Quartieri da visitare ad Amburgo: i 4 consigliati

Quartieri da visitare ad Amburgo: i 4 consigliati

Quali sono i quartieri più belli che è possibile visitare ad Amburgo?

La città anseatica di Amburgo, sede del Tribunale Internazionale del Diritto del Mare e affacciata sul Mare del Nord è soprannominata Porta d’Europa per l’importanza strategica che riveste il suo porto, il più grande della Germania. Si tratta di una città cosmopolita con innumerevoli sfaccettature, caratterizzata da quartieri unici e affascinanti. Dalle strade storiche dell’Altstadt alla trasgressione della Reeperbahn fino alla modernissima Hafen City, la Perla del Nord rimane nel cuore di chi la esplora.

Di seguito vedremo i quattro quartieri di Amburgo più interessanti da visitare:

1. Altstadt (Città Vecchia) 

Il quartiere dell’Altstadt (letteralmente città vecchia in tedesco) è il più antico dei quartieri di Amburgo ed è una vera e propria immersione nel passato di questa città-stato portuale che ancora oggi si fregia del titolo Freie und Hanseastadt Hamburg (Città Libera e Anseatica di Amburgo). Le sue strade acciottolate circondate da edifici imponenti come la Petrikirche, la Chiesa di San Pietro, risalente al IX secolo, la Hauptkirche Sankt Michaelis, la chiesa di San Michele, comunemente chiamata Michel dagli amburghesi, con un campanile alto 132 metri che fornisce una vista spettacolare della città, rendono una semplice passeggiata un’esperienza suggestiva. Imperdibile è anche il Rathausmarkt, ovvero il mercato del municipio, comunemente chiamato Piazza del Mercato o anche Piazza Rossa per il colore della sua pavimentazione, che ospita numerosi eventi culturali e artistici sullo sfondo neorinascimentale del Rathaus, del municipio stesso, un edificio maestoso ed elegante del XIX secolo dove risiede il Parlamento di Amburgo e dove il sindaco svolge le sue mansioni di amministrazione della città.

2. Sternschanze

Conosciuto anche come Schanzenviertel o semplicemente Schanze, rappresenta il centro artistico e intellettuale di Amburgo, con i suoi murales che decorano gli edifici e conferiscono un’atmosfera unica, assieme ai negozi di moda alternativa e le rappresentazioni teatrali e musicali a cui si può assistere gratuitamente in strada, testimonianze di una vita notturna vivace e variegata; infatti la Reeperbahn dal quartiere St.Pauli arriva fin qui. A Schanze è possibile passare la serata nei club e nei bar più interessanti della città come il Gef, ovvero il Gefährlich, dagli arredi e le atmosfere bohémien in cui è possibile sorseggiare cocktail particolari e birre selezionate, oppure lo Schanzenzelt, particolarissimo bar che ha l’aspetto di un tendone da circo e che ospita musica dal vivo. Il più artistico dei quartieri di Amburgo ospita inoltre il giardino botanico Planten un Blomen (piante e fiori in basso tedesco) che vanta più di tremila specie di rose e il giardino giapponese più grande d’Europa, oltre alle innumerevoli specie di piante e fiori da ogni zona del pianeta. 

3. Hafen City 

Hafen City è il volto moderno di Amburgo, e ciò si evince già dal suo nome che coniuga uno degli elementi più iconici della città, il suo Hafen, il suo porto, con City, prestato direttamente dall’inglese e che già fa presagire la presenza di grattacieli futuristici e architettura contemporanea. Tra le principali attrazioni di questo quartiere c’è la celebre Elbphilharmonie, un edificio innovativo che si affaccia sul fiume Elba e contiene al suo interno due sale da concerto, un hotel, numerosi appartamenti, una piazza a cui si può accedere gratuitamente e osservare la città in tutta la sua bellezza, e numerosi bar e ristoranti esclusivi. Proprio sul fiume Elba è possibile osservare forse l’attrazione più suggestiva di tutti i quartieri di Amburgo: la Speicherstadt, divenuta patrimonio UNESCO nel 2015. Si tratta di una serie di magazzini in mattone che costeggiano la riva del fiume e si affacciano direttamente sull’acqua. Oggi sono perlopiù musei, uffici e case discografiche ma alcuni di questi sono occupati dal Miniatur Wunderland, un’altra attrazione iconica della città. Si tratta del mondo in miniatura più grande del mondo, sviluppato su più piani che raffigura diversi Paesi e paesaggi, attraendo ogni anno milioni di turisti da tutto il mondo. 

4. St. Pauli 

St. Pauli è il più conosciuto dei quartieri di Amburgo, famoso in tutto il mondo per la sua vita notturna vivace e trasgressiva, rappresentata dalla Reeperbahn, un viale ricco di bar e locali con musica dal vivo e spogliarelliste. È qui infatti che ha sede la zona a luci rosse con stradine adiacenti a cui è consentito l’accesso solo agli uomini maggiorenni e alle sex workers che vi lavorano; la prostituzione è legale ad Amburgo ed è celebre in tutta la città il Pink Palace, un enorme edificio di colore rosa fluo che ospita numerose sex workers e un casinò. Nelle strade adiacenti vi sono numerosi sexy shop e negozi alternativi, oltre all’Erotic Art Museum, il museo dell’arte erotica. St. Pauli è noto a livello internazionale anche per essere il quartiere in cui si esibirono i Beatles per la prima volta, e infatti, alla fine della Grosse Freiheit, strada parallela alla Reeperbahn, abbiamo la Beatlesplatz, la piazza dei Beatles, da cui è possibile accedere al locale in cui il quartetto di Liverpool iniziò la propria carriera, il Kreiserkelle, al civico 36. Dopo aver fatto le ore piccole nei numerosi locali di St. Pauli ci si può incamminare verso il Fischmarkt, mercato del pesce già attivo dalle prime ore del mattino in cui si può fare una colazione amburghese con un panino con pesce freschissimo pescato da poche ore mentre si osservano i mercatini di artigianato che sorgono nella piazza. 

Hamburg, meine Perle! è l’esclamazione con la quale i cittadini sono soliti rivolgersi alla propria città, che è davvero una perla del nord Europa in grado di accontentare tutti: da coloro che preferiscono passeggiare sulle rive dell’Elba mangiando un Franzbrötchen, dolce tipico di Amburgo simile ad una girella alla cannella, a chi invece preferisce scatenarsi tutta la notte nei locali della Reeperbahn.

Fonte Immagine: Pixabay

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