosnica genuina, suggeriamo Donja Mahala: con circa 10 euro a testa, potrete assaggiare una vasta selezione di piatti tipici.

Articolo aggiornato il: 30/08/2025

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A proposito di Marcello Affuso

Direttore di Eroica Fenice | Docente di italiano e latino | Autore di "A un passo da te" (Linee infinite), "Tramonti di cartone" (GM Press), "Cortocircuito", "Cavallucci e cotton fioc" e "Ribut" (Guida editore)

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