La Grotta Azzurra è una delle attrazioni più celebri dell’isola di Capri che da sempre affascina poeti e artisti di ogni epoca, e continua ancora oggi ad ammaliare migliaia di visitatori l’anno.
La Grotta Azzurra è una cavità carsica lunga circa 60 metri, larga 25 e alta 36. La particolarità della grotta è quella di trovarsi a solo un metro dal livello del mare. Per raggiungerla, infatti, è necessario salire su una piccola barca a remi guidata da un esperto che, prima di entrare, spinge la barca all’interno utilizzando una catena di ferro murata all’ingresso e fa stendere i visitatori sul fondo della barca.
Una volta entrati, si assiste ad un panorama mozzafiato che regala un’atmosfera magica perché il colore dell’acqua assume una tonalità azzurra vivida con dei riflessi color argento. Il colore così caratteristico è dovuto alla luce del sole che penetra nella grotta, attraverso una soglia sottomarina, vicino all’ingresso. La luce viene così filtrata dall’acqua che assorbe i colori rossi e lascia diffondere quelli azzurri.
La Grotta Azzurra, già in epoca romana, era abbastanza nota. Veniva utilizzata dall’imperatore romano Tiberio come un ninfeo marittimo, quindi come un vero e proprio luogo dove poter rilassarsi e trascorrere dei momenti di ozio. A testimoniarlo, infatti, è la presenza di statue romane rappresentanti Poseidone, il dio del mare, e altre creature marine lungo le pareti della caverna. Dopo il periodo di massimo splendore con Tiberio, la Grotta Azzurra fu destinata ad essere dimenticata, a causa di una maldicenza che ruotava attorno ad essa. Nessuno osava entrare al suo interno perché si diceva che la grotta fosse abitata da spiriti e diavoli che non avrebbero mai più permesso a colui che si avventurava al suo interno di poterne uscire. È soltanto nell’800 che il poeta prussiano August Kopisch, il pittore Ernesto Fries e il pescatore caprese Angelo Ferraro, insieme ad altri avventurieri, decisero di sfidare la sorte, non badare a quella vecchia leggenda e di imbattersi ed esplorare la grotta. Kopisch le diede anche un nome, appellandola Azzurra e avvalorandosi della fama di scopritore della Grotta. Da quel momento in poi la Grotta Azzurra diventò un importante itinerario, inizialmente da parte dei ricchi aristocratici e poi da tutti coloro che furono spinti dalla curiosità, sino a giungere ai nostri giorni.
Oggi, il periodo migliore per visitare la Grotta Azzurra è sicuramente quello primaverile-estivo, date le buone condizioni meteo. Durante il periodo invernale (da novembre a fine marzo) è solitamente chiusa, salvo eccezioni, a causa del vento e del mare agitato. Il costo della visita è di 18 euro a persona e comprende anche il servizio in barca guidato da un esperto. I bambini sotto i sei anni entrano gratuitamente, mentre per i minori di 18 anni appartenenti all’Unione Europea il biglietto è di 11 euro e di 15 euro per quelli che hanno un’età compresa tra i 18 e i 25 anni.
L’orario migliore per visitare la Grotta Azzurra è sicuramente tra le 12:00 e le 14:00 per scorgere meglio i riflessi azzurri e argentati dell’acqua. È sconsigliabile visitarla nelle giornate nuvolose.
Fonte immagine articolo “La Grotta Azzurra di Capri: storia e informazioni”: Wikipedia