Vita e opere di Cicerone: il maestro dell’oratoria

Vita e opere di Cicerone: il maestro dell'oratoria

Marco Tullio Cicerone, conosciuto semplicemente come Cicerone, è una delle più celebri figure della storia romana e uno dei più grandi oratori della letteratura latina. La retorica e l’ impegno politico di Cicerone hanno avuto importanti effetti sulla storia della città e hanno fatto sì che potesse essere definito oggi un  maestro d’oratoria. Analizziamo brevemente la vita e le opere di Cicerone più celebri.

La vita di Cicerone

Cicerone nacque il 3 gennaio del 106 a.C., a Ponte Olmo, in prossimità di Arpino. Il maestro d’oratoria apparteneva alla classe equestre e si presenta come un homo novus, cioè proveniente da una famiglia all’interno della quale nessun membro aveva mai avuto legami con la vita politica. Fu proprio suo padre a spingerlo verso la carriera politica nella città di Roma dove seguì gli studi di  giurisprudenza, grazie alla scuola di Quinto Mucio Scevola che è ricordato come uno dei più importanti politici dell’antica Roma. L’esperienza attiva nella politica non allontanò Cicerone dalla passione per la poesia e la filosofia, in particolare per la filosofia platonica. Egli raggiunse il culmine della sua celebrità nella scena politica romana grazie alle sue abilità nell’arte dell’oratoria e infatti il punto più alto della sua carriera, che allo stesso tempo rappresenta un punto decisivo nella storia della città, è il momento della congiura di Catilina, la cui denuncia permise all’oratore di guadagnarsi l’ammirazione del popolo romano ma portò anche alla fuga dello stesso Catilina dalla città a causa del complotto da lui architettato per ottenere il controllo sulla città.

Le opere di Cicerone

Un riferimento a vita e opere di Cicerone è fondamentale per comprendere la maestosità dell’oratore nella storia romana e perché oggi è celebrato come il più grande maestro d’oratoria dell’antica Roma, le sue opere infatti appaiono tutte caratterizzate da un’eloquenza unica e da una perfetta conoscenza della retorica. Oltre alle sue celebri orazioni, Cicerone è autore di una vasta gamma di opere letterarie che spaziano dalla filosofia alla retorica, dalla politica alla letteratura, fino a temi più leggeri come quelli trattati nel De Amicitia. Tra le sue opere più note vi è il De Oratore, un trattato sulla teoria dell’oratoria, in tre libri di forma dialogica, che illustra i cinque aspetti fondamentali dell’arte retorica: invenzione, disposizione, stile, memoria e azione. Inoltre un’altra opera degna di nota è il De Officiis, un trattato filosofico sulla morale e sull’etica politica, in cui Cicerone presenta la sua visione sul miglior modo di vivere, osservando i doveri morali ai quali ogni uomo deve attenersi in quanto membro dello stato. L’opera di Cicerone che senza dubbio è degna di nota è il De re publica, composto tra il 54 e il 51 a.C., che è un trattato in sei libri in forma di dialogo platonico, ma i primi due sono pervenuti incompleti e gli altri quattro incompleti, in sui egli offre una propria idea su quella che deve essere considerata la migliore forma di governo. Nel De re publica Cicerone afferma che la migliore forma di governo è quella mista attuata nella repubblica romana perché in questa è possibile trovare il potere monarchico nel consolato, il potere aristocratico nel Senato e il potere democratico nelle assemblee popolari e nei tribuni della plebe. Nella stessa opera il maestro d’oratoria tratta altri temi tra cui quello della giustizia, fornisce consigli su come procedere per diventare un buon cittadino e, nell’ultimo libro, mostra la sua riconoscenza  nei confronti dei grandi uomini di Stato che descrive come degni di beatitudine eterna. 

 

Fonte immagine: Wikipedia (autore: Glauco92)

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