Parchi di Buenos Aires: 4 da conoscere

Parchi di Buenos Aires: 4 da conoscere

La città di Buenos Aires, oltre a dividersi in vari barrios (i quartieri argentini) dalle caratteristiche uniche e oltre a presentare una grande ricchezza architettonica che si manifesta nei monumenti e negli edifici storici della capitale, è caratterizzata anche da un’ampia varietà di spazi verdi. Si tratta di parchi, giardini e, alle volte, piazze molto frequentate non soltanto dalla gente locale ma anche da turisti provenienti da tutto il mondo. L’alto numero dei parchi di Buenos Aires e la bellezza che li contraddistingue renderebbero difficile sceglierne pochi per scappare dal caos urbano e rifugiarsi nella tranquillità della natura. Esistono, però, alcuni che, per il loro  fascino, incarnano lo spirito culturale porteño, riuscendo così a tener testa agli incantevoli parchi nazionali americani.

Vediamone, dunque, 4 da conoscere e in cui perdersi da soli o in compagnia.

1. Parque Tres de Febrero 

Nel barrio di Palermo è suturato uno dei parchi di Buenos Aires più famosi: il Parque Tres de Febrero, conosciuto anche come Bosques de Palermo. La denominazione al plurale di “bosques” fa riferimento all’insieme di parchi che esso comprende, alcuni dei quali scopriremo a breve. I 25 ettari della sua estensione furono costruiti su quei territori sottratti dopo la Battaglia di Caseros, il 3 febbraio 1852, a Juan Manuel de Rosas. Quest’ultimo, infatti, li aveva sfruttati per costruirvi una piccola cittadina con un canale navigabile, tuttora presente, che permetteva un collegamento con la sua residenza. Il parco fu inaugurato solo nel 1875 con il nome con cui lo si conosce oggi, in ricordo della morte di Rosas. Attualmente dispone non soltanto di un’ampia varietà di vegetazione, ma anche diversi tipi di uccelli, tra cui aironi, gazze, pappagalli, picchi e passeri. Non mancano, comunque, statue e monumenti all’interno di questo vasto spazio, come il monumento alla Carta Magna, il monumento a Domingo Faustino Sarmiento e il Planetario Galileo Galilei.

2. El Rosedal 

Tra le statue e i monumenti del Parque Tres de Febrero, ritroviamo El Rosedal, un meraviglioso roseto che spicca tra i parchi di Buenos Aires grazie ai suoi sentieri colorati. Il suo splendore è tale che il 14 aprile 2011 è stato riconosciuto come Patrimonio Storico della capitale. Progettato dall’architetto Benito Carrasco nel 1914, questo roseto è circondato da un piccolo lago artificiale che può essere attraversato da un ponticello in stile neoclassico. Oltre alle 18mila specie di rose che lo colorano, il Rosedal presenta anche busti di famosi poeti (come Dante Alighieri, Shakespeare e Jorge Luis Borges) e un patio andaluso caratterizzato da una fontana centrale la cui colonna rappresenta la fondazione di Buenos Aires.

3. Jardín Japonés 

Il Jardín Japonés (‘Giardino giapponese’), è un altro spazio verde situato nel Parque Tres de Febrero. A rendere questo giardino uno dei più bei parchi di Buenos Aires è proprio il legame tra la cultura argentina e quella giapponese che esso rappresenta. Fu infatti costruito nel 1967 in occasione della visita in Argentina del principe Akihito e della principessa Michiko, membri della famiglia imperiale giapponese. Ad occuparsi dell’amministrazione e della cura del giardino, inoltre, è la Fundación Cultural Argentina Japonés, che, attraverso varie l’attività (come mostre ed esposizioni artistiche) che si svolgono durante l’anno, facilita la diffusione e l’incontro di entrambe le culture, tanto che questo luogo magico è conosciuto come il Giardino Giapponese più grande del mondo, al di fuori del Giappone. Elemento caratteristico, tra i ciliegi, i bonsai e le orchidee che lo popolano, è il maestoso ponte rosso che attraversa il laghetto del giardino.

4. Jardín Botánico 

In prossimità dei Bosques de Palermo troviamo un altro incantevole posto in cui poter rifugiarsi per immergersi nella natura. Il Jardín Botánico “Carlos Thays” (‘Giardino Botanico’) rientra in questa lista dei più bei parchi di Buenos Aires per l’abbondanza di flora e fauna che qui vi respira. Il parco pubblico, costruito dall’architetto di cui prende il nome e inaugurato nel 1898, è stato dichiarato Monumento Storico Nazionale l’11 aprile 1996. Il giardino si divide in sei serre, di cui una è dedicata esclusivamente alle specie autoctone dell’Argentina. 

I parchi di Buenos Aires, quindi, rappresentano un’ulteriore risorsa naturale che rispecchia la meravigliosa storia e cultura di un paese che celebra la natura in tutti i suoi aspetti. L’incanto dell’Argentina si estende su tutta la sua superficie: ne sono testimonianza, ad esempio, le famose cascate di Iguazú e il Parco Nazionale de Los Glaciares.

Fonte immagine in evidenza: Wikimedia Commons (autore: PhotoplasmaKid, licenza: Attribution-Share Alike 4.0 International)

A proposito di Perla Sposito

Laureanda magistrale in Traduzione letteraria presso l'Università L'Orientale di Napoli.

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