Stati federali della Germania: divisione e caratteristiche

stati federali della Germania

Gli stati federali della Germania sono le suddivisioni territoriali della nazione, anche chiamati Länder. Sono classificati come suddivisioni territoriali di primo livello. Essi sono 16 e ognuno di loro ha una propria costituzione ed è ampiamente autonomo per quanto riguarda la propria organizzazione interna. Ciascuno stato è rappresentato a livello nazionale nel consiglio federale, ovvero lo strumento politico più importante degli stati federali: il Bundesrat

I Länder sono:

  • Amburgo
  • Assias
  • Baden-Württemberg
  • Bassa Sassonia
  • Baviera
  • Berlino
  • Brandeburgo
  • Brema
  • Meclemburgo-Pomerania
  • Renania Palatinato
  • Renania Settentrionale-Vestfalia
  • Saarland
  • Sassonia
  • Sassonia Anhalt
  • Schleswig-Holstein
  • Turingia

Brema, Berlino e Amburgo sono Stati metropolitani.
Il nome ufficiale di Baviera, Sassonia e Turingia, è accompagnato dalla dicitura Freistaat, “stato libero”, sinonimo tedesco per “Repubblica”.
Le città-stato di Amburgo e Brema hanno come nome ufficiale “Freie und Hansestadt Hamburg” e “Freie Hansestadt Bremen” (rispettivamente “Città Libera ed Anseatica di Amburgo” e “Città Libera Anseatica di Brema“).

Storia

Prima della riunificazione tedesca (il 3 ottobre 1990), gli stati federali della Germania non si presentavano come li conosciamo oggi. La situazione nel corso della storia è mutata: i due blocchi, est e ovest, erano composti da 5 regioni a est e 9 a ovest. E Berlino, nello specifico, costituisce nella parte occidentale un Land a statuto speciale, divisa fra le due repubbliche dal 1954 al 1990.
In seguito alla sconfitta della Germania nella Prima Guerra Mondiale, le monarchie vengono abolite e a inizio anno del 1919 nasce a Weimar la nuova Repubblica Federale, alla quale aderiscono 18 Länder (Amburgo, Anhalt, Assia, Baden, Baviera, Brema, Brunswick, Lippe, Lubecca, Meclemburgo-Schwerin, Meclemburgo-Strelitz, Oldemburgo, Prussia, Sassonia, Schaumburg-Lippe, Turingia, Waldeck, Württemberg).  Successivamente, nell’anno 1933 Hitler sale al potere e viene posta fine alla Repubblica di Weimar, così come agli stati federali della Germania. Qualche anno dopo il regime nazista sostituì i governi degli stati federali con i cosiddetti Gau, ovvero dei distretti regionali, guidati da governatori che rispondevano direttamente al governo centrale del Reich.

Nel 1948 avviene la spaccatura della Germania in due blocchi e nelle elle 4 zone di occupazione si trovavano inizialmente 17 stati federali:

Ovest

  • Zona di occupazione statunitense: Baviera, Assia, Württemberg-Baden, Brema (dal 1º aprile 1947)
  • Zona di occupazione britannica: Renania Settentrionale-Vestfalia, Bassa Sassonia, Schleswig-Holstein, Amburgo, Brema (fino al 1º aprile 1947)
  • Zona di occupazione francese: Württemberg-Hohenzollern, Renania-Palatinato, Baden

Est

  • Zona di occupazione sovietica: Sassonia, Sassonia-Anhalt, Turingia, Brandeburgo, Meclemburgo

Gli stati federali in Germania oggi

Oggi i 16 stati federali della Germania presentano caratteristiche differenti tra di loro, in qualsiasi ambito, sia per quanto riguarda le risorse economiche, geografiche, sia per superficie, numero di abitanti e tasso di disoccupazione. Una crisi in un settore può colpire duramente un Land, ma non gli altri. Questa mancanza di omogeneità può influenzare la vita quotidiana degli abitanti distribuiti nei Länder. Per garantire ciò, gli stati federali della Germania sono tenuti a fare degli accordi tra di loro. Inoltre, gli stati più ricchi, devono sostenere con un aiuto economico annuale quelle più deboli. Il Land con il PIL più alto è la Renania Settentrionale – Vestfalia, d’altra parte, quello con il PIL più basso è Meclemburgo-Pomerania.

Fonte immagine in evidenza: Wikimedia Commons

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