Il Bhutan, comunemente conosciuto come il Regno del Bhutan, anche se in realtà il nome ufficiale di questo stato è Druk Yul (Terra del Drago), tanto che anche gli abitanti chiamano sé stessi Drukpa, è un piccolo stato situato nell’Asia meridionale, e confina con due grandi Nazioni: a nord con la Cina e a sud con l’India. È situato nella catena montuosa himalayana.
Geografia del Bhutan: un piccolo stato tra Cina e India
La capitale è Thimphu e conta circa 115mila abitanti, mentre la lingua ufficiale è lo dzongkha, parlata anche in altri paesi come il Nepal e l’India. Ad affiancare la lingua ufficiale dello Stato ci sono circa 19 dialetti e la lingua inglese. La vetta più alta del Bhutan è il Gangkhar Puensum, con un’altezza di 7.570 metri. Una montagna che è impossibile scalare, questo per mantenere la natura del paese incontaminata e preservare la flora e la fauna.
Il governo del Bhutan: una monarchia costituzionale
Il Bhutan ha come forma di governo la monarchia, più precisamente è una monarchia costituzionale.
Il Re Drago: Jigme Khesar Namgyal Wangchuck
L’attuale re è Jigme Khesar Namgyal Wangchuck, soprannominato il Re Drago, quinto sovrano del Bhutan. Salì al trono nel 2006, quando aveva solo 26 anni, a seguito dell’abdicazione di suo padre, anche se l’incoronazione ufficiale del re è avvenuta nel 2008. Il Primo Ministro è Lotay Tshering.
Etnie e religioni del Bhutan: un mosaico culturale
Attualmente, nel Bhutan convivono ben tre etnie diverse.
I gruppi etnici: Sharchop, Ngalop e Lotshampa
Nella parte orientale del paese vive il gruppo sharchop, nella parte occidentale il gruppo ngalop, mentre nella parte meridionale del Bhutan vive il gruppo lotshampa. Quest’ultimo gruppo comprende una popolazione di origine nepalese, mentre il gruppo ngalop è composto perlopiù da discendenti tibetiani, emigrati in Bhutan durante il V secolo. Dagli anni Novanta, però, tra il Bhutan e il Nepal non scorre buon sangue, e questo porta lo Stato a espellere dal paese l’etnia nepalese, il tutto porta allo scoppio di una rivolta nazionale, poi rientrata.
La religione: il buddhismo come fede principale
Per quanto riguarda la religione, quella ufficiale dello Stato è il buddhismo, nella sua forma drukpa, appartenente alla scuola Kagyu. Vengono professate anche altre religioni come il buddhismo Mahayana, l’animismo, lo sciamanesimo e, in alcune parti meridionali, anche l’induismo.
Il Bhutan: il paese più felice del mondo?
Il Bhutan è considerato il paese più felice del mondo. Il concetto di felicità, in Bhutan, non è legato al benessere economico, ma a un più ampio senso di benessere collettivo, misurato attraverso l’indice di Felicità Interna Lorda (FIL).
I quattro pilastri della Felicità Interna Lorda
La felicità si basa su quattro criteri: il buon governo, la protezione ambientale, lo sviluppo sostenibile e la conservazione culturale.
Turismo sostenibile e regole per i visitatori
Per preservare questo status, il Bhutan ha delle regole molto rigide che anche i turisti devono seguire. L’unico modo per visitare il paese è attraverso dei tour organizzati e approvati dallo Stato. In più, i turisti devono pagare una tassa giornaliera (circa 200-250 dollari, a seconda della stagione), che include alloggio, vitto, trasporti e una guida. Questa politica di “turismo d’élite” mira a limitare l’impatto del turismo di massa sull’ambiente e sulla cultura locale.
Economia e cultura del Bhutan: tra isolazionismo e tradizione
Il Regno del Bhutan non ha rapporti diplomatici con molti paesi, mantenendo una certa voglia di isolarsi dal mondo intero, sia per una questione ambientale sia per preservare la propria cultura. Per preservare la propria cultura, esiste anche una legge che impone agli abitanti del Regno di indossare gli abiti tradizionali in pubblico. Uno dei pilastri fondamentali dell’economia del paese è l’energia idroelettrica, che viene ricavata dalle dighe costruite sui ghiacciai himalayani e che, poi successivamente, vende in grosse quantità all’India. Il Bhutan è un paese ricco di tradizioni e di cultura, che si riflettono nell’artigianato, nella musica, nelle danze e nelle festività religiose. L’architettura tradizionale, con i suoi dzong (fortezze monastiche) e i suoi templi, è un altro elemento caratteristico del paesaggio bhutanese.
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