La Postazione dell’Anima può sembrare un semplice camper agli occhi di chi ci si imbatte su un cammino spirituale ma dietro c’è molto di più. C’è amore, devozione e la voglia di condivisione: un termine molto importante di questi tempi, che va al di là del moderno linguaggio social, pur non disprezzandolo. Anzi, attraverso Instagram e Facebook, Giulia e Clara diffondono il loro importantissimo messaggio: sostenere e supportare i pellegrini sui percorsi spirituali più importanti, come quello di Santiago di Compostela, sia che lo intraprendano per la prima volta, sia che siano esperti, come Antonella, che ci ha raccontato in persona il suo viaggio, prima di intraprenderne proprio quest’anno un terzo tutto da sola. Tutte le persone come lei, adesso, grazie a Giulia e Clara, possono contare su un aiuto concreto, fatto anche di semplici consigli e ed un conforto morale e spirituale. Le abbiamo intervistate per saperne di più.
Cominciamo dalle origini di La Postazione dell’Anima: Chi sono Clara e Giulia e come si sono incontrate?
Clara: Sono una persona che ama scoprire la vita attraverso l’esperienza del viaggio, tanto fuori quanto dentro di me. Nel percorso del Travel Coaching firmato Lilaland, ho trovato il senso del mio essere guida e compagna di chi è in cerca di autenticità e libertà. Il mio approccio è intimo, un’integrazione continua tra il corpo e l’anima, e sono spinta dalla volontà di aprire spazi di connessione autentica, come quelli che si creano lungo i Cammini. La Postazione dell’Anima è per me il luogo dove il mio cuore e la mia vocazione incontrano il mondo, dove posso accompagnare chiunque senta il bisogno di fermarsi, riconnettersi e trovare conforto o ispirazione.
Giulia: Sono una viaggiatrice dell’anima e della vita, in cammino alla scoperta di significati profondi, quei significati che rendono speciale e prezioso ogni istante. Come co-fondatrice de La Postazione dell’Anima, mi considero una guida pronta ad accogliere le persone là dove il viaggio esteriore incontra il viaggio interiore. Con la Gestalt, il Teatro e il Travel Coaching ho dato nuova direzione alla mia vita, portando avanti la visione di un mondo in cui ogni giorno è un viaggio di trasformazione e consapevolezza. La Postazione dell’Anima è il mio dono al mondo, uno spazio per scoprire, abbracciare e vivere il proprio cammino con autenticità.
C e G: Ci siamo incontrate, in un certo senso, “in viaggio”. Entrambe facciamo parte del progetto di Travel Coaching di Lilaland e, sin dal primo momento, c’è stato un richiamo profondo e un senso di riconoscimento reciproco, qualcosa che ci spingeva verso l’Altro, verso Altro. A luglio, io (Giulia) ero a Caborredondo, in Cantabria, dove lavoravo come hospitalera presso l’albergue per pellegrini Izarra della mia amica Giulia. Clara mi ha raggiunta, e da quel momento è nato tra noi un amore che stiamo esplorando insieme con coraggio e apertura. Questo amore non è definito dai confini sociali o dalle aspettative monogame. Piuttosto è uno spazio sicuro in cui ci permettiamo di vivere liberamente ciò che sentiamo e di costruire un cammino di amore autentico verso noi stesse e il mondo. Nel progetto La Postazione dell’Anima ci sentiamo unite come in un matrimonio spirituale, scelto ogni giorno, guidato da un’alleanza di intenzioni e sentimenti che desideriamo portare a chi incontriamo sul nostro cammino.
Come nasce La Postazione dell’Anima?
C: La Postazione dell’Anima nasce dal desiderio di essere in movimento, di attraversare lo spazio e il tempo, di avvicinarci alle persone senza aspettare che siano loro a cercarci. Per noi, essere itineranti significa accogliere la vita così come si presenta, senza confini fissi. La Postazione non poteva essere un luogo statico: è una risposta al bisogno di “muoverci verso”, di raggiungere chiunque senta la necessità di un momento di pausa, di ascolto e di accoglienza lungo il proprio cammino. Siamo una tenda che si sposta, che si adatta al vento e che può accogliere ogni storia senza giudizio. Con La Postazione dell’Anima portiamo avanti un sogno: essere presenti nei luoghi più disparati, dando spazio a chi si sente fuori dal coro, come noi, e ha il desiderio di vivere senza stigmi, liber* di essere semplicemente sé stess*.
