Rennes-le-Château e i suoi misteri da scoprire

Rennes-le-Château

Rennes-le-Château è un piccolo paesino situato nel sud della Francia, intorno al quale aleggiano fitti misteri. C’è chi afferma che in questo villaggio di trecento anime sia custodito il Sacro Graal, nonché preziose rivelazioni riguardanti il Cristianesimo. Vi guideremo verso la scoperta delle leggende che avvolgono questo incantevole paesino situato su una collina, narrando la storia di una delle sue famiglie più potenti e dei rapporti che essa intratteneva con la Chiesa.

Tutto ebbe origine il 6 Novembre 1244, quando François Pierre d’Hautpoul, signore di Rennes-le-Château fece testamento. All’interno di quest’ultimo si parlava di un segreto di Stato. La famiglia d’Hautpoul poteva vantare, tra gli antenati, un membro dell’Ordine dei Templari, precisamente Bertrand Blanchefort, sesto Gran Maestro dell’Ordine dei Templari. Alcuni secoli dopo, nel 1781, la marchesa d’Hautpoul sul letto di morte rivelò al curato di Rennes-le-Château un grande segreto di famiglia che doveva essere tramandato dalla Chiesa; così, il curato fece collocare sulla tomba della marchesa una lapide proveniente da una tomba di Arques e fece posizionare accanto all’altare una lastra conosciuta come “Dalle des Chevaliers“. 

Nel 1885 don Berenger Saunière divenne parroco di Rennes-le-Château. Egli viene descritto come un personaggio inquietante che fornì un enorme contributo ai misteri del luogo. Siccome al suo arrivo la chiesa era fatiscente, Saunière decise di ristrutturarla con l’aiuto delle offerte dei fedeli tra cui la Marchesa di Chambord, la quale offrì 3000 franchi. Quando iniziarono i lavori di restauro del pavimento, fu rinvenuta una tinozza con dell’oro che Saunière spacciò per medaglie della Madonna di Lourdes. Con questo materiale prezioso fece forgiare un calice in argento dorato da regalare al curato di d’Amèlie le Bains, sul quale vi era incisa la seguente frase: Ecce panis angelorum factus cibus viatorum. Saunière fece poi costruire un calvario di fronte la Chiesa e vi fece incidere: Christus A.O.M.P.S. Defendit. Tale incisione ha avuto diverse interpretazioni come ad esempio: Christus Antiquus Ordo Mysticusque Prioratus  Sionus Defendit (Che Cristo difenda l’antico ordine mistico del Priorato di Sion), frase che implicherebbe l’appartenenza di Saunière al Priorato di Sion; oppure, la seconda interpretazione: Christus ab omni malo populum suum defendit (Che Cristo difenda da ogni male il suo popolo). In quest’ultimo caso non sarebbe altro che un’invocazione di un prete a Dio. Con maggiori probabilità Saunière apparteneva al Priorato di Sion e non voleva che tutti lo sapessero, bensì solo coloro che potevano decifrare l’incisione.

Con il proseguimento dei lavori furono rinvenuti alcuni documenti molto importanti che entrarono in possesso del curato Saunière, tra cui alcuni testi codificati del Vangelo e un albero genealogico; di lì a poco sarà scoperta la cripta della famiglia d’Hautpoul, al cui interno alcuni sostengono che avesse trovato il Graal, chi invece, un luogo di culto segreto con i simboli rosacruciani; oppure, c’è chi sostiene che avesse trovato il Tesoro di Salomone trafugato dai Romani nel 70 d.C e ceduto poi a Bertrand Blanchefort, sesto Gran Maestro dei Templari. Si racconta tutt’oggi di misteriose morti, di apparizioni in precisi periodi dell’anno all’interno della Chiesa e simboli esoterici da decifrare, ma nonostante si provi a fare chiarezza molte sono ancora le domande senza risposta.

Fonte immagine: Pixabay

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