Proverbi tibetani: i 7 più saggi

Proverbi tibetani: i 7 più saggi

I proverbi tibetani sono delle vere e proprie perle di saggezza fondate sulla cultura e sulla filosofia buddhista, volte a fornire degli insegnamenti di vita preziosi.

I proverbi tibetani si concentrano sugli aspetti chiave che caratterizzano la vita degli uomini: l’amore, l’amicizia, il rapporto con sé stessi e con gli altri, la sofferenza e la felicità.

Ecco i 7 proverbi tibetani più saggi

  • Cercare la felicità fuori di noi è come aspettare il sorgere del Sole in una grotta rivolta a nord.

Questo proverbio invita a riflettere su sé stessi e ha lo scopo di dimostrare, attraverso una similitudine, che tutto ciò che si cerca è già dentro di sé: se non si è felici in primis di sé stessi e con sé stessi, allora non sarà mai possibile giungere alla tanto ambita e agognata felicità.

  • Senza scalare la montagna delle avversità, non puoi raggiungere la distesa della felicità.

Anche questo proverbio è incentrato sulla felicità. Questa volta, però, il proverbio è volto a dimostrare che la felicità non si può ottenere senza incontrare delle difficoltà lungo il percorso. Lo spirito di sacrificio e la forza d’animo sono ciò che permette di superare le avversità, che hanno il compito di far distogliere lo sguardo dall’obiettivo finale. Senza lottare non si può ottenere nulla, poiché la felicità non bussa alla porta di chi la sta cercando.

  • Il vostro io è il punto di arrivo del vostro viaggio, vale a dire, il raggiungimento della vostra profonda conoscenza interiore.

Questo è probabilmente uno dei proverbi tibetani meno noti, ma ricco di saggezza. Infatti, in queste poche parole è racchiusa la filosofia della cultura buddhista. La vita è un viaggio e, in quanto tale, è costituita da una meta da raggiungere: il proprio io. Conoscere sé stessi, amarsi, accettarsi e trovare in sé la propria felicità: questo è lo scopo del grande viaggio, più comunemente chiamato “vita”.

  • Ci sono tre cose che non torneranno mai più: la freccia scoccata, le parole che tu dici e l’opportunità persa.

Sicuramente il più famoso tra tutti. È uno dei proverbi tibetani che invita a riflettere sulla fugacità del tempo. Molto spesso, si tende a non dare peso al tempo che scorre, ignorando il fatto che molte cose che si danno per scontate, talvolta sono irripetibili. La vita fornisce a chiunque delle occasioni che non sempre si colgono subito e questo porta spesso a una perdita, poiché determinate opportunità non si ripresentano. Da qui nasce, infatti, la filosofia del carpe diem, cioè, “cogliere l’attimo”. Così come la freccia è unidirezionale e le parole sono fugaci, anche l’occasione che ci si presenta potrebbe svanire da un momento all’altro e non tornare più indietro.

Alcuni proverbi tibetani che riflettono sui rapporti con il sé e con gli altri:

  • Fidatevi degli uomini, ma chiudete sempre a chiave la vostra porta.

La versione tibetana del proverbio «fidarsi è bene, non fidarsi è meglio». Molto spesso ci si fida delle persone sbagliate. Questo proverbio invita chi concede la propria fiducia agli altri a non abbassare troppo la guardia, poiché spesso si potrebbe cadere in un agguato.

  • I sentimenti che si esprimono sono come medicina. I sentimenti che si celano sono come veleno.

Questo proverbio tibetano invita a riflettere sull’importanza della comunicazione all’interno dei rapporti interpersonali. Spesso si tende a tacere i propri sentimenti e le proprie emozioni per evitare di confrontarsi con gli altri o di esporsi eccessivamente. Questo non può che condurre inevitabilmente a incomprensioni e rotture all’interno dei rapporti. Tutto ciò che non viene detto, si annida dentro di sé e causa discordie. “Comunicare”, invece, significa trovare punti di incontro e risolvere eventuali problemi: in breve, la comunicazione è la medicina dei rapporti umani.

  • Non aver paura di incontrare la solitudine. È una rara opportunità per fare amicizia con sé stessi.

Si tratta di uno dei proverbi tibetani che invitano alla riflessione. La solitudine, infatti, non deve per forza essere vista come un abbandono, bensì, come un’opportunità per scavare a fondo nei propri pensieri ed esplorare così la propria anima. Per costruire dei rapporti sinceri con il prossimo, infatti, bisogna trovare prima un equilibrio e costruire un’amicizia con il proprio .

Fonte immagine: Pixabay

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