G: La Postazione dell’Anima è un seme, il progetto pilota di una visione che abbiamo battezzato Since All-Ways, un gioco di parole che racconta una dimensione senza spazio e senza tempo incarnata nel Qui-e-Ora. Crediamo che vivere e amare siano atti di pellegrinaggio continuo: è solo muovendoci coraggiosamente attraverso le sfide, le nostre esperienze e le diversità che possiamo davvero conoscerci e conoscere il mondo. La Postazione dell’Anima è la risposta al bisogno profondo di incontrare e dare voce a quelle realtà che sfidano le etichette e i pregiudizi. È un luogo di epochè, dove chiunque può lasciar cadere i ruoli e farsi ascoltare nella propria unicità, senza paure. Viviamo in un mondo che spesso ci obbliga a conformarci e a rinunciare a parti di noi stess*, mentre noi vogliamo raccogliere e custodire testimonianze, perché crediamo che ogni storia personale abbia il diritto di essere amata e ascoltata. Vogliamo contribuire a costruire una realtà in cui il colore e la morbidezza delle differenze siano la nostra forza, dove ogni persona possa sentirsi accolta, parte di qualcosa che abbraccia tutte le sfumature dell’essere.
Oltre al Cammino di Santiago, avete la Postazione dell’Anima anche in altri luoghi di pellegrinaggio?
C: Oltre al Cammino di Santiago, sogniamo di portare La Postazione dell’Anima su altri percorsi di pellegrinaggio in Europa, dove il cammino è tanto fisico quanto interiore. Ci immaginiamo lungo i sentieri del Cammino Francescano, della Via Francigena, del Cammino degli Dei e del Cammino dei Briganti, ma anche su percorsi meno noti come il St. Olav’s Way in Norvegia, il Cammino di San Benedetto in Italia o il Cammino Portoghese. Da maggio a ottobre, vogliamo abbracciare i vari pellegrinaggi europei, seguendo l’energia delle stagioni più calde e portando con noi lo spirito di accoglienza e libertà che ci caratterizza. Ogni cammino è un mondo a sé, e La Postazione dell’Anima è pronta ad accogliere chiunque sia alla ricerca di un momento di connessione autentica e di ascolto lungo questi antichi sentieri. Il nostro desiderio è creare un’oasi di riflessione e cura, capace di muoversi con noi e di fondersi con l’anima dei luoghi che attraversiamo.
G: Nei mesi invernali, La Postazione dell’Anima immagina di muoversi per l’Italia, partecipando a festival, raduni e iniziative dove c’è bisogno di uno spazio di cura, riflessione e amore di sé. Sogniamo di esserci ovunque ci sia l’opportunità di far sentire accolte le persone, di creare un luogo in cui possano fermarsi e trovare conforto. Vorremmo essere presenti in eventi che valorizzano la crescita interiore, i cammini di libertà e consapevolezza. Vedere La Postazione dell’Anima come un punto di riferimento anche in questi contesti ci ispira profondamente, perché siamo convinte che sia possibile trovare una dimensione di pace e autenticità ovunque ci sia disponibilità a fermarsi e ad ascoltarsi.
Mettiamo che io mi trovi in difficoltà lungo il Cammino e mi imbatta ne La Postazione dell’Anima. Cosa troverò nello specifico?
C: Se ti imbatti ne La Postazione dell’Anima lungo il Cammino e ti trovi in difficoltà, troverai uno spazio di accoglienza autentica, un angolo di pace e ascolto in cui possiamo incontrarci, cuore a cuore. Io e Giulia portiamo entrambe un’impronta gestaltica, quindi tutto parte da una presenza autentica, dal contatto diretto e profondo con te, senza pregiudizi e senza aspettative. A volte un pellegrino ha solo bisogno di qualcuno che lo ascolti, e noi siamo lì anche per questo: magari basta un abbraccio, un sorriso, una frase che ti svolta la giornata. Ma se ti senti di andare più in profondità, possiamo esplorare insieme cosa ti sta muovendo dentro. Io tendo a lavorare con l’improvvisazione, lasciandomi ispirare dai momenti, dagli imprevisti e da ciò che emerge naturalmente. Applico strumenti del Travel Coaching e del Teatro che permettono di dare voce a ciò che è nascosto o inaspettato, aiutandoti a scoprire nuove possibilità anche attraverso il gioco e la spontaneità. Possiamo esplorare emozioni, blocchi o momenti di difficoltà, lasciando che ciò che senti prenda forma in modo leggero ma profondo. Per noi La Postazione dell’Anima è anche questo: un luogo in cui incontrarsi e accettare l’incertezza del viaggio, sempre pronte e pronti a navigare l’imprevisto insieme.
G: Ne La Postazione dell’Anima ti accolgo con lo stesso spirito con cui ho vissuto i miei Pellegrinaggi: come un pellegrina che cammina con te, non davanti né dietro, ma al tuo fianco. Il mio ascolto è profondo, radicato nella Gestalt e nel Teatro, e ogni incontro è uno spazio sacro in cui puoi dare voce a quelle parti di te che magari non hai mai ascoltato. Lungo il Cammino, incontriamo spesso lati di noi stess* che restano in ombra o che abbiamo difficoltà ad accettare: la mia vocazione è restituire a queste parti una voce e una dignità anche attraverso tecniche teatrali come il Teatro-Immagine, il Teatro Sociale e di Comunità e il Teatro dell’Oppresso. Questi strumenti aiutano a esplorare ciò che portiamo dentro attraverso il corpo, l’espressione e il simbolo, trasformando emozioni e vissuti in immagini, movimenti, parole e poesia.
Abbiamo anche creato delle carte-oracolo, nate dai pellegrinaggi, come piccoli specchi per riflettere ciò che il cammino ci insegna: puoi estrarre una carta e trovare spunti che risuonano con il tuo percorso interiore. Sono strumenti che ho creato a partire dai miei passi su La Vìa de la Plata e che entrambe abbiamo già esplorato, sia singolarmente che in coppia, in diverse occasioni. La Postazione dell’Anima può essere una pausa di riflessione, ma anche di semplice ristoro. A volte un bicchiere d’acqua fresca, uno sguardo comprensivo o una breve chiacchierata possono fare una grande differenza. Ogni pellegrino ha i propri tempi e i propri bisogni, e noi siamo lì per offrire esattamente ciò che serve, lasciando che tu possa riprendere il tuo cammino sentendoti un po’ più leggera, un po’ più sicura di te stessa.
Come riuscite a sostenere la vostra iniziativa?
C: Per sostenere La Postazione dell’Anima ci siamo affidate al crowdfunding, perché è il cuore pulsante di un sogno che da sole non potremmo realizzare, né economicamente né emotivamente. La nostra visione è grande, ci spinge a creare un luogo di connessione e sostegno lungo i cammini di tutta Europa, e sappiamo che per fare questo abbiamo bisogno di una comunità che creda in noi e ci aiuti a portare avanti questa iniziativa. Il crowdfunding è diventato uno strumento prezioso perché ci permette di sentire la vicinanza delle persone, di sapere che non siamo sole e che c’è chi cammina con noi anche se non fisicamente presente. Ogni contributo, piccolo o grande, è un segno di fiducia, un messaggio che ci sostiene anche emotivamente. Con La Postazione dell’Anima vogliamo essere un rifugio per chi ha bisogno, ma questo rifugio esiste solo se anche noi possiamo appoggiarci a chi crede in questo sogno.
G: Per noi, scegliere il crowdfunding significa anche abbracciare uno dei grandi insegnamenti del pellegrinaggio: la responsabilità condivisa. Quando camminiamo, siamo costantemente aiutate e aiutati da persone incontrate lungo la strada, e in quel momento si crea una rete di sostegno reciproco che ci insegna tanto su cosa significhi “essere lì” gli uni per gli altri. Allo stesso modo, abbiamo deciso di fare questo passo per La Postazione dell’Anima: affidandoci al supporto degli altri, impariamo a sentirci parte di una comunità in cui ciascun essere umano, sostenendoci, diventa responsabile del progetto, e questo rende tutto più autentico. Crediamo che il cammino sia una metafora della vita, e così anche nel nostro progetto vogliamo accogliere chiunque voglia percorrere un tratto insieme a noi.
G e C: Ciò che cerchiamo, però, non è soltanto un sostegno economico: vogliamo che la nostra visione cresca grazie a persone che si sentano coinvolte nel nostro percorso di ricerca e sulla possibilità di vivere e amare in maniera extra-ordinaria. Ci piacerebbe che chiunque ci segua, chiunque voglia unirsi a noi, non si limitasse ad apportare un contributo finanziario, ma che ci aiutasse a far crescere il nostro messaggio. Parlandone, seguendoci sui social, portandoci la propria curiosità, le proprie esperienze e magari anche un’idea di come vivere il cammino nella sua più ampia accezione. In questo modo, ogni persona diventa parte di un progetto che non è solo nostro, ma di tutti coloro che credono che si possa camminare insieme verso una visione più inclusiva e consapevole della vita e dell’amore.
Cosa vedete nel futuro? Avete in progetto di espandere il progetto?
C: Nel futuro vediamo La Postazione dell’Anima come un sogno che continua a espandersi, a evolversi, fino a diventare una comunità stabile, un luogo dove l’energia che abbiamo seminato possa radicarsi e crescere. Il nostro obiettivo a lungo termine è quello di creare un punto di riferimento per tutte quelle persone che ci hanno incontrate lungo il cammino, che ci hanno sostenute e che hanno sentito la nostra voce come parte di qualcosa più grande. Non vogliamo fermarci all’idea di un progetto itinerante, ma desideriamo che un giorno possiamo “stabilizzarci”, per costruire un luogo fisico che rispecchi i nostri valori di ricerca, libertà e connessione. Immaginiamo un villaggio in cui diverse figure possano cooperare, unendo competenze diverse per alimentare un percorso di crescita personale e collettiva. Un luogo dove ci si auto-sostiene, dove la libertà e l’amore sono i principi guida. E, soprattutto, dove ogni individuo è libero di scoprire, esplorare e condividere il proprio cammino con gli altri.
G: Per noi il futuro è strettamente legato alla costruzione di una comunità che vada oltre il progetto iniziale. Siamo convinte che il nostro messaggio, se portato avanti con coerenza e passione, arriverà a un punto in cui avrà creato abbastanza connessioni per generare un movimento che possa stabilizzarsi e dare vita a un luogo fisico. Vogliamo un posto dove le persone possano venire non solo per ricevere, ma anche per contribuire alla crescita del luogo stesso e alla crescita di sé. Immaginiamo un villaggio di persone che mettono insieme amore, cura e libertà, per auto-sostenersi e sostenere la propria evoluzione interiore. Un luogo dove diversi strumenti di crescita, dalla spiritualità all’arte, dall’agricoltura alla consapevolezza corporea, si intrecciano per permettere a ciascuno di esplorare e realizzare il proprio potenziale, in armonia con gli altri e con la natura. La nostra visione è quella di un luogo che sia tanto di accoglienza quanto di evoluzione, un posto dove ci si possa sentire finalmente a casa, nella propria autenticità.
G e C: In questa visione, è anche fondamentale creare un luogo in cui il tempo e lo spazio del mondo frenetico e irruento, pretenzioso e performante in cui viviamo possano finalmente trovare respiro. Un posto dove le persone possano venire non solo per fare, ma soprattutto per tornare a sé stesse ed essere, per centrarsi sui propri bisogni e desideri, per prendersi il tempo di lasciarsi crescere in pace. Vogliamo che chi arriva qui possa ritrovare il proprio ritmo, riscoprire la propria autenticità e vivere, anche solo per qualche giorno, in un ambiente che favorisca la connessione profonda con sé e con gli altri, lontano dalla frenesia e dalla pressione di un mondo che spesso dimentica cosa significa essere veramente vivi.
Tutte le informazioni sul progetto La Postazione dell’Anima sono disponibili sulle pagine Since All-Ways su Facebook e Instagram. È possibile sostenere il progetto con una donazione sul sito di Crowfounding Produzioni dal Basso. Si ringraziano Clara e Giulia per le immagini nell’articolo e la gentile concessione dell’immagine in evidenza